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News Enti Locali dal 04/09/07 al 10/09/07

*_TOSCANA, CAPITALE DEL TURISMO ECOLOGICO_*

_Tratto da InToscana.it_

10/09/07 – *Bolgheri* (Livorno) – Sono stati presentati a Bolgheri (Livorno), in occasione della rassegna ‘In Country’ i numeri del turismo ecologico: con ‘ecolabel’, dati che mostrano la Toscana al primo posto tra le regioni con 57 strutture su un totale nazionale di 325 e circa 6mila posti letto. Secondo Legambiente le 57 strutture (tra alberghi, campeggi e agriturismi) offrono complessivamente 5mila posti letto ponendo così la Toscana ai vertici della classifica dell’offerta di un turismo sostenibile. Per riconoscere queste strutture basterà trovare l’adesivo ‘ecolabel’ sulle porte di quelle strutture ricettive e turistiche che adottano misure per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e per promuovere il territorio in cui si trovano. ‘Ecolabel’, infatti, “é il marchio che segna una scelta verso un turismo di qualità portato avanti da Legambiente Turismo a partire dal 1997 e che oggi può vantare numeri di crescita impressionanti”. A Bolgheri ne ha parlato il presidente di Legambiente Turismo, Luigi Rambelli, evidenziando la forte crescita registrata negli ultimi anni. “Dopo 10 anni di attività progettuale – ha detto Rambelli – possiamo dire tranquillamente di aver visto crescere in maniera sensibile la richiesta del marchio da parte di molte strutture ricettive. Legambiente turismo ha redatto una sorta di decalogo per ogni tipo di attività turistica, da quella balneare a quella nelle città d’arte, questo perché varia il tipo di approccio ricettivo a seconda del tipo di turista a cui si va incontro”.

*_IL 1° CONDOMINIO FOTOVOLTAICO IN CITTA’_*

_Tratto da TarantoSera.com_

08/09/07 – *Taranto* – E’ uno dei primi condomini ambientalisti della città di Taranto quello che sorge in via Genova al civico 32. Ha infatti appena installato un impianto fotovoltaico, sistema che permette di trasformare in energia elettrica la luce del sole, e non solo, permette anche di rivendere all’Enel quella stessa energia. A finanziare l’operazione è stata la BCC San Marzano di San Giuseppe, che insieme agli abitanti del condominio ha voluto scommettere sull’energia pulita con l’installazione di un impianto di nuova generazione, realizzato in Germania. I pannelli sono già operativi e dal loro lavoro si attende una produzione minima di energia per 16.500 kwh, ma le potenzialità, come ovvio in questi casi, dipendono dalla situazione meteo. L’installazione si è avvalsa in parte, fra l’altro, del finanziamento governativo messo a disposizione per incentivare l’utilizzo di energia pulita. In questo modo, le 15 famiglie del Palazzo Aquila (così si chiama il condominio) hanno potuto risparmiare una parte della spesa. «Sosteniamo le politiche ambientali – dice il Presidente della BCC San Marzano, Francesco Cavallo – perché riteniamo giusto utilizzare le tecnologie al servizio della natura. Per limitare il tasso d’inquinamento, abbiamo già varato pacchetti di finanziamento agevolato per il settore agricolo, e la riconversione dell’energia, come il Prestito Il Girasole, e messo a disposizione quattro milioni di euro per gli imprenditori agricoli che vogliono passare al fotovoltaico. Adesso, stiamo lavorando anche per favorire l’accesso all’energia pulita in città». Il fotovoltaico nei condomini, tuttavia, raccoglie qualche difficoltà in più soprattutto dal punto di vista pratico e degli spazi. «Come tutte le novità – spiega il Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele Di Palma – l’inizio è sicuramente poco agevole, anche per la scarsa presenza di esempi. Tuttavia, il nostro essere Banca locale all’avanguardia, ci ha spinti ad andare oltre, anche studiando in maniera pratica non solo gli effetti, facilmente comprensibili, dell’energia pulita, ma anche l’intero iter che va dall’avvio della fase di finanziamento fino alla posa in opera e accensione, passando per l’acquisto e, laddove prevista, le agevolazioni. Tanto che, proprio dopo l’inaugurazione del fotovoltaico nel condominio di Taranto, abbiamo avuto diverse richieste già operative. La gente, vuole informazioni concrete su esperienze già fatte. Ed è quello che stiamo offrendo».

*_EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI: CONVEGNO CASACLIMA SU AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRIBUTI PROVINCIALI_*

_Tratto da Provincia.bz.it_

07/09/07 – *Bolzano* – Venerdì 14 settembre 2007, dalle ore 15.00 alle 18.00, presso l’Aula Magna della Libera Università di Bolzano, in via Sernesi 1 a Bolzano, l’Agenzia CasaClima in collaborazione con la stessa LUB, e gli Uffici provinciali Aria e Rumore, e Risparmio Energetico organizzano un convegno per illustrare le agevolazioni fiscali connesse alla Finanziaria 2007 ed i contributi della Provincia per l’efficienza energetica.
Dopo un breve saluto di inaugurazione a cura della rettrice della LUB, Rita Franceschini, e dell’assessore provinciale all’urbanistica , ambiente ed energia, Michl Laimer, rinomati relatori illustreranno le possibilità offerte dalla legge finanziaria 2007 che promuove l’efficienza energetica e consente agevolazioni fiscali per i costi dovuti alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Roberto Moneta del Ministero allo sviluppo economico si soffermerà sui dispositivi della Legge finanziaria 2007, mentre Raffaella Vio del Ministero dell’economia e finanze parlerà della procedura fiscale che ne deriva.
Dei contributi provinciali per gli interventi di risanamento e per le energie rinnovabili parlerà Siegfried Mayr diretore dell’Ufficio risparmio energetico della Provincia, mentre delle tipologie di calcolo del fabbisogno primario energetico di un edificio sviluppate nell’ambito del progetto CasaClima parlerà Norbert Lantschner, direttore dell’Agenzia CasaClima assieme a Ulrich Kalmmsteiner dell’Ufficio Aria e rumore della Provincia.
il Master CasaClima presso la Facoltà di Scienze e tecnologie della LUB sarà illustrato da Cristina Benedetti, coordinatore didattico scientifico. È prevista la traduzione simultanea tedesco/italiano. Il convegno, organizzato dall’Agenzia CasaClima in collaborazione con la stessa LUB, e gli Uffici provinciali Aria e Rumore, e Risparmio Energetico, è in programma per

*_AMBIENTE: LIGURIA, 1, 2MLN EURO PER FOTOVOLTAICO ENTI PUBBLICI_*

_Tratto da Agi_

07/09/07 – *Regione Liguria* – La Regione Liguria ha staziato 1,2 milioni di euro euro per co-finanziare gli enti pubblici che decideranno di installare impianti fotovoltaici.
“L’anno scorso avevamo aperto un bando a dicembre per 400mila euro e ci erano arrivate 106 domande da parte di enti pubblici come comuni, enti parco, comunità montane, di cui solo 6 avevano ricevuto il finanziamento – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Franco Zunino – Oggi con una delibera di giunta abbiamo stanziato 1,2milioni di euro aggiuntivi con i quali riusciamo a finanziare circa ad un terzo degli enti in graduatoria. Si tratta di quattro interventi nella provincia di Genova e sette interventi suddivisi nelle altre tre Province.
Riguardano, tra gli altri, comuni, parchi, tra i quali il parco delle Cinque Terre, la Croce Rossa di Savona, le Autorità Portuali di Genova e Savona, una scuola a Sanremo. Credo che il pubblico debba dare il buon esempio – ha sottolineato Zunino – rispetto all’utilizzo delle energie rinnovabili. Si tratta di finanziamenti in compartecipazione ovvero la Regione finanzia il 75% dell’impianto e i vari enti integrano con il 25% del costo dell’intervento. Credo sia un segnale importante – ha concluso l’assessore all’ambiente – nella direzione del sempre maggiore utilizzo delle energie rinnovabili in Liguria”.

*_SUBIACO: “SUL CASO BIOMASSE TROPPO CLAMORE”_*

_Tratto da Provincialatina.tv_

07/09/07 – *Pontinia* (Latina) – Le dichiarazioni sulla centrale elettrica a biomasse di Luigi Subiaco, esponente importante della maggioranza di centrosinistra che è uscita vincente dalle elezioni nel Luglio scorso, sembrano aver suscitato, nel panorama politico pontiniano e tra le associazioni ambientaliste, un grandissimo clamore. Tutti, da qualche giorno, non fanno altro che chiedorsi se la maggioranza di centrosinistra, improvvisamente, non stia cambiando opinione rispetto alla questione delle centrali elettriche, iniziando proprio da quella a biomasse. Il sindaco Tombolillo, direttamente chiamato in causa dal suo vice, cerca di ricondurre il dibattito su toni meno accesi. “Credo che quella espressa dal vicesindaco Subiaco, assessore all’urbanistica della giunta che mi onoro di presiedere, sia una sua opinione personale, rispettabilissima, che, però, non coincide con l’opinione di tutto il resto della maggioranza”. Per il primo cittadino non si tratta nemmeno di un fulmine a ciel sereno. “Credo che si stia facendo clamore perché qualcuno vuole strumentalizzare questa polemica. Ripeto. Avevamo già avuto modo di dibattere con Subiaco nelle riunioni interne della maggioranza. La coalizione ha deciso nel senso che da me è stato espresso all’interno della Conferenza dei Servizi. La nostra posizione ha vinto anche perché, e non serve stare qui a ripeterlo, il progetto della biomasse presentato dalla Pontinia Rinnovabili Srl ha mostrato tutti quanti i suoi limiti anche a detta di autorevoli esperti. Siamo davanti ad un momento importante. E’ giusto che emergano le posizioni di tutti. Il dibattito è aperto e solo dal confronto è possibile poter maturare la migliore posizione possibile. L’importante, però, è che non vengano fatte strumentalizzazioni, da nessuno. Stiamo parlando del futuro della nostra città. Il momento è importante. Su questo ed altri temi si gioca il futuro di Pontinia. Relativamente alla biomasse, comunque, in consiglio comunale la maggioranza, come sempre detto, è pronta a votare contro”.

*_IN ARRIVO 5 NUOVI IMPIANTI PER PRODURRE AGROENERGIE_*

_Tratto da Emilianet.it_

07/09/07 – *Bologna* – Nei prossimi mesi verranno realizzati in Emilia-Romagna cinque nuovi impianti per la produzione di energia elettrica o calore gestiti direttamente dagli agricoltori e alimentati a biomasse di origine vegetale.
Si tratta dell´esito di una bando regionale emanato lo scorso mese di ottobre che prevedeva uno stanziamento – da parte della Regione – di 1 milione e 500 mila euro, che considerando gli investimenti privati, movimenteranno risorse per 4,2 milioni di euro.
A realizzare i nuovi impianti saranno le cinque aziende o consorzi di aziende che hanno ottenuto il punteggio più elevato nella graduatoria, ovvero: la Cooperativa agricola Agribioenergia di Medicina (BO); il Consorzio Riesco di Piacenza, l´Azienda Visagli Andrea di Monticelli d´Ongina (PC), la Società Produttori Sementi di Argelato (BO), la Cooperativa agricola Voltapagina di Cesena (FC).
Salgono così a 26 gli impianti per la produzione di energia da biomasse gestiti da aziende agricole in Emilia-Romagna. Di questi la maggior parte sarà operativa entro la metà del 2008.
Infatti nel 2006 si è conclusa la fase istruttoria di un precedente bando regionale, con una “dote” finanziaria di 4,5 milioni di euro che ha sviluppato oltre 9 milioni di investimenti privati, grazie al quale sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione 21 progetti per la produzione di biogas da reflui zootecnici.
L´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni ha spiegato l´importanza di provare sul campo l´efficiacia di questa nuova frontiera della produzione di energia e ha aggiunto che a partire dal prossimo anno ci saranno a disposizione i 35 milioni di euro previsti da Piano regionale di Sviluppo Rurale mentre succesivamente la Regione pensa a sistemi di garanzia attraverso i Consorzi Fidi.
I contenuti del bando
I contributi potranno coprire il 35% (aumentabile al 40% nelle zone di montagna e svantaggiate) della spesa massima ammissibile, fissata in 500 mila euro per le aziende singole e in 1,5 milioni di euro per quelle associate.
Quattro le diverse tipologie di impianto previste:
1) a gas combustibile ottenuto con ossidazione parziale in assenza di ossigeno a temperature di circa 1000°C di materia organica;
2) a combustione diretta di legno o palletts;
3) a olio combustibile ottenuto da spremitura di coltivazioni quali colza o girasole;
4) a biogas prodotto da fermentazione batterica in assenza di ossigeno di residui vegetali o di coltivazioni dedicate.
Gli impianti non dovranno superare 1 MW di potenza elettrica installata.
Negli approfondimenti la scheda descrittiva dei 5 progetti vincitori del bando.

*_BIOMASSE AL TURCIO, CRITICHE INFUOCATE_*

_Tratto da Altopiano.asiago.com_

06/09/07 – *Asiago* (Vicenza) – Procedono speditamente i lavori per la realizzazione dell’impianto a biomasse in località Turcio nel Comune di Asiago.
L’impianto, una volta terminato, produrrà energia termica ed elettrica bruciando cascami di segheria e scarti di legname, comunemente chiamato cippato, distribuendo l’acqua calda per il riscaldamento attraverso delle tubature poste sotto la sede stradale.
I primi a beneficiare del teleriscaldamento saranno le utenze pubbliche come l’ospedale civile, le scuole superiori, la casa di riposo ed il municipio. Solo successivamente le utenze private potranno chiedere l’allacciamento.
Se la Provincia di Vicenza, che finanzia il progetto attraverso la controllata Vi.Energia, ha denominato l’impianto “Demetra” molti cittadini lo hanno ribattezzato il “mostro del Turcio”.
Sono in molti sull’Altopiano ad esprimere dubbi sui reali benefici dell’impianto in costruzione.
Se il teleriscaldamento sarà esteso ai cittadini privati quanti ne potranno beneficiare e quanto cippato servirà per alimentare la richiesta.
L’Altopiano non è certo ricco di segherie quindi si chiede da dove arriverà il cippato e quanti camion al giorno transiteranno sulle strade altopianesi per fornire la quantità necessaria. Molti ipotizzano anche la possibilità che la centrale di cogenerazione possa essere trasformata in un inceneritore per rifiuti urbani e l’ipotesi sta già preoccupando i residenti.
Dubbi sono stati espressi anche dal Gruppo Speleologico Sette Comuni che, attraverso il suo presidente, Corrado Corradin, commenta: «Il nostro dubbio è piuttosto sul rapporto costi – benefici dell’operazione che riteniamo poco vantaggioso considerato che dislocando piccoli cogeneratori a biomasse, come quello in funzione per le piscine di Canove, sono da ritenere più proficui sia dal punto di vista dei costi sia dal punto di vista d’impatto ambientale e paesaggistico».
A tranquillizzare i suoi concittadini sull’eventualità che il complesso del Turcio possa diventare un inceneritore di rifiuti ci pensa il sindaco di Asiago, Andrea Gios. «Appena eletta, questa amministrazione ha tenuto fermo il progetto per tre mesi per avere le garanzie sull’effettivo utilizzo dell’impianto e del suo impatto ambientale affidando uno studio a periti indipendenti che ci hanno assicurato la non trasformabilità dell’impianto in inceneritore di rifiuti e la bassa emissione di gas nocivi, emissioni che saranno controbilanciate da quelle non più prodotte dai camini delle utenze pubbliche che beneficeranno del teleriscaldamento».

*L’iniziativa prende forma nel 2000*

L’impianto che si sta realizzando in località Turcio ad Asiago è un progetto provinciale che prende forma all’inizio del 2000; prevede una segheria di legname e una centrale a biomasse per la produzione di calore e di energia elettrica. La segheria sarà costruita da una società privata formata da due imprese altopianesi che operano nel settore della lavorazione del legno, mentre la centrale a biomasse sarà costruita da una società pubblica suddivisa tra Provincia, 95% delle quote, e Comune di Asiago.
La centrale utilizzerà gli scarti di legno sminuzzati provenienti dalla nuova segheria, oltre ad altro combustibile legnoso che Vi.Energia acquisterà sul mercato. L’impianto produrrà acqua surriscaldata, per il riscaldamento di utenze pubbliche, ed energia elettrica, che sarà invece ceduta ai Comuni per la pubblica illuminazione; l’eventuale surplus sarà venduto all’Enel.
A detta della Provincia, l’impianto è importante sotto il profilo ambientale e della qualità del territorio, dando titolo all’acquisizione delle “quote verdi”, legate al protocollo di Kyoto.

*_A CREMA LE CINQUE SCUOLE VINCITRICI DEL CONCORSO “L’ENERGIA CI TRASFORMA,TRASFORMIAMO L’ENERGIA”_*

_Tratto da Orizzontescuola.it_

06/09/07 – *Crema* – Saranno premiate il prossimo 14 settembre a Crema le cinque scuole vincitrici del concorso “L’energia ci trasforma, trasformiamo l’energia” organizzato da Nova Energy per promuovere la presentazione di progetti finalizzati ad uno sviluppo energetico sostenibile.
Al bando, che mirava principalmente a promuovere idee di cooperazione e di interscambio tra gli studenti in area scientifica, tecnologica ed antropologica e a favorire collaborazioni tra scuola e territorio nella costruzione di azioni all’interno dell’Agenda 21 e del Programma Nazionale INFEA, hanno risposto 72 scuole italiane di ogni ordine e grado presentando progetti innovativi in campo scientifico, tecnologico, geografico, storico-sociale, ambientale tenuti in considerazione i temi del risparmio energetico e dell’impatto ambientale.
Le scuole vincitrici del concorso sono risultate:
1) Scuola Primaria La Thuile (Ao) con il progetto “Ambiente e poesia”
2) Istituto Comprensivo “Rodari” di Vermezzo (Mi) con il progetto “Quando la luce… viene dal cielo”
3) Scuola Media Statale “Centro storico” di Pordenone con il progetto “Bioetanolo: l’oro verde del 2000”
4) Istituto Comprensivo “G. Oberdan” di Terni con il progetto “Energia e sviluppo sostenibile”
5) Istituto Comprensivo di Vezzano Ligure (SP) con il progetto “La casa bioclimatica”

A consegnare i premi offerti dalla Provincia di Cremona, Incomedia e Editrice La Scuola, in occasione della Mostra-Convegno sulle Biomasse e sui Biogas che si svolgerà presso il Dipartimento delle Tecnologie dell’Informazione di Crema, sarà un rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione .
L’intero convegno potrà essere visionato in streaming simultaneo oppure a posteriori attraverso la registrazione pubblicata sulla webtv di Nova Energy. Le informazioni per attivare lo streaming e tutte le notizie sulle iniziativa passate e future di Nova Energy sono disponibili sul sito www.novaenergy.it

*_IL RISPARMIO ENERGETICO NEL FUTURO DEL MONDO PRODUTTIVO PROVINCIALE_*

_Tratto da Cuneocronaca.it_

06/09/07 – *Cuneo* – Il risparmio energetico si conferma argomento di attualità e di evidente importanza anche in relazione al problema della salvaguardia del pianeta dall’inquinamento e dall’effetto serra: dagli studi effettuati risulta che il consumo indiscriminato delle fonti di energia contribuisce ad aumentare i fattori che si riverberano sul microclima in termini negativi. Per analizzare tali elementi e confrontarsi sulle dinamiche normative, costruttive e progettuali del “Sistema Casa”, Confartigianato Cuneo organizza per il 15 settembre a Bra, presso la Sala conferenze dell’Hotel Cavalieri, il convegno “Certificazione energetica, la nuova legge regionale in materia: opportunità e riflessioni”.
Gli argomenti dell’incontro saranno approfonditi da tecnici ed esperti di tematiche attinenti al riscaldamento, alla produzione di energia mediante fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, pompe di calore), al risparmio energetico e alle relative evoluzioni tecnologiche. E’ attesa, poi, la presenza di Salomon Dieter, sindaco di Friburgo, di Flavio Zanonato, sindaco di Padova, di Paola Basso, consigliere della Provincia di Padova, e del dottor Bianchini, uno dei massimi esperti italiani del settore, che relazioneranno sull’esperienza maturata nei loro territori.
I lavori inizieranno alle 9: dopo i saluti delle autorità, e in particolare dell’assessore regionale per lo Sviluppo della montagna, opere pubbliche e difesa del suolo Bruna Sibille, del presidente provinciale di Confartigianato Cuneo Sebastiano Dutto e del rappresentante provinciale della categoria Edilizia ed affini Luciano Gandolfo, interverranno Roberto Quaglia della Regione Piemonte Settore programmazione e risparmio in materia energetica (sulle politiche energetiche della Regione Piemonte, sulla normativa regionale 2007 e sui contributi regionali in ambito pubblico e privato), Giovanni Rostagno, rappresentante provinciale degli Installatori di Confartigianato Cuneo (su bollino verde, impianti termici e certificazione energetica degli edifici), e Giuseppe Mano, delegato Unione regionale settore Legno di Confartigianato Cuneo (su certificazione, trasmittanza termica dei serramenti e certificazioni Ce del prodotto).
“Il tema del risparmio energetico – afferma il presidente di Confartigianato Cuneo Sebastiano Dutto (nella foto) – è divenuto ormai un argomento di primaria importanza sia dal punto di vista sociale che economico, coinvolgendo tutti i settori di vita: mondo produttivo, terziario, pubblica amministrazione e civile. Su questo fronte c’è ancora da lavorare molto, anche se Confartigianato Cuneo, con costante impegno, sta portando avanti numerose iniziative sia per ridurre i costi di approvvigionamento dell’energia a carico delle piccole imprese, sia per aprire nuovi spazi di mercato nei settori più evoluti dell’utilizzo di energia, che possono rappresentare un interessante ambito d’intervento per costruttori, impiantisti, elettricisti e serramentisti, costituendo per le piccole imprese artigiane un’opportunità economica ed imprenditoriale”.
“Questo convegno rappresenta un’opportunità che gli imprenditori edili cuneesi non devono lasciarsi scappare – dichiara il rappresentante degli Edili Luciano Gandolfo –: non solo per approfondire nel dettaglio la normativa regionale in materia energetica, ma anche per conoscere l’esperienza di realtà dove la sensibilità nei confronti delle energie rinnovabili è già presente da diversi anni e dove essa si è trasformata anche in un’opportunità di progresso e di crescita dell’artigianato locale. Questa è la strada che l’edilizia cuneese deve percorrere”.

*_LA SARDEGNA PUNTA SUL FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Alguer.it_

06/09/07 – *Cagliari* – “La Sardegna punta sul fotovoltaico” sarà il tema della conferenza convocata dall’assessore regionale per la Difesa dell’Ambiente, Cicito Morittu, per venerdì 7 settembre nella sala consiliare del Comune di Loceri. La conferenza ha lo scopo di sensibilizzare gli enti locali della Sardegna per attuare le buone pratiche per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, quali quelle proposte dal Comune di Loceri con il progetto “Sardegna al Sole”. Con la legge finanziaria 2007, la Regione contribuirà infatti alla copertura del 20% delle spese per l’installazione di piccoli impianti, non impattanti, al servizio dei Comuni, imprese e abitazioni residenziali. Tale finanziamento, associato agli incentivi previsti dal “Conto Energia”, consentirà di ridurre considerevolmente le emissioni di CO2 in linea con il protocollo di Kyoto.

*_COMINCIATI I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO CASONI DI ROMAGNA_*

_Tratto da Nuovodiario.com_

06/09/07 – *Casoni di Romagna* (Bologna) – Dopo 550 giorni durante i quali sono stati compiute analisi per la valutazione dell’impatto ambientale sono cominciati, martedì 4 settembre, i lavori per la realizzazione del Parco eolico di Casoni di Romagna. Il primo passo su questa strada che porterà a costruire un impianto eolico costituito da 16 aerogeneratori e di una potenza complessiva da 12 megawatt è stato fatto in località Bisano. L’impianto ha avuto il via libera dai comuni interessati di Castel del Rio e Monterenzio e dalla Provincia di Bologna, su iniziativa e progetto di Agsm Verona (Azienda generale servizi municipali del Comune di Verona).
L’energia prodotta da questo impianto che avrà uno sviluppo di 4 chilometri (evidenziato nella mappa qua sopra) sarà di 25 milioni di chilowattora all’anno pari al fabbisogno di 8.000 famiglie. L’impianto sarà ultimato nel dicembre del prossimo anno.
L’impianto eolico “Casoni di Romagna” porterà il suo mattone nella costruzione di quell’ideale ponte che, per evitare il surriscaldamento del pianeta, bisogna costruire per passare dall’utilizzo delle energie derivanti da fonti fossili a quelle rinnovabili, fra cui c’è, appunto, l’eolica. Infatti farà risparmiare 20mila barili di petrolio l’anno, consentendo di ridurre di 20mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Esprime soddisfazione il sindaco di Castel del Rio, Salvatore Cavini, per aver contribuito all’autorizzazione di questo impianto grazie al quale il Comune «godrà di entrate economiche fisse, dell’ordine di 25mila euro annui, da utilizzare per una significativa riduzione sui costi di fornitura di energia elettrica per gli edifici pubblici».
Ognuno dei 16 aerogeneratori è composto da una torre alta 60 metri che sostiene una navicella a cui è collegato il rotore della turbina (dal diametro di 53 metri). Il compito del rotore è quello di convertire l’energia del vento in energia elettrica mediante un generatore interno alla navicella.
Ci son stati problemi durante l’iter per l’approvazione del Parco eolico? – chiediamo al sindaco Cavini. «A parte la protesta del Comitato che si opponeva alla realizzazione non abbiamo avuto ostacoli – è la sua risposta -. E anche questa protesta non ha comunque rallentato il cammino visto che comunque la loro richiesta di sospensiva non è stata accolta dal Tar».

*_PRESENTAZIONE DEI PIANI REGOLATORI DEL VENTO (PRIE)_*

_Tratto da Aforis_

05/09/07 – *Regione Puglia* – Sono stati definiti criteri finalizzati a consentire il governo di tale fonte rinnovabile, al fine di evitare forme di sviluppo incontrollato, evitando così la loro proliferazione al di fuori di una qualsiasi logica ambientale, urbanistica ed infrastrutturale.
Conferenza stampa sugli impianti eolici e i Piani Regolatori del vento (Prie), promossa dall’Assessore Regionale all’Ecologia, prof. Michele Losappio che si terrà venerdì 7 settembre, alle ore 11, presso la Presidenza della Regione Puglia.
Interverranno alla conferenza stampa:
– Prof. Gian Maria Gasperi, Coordinatore redazione Prie
– Prof. Michele Losappio, Assessore Regionale Ecologia
– Avv. Onofrio Vendola, Sindaco di Gravina di Puglia
L’esperienza del Prie di Gravina di Puglia sarà oggetto di una delle sessioni dei Workshop tematici «Vai col Vento» rivolti a Dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche Locali che si terranno a Foggia il 10 e 11 Settembre 2007, presso la Sala Seminari Amgas, in Viale Manfredi.
È ormai nota la posizione della Regione Puglia indirizzata a favorire, nella scelta del mix energetico individuato nel Pear Puglia, l’utilizzo della fonte eolica nella consapevolezza che questo può contribuire a diminuire l’impatto complessivo sull’ambiente della produzione di energia elettrica favorendo, nel contempo, una concomitante riduzione dell’impiego delle fonti più inquinanti quali il carbone.
Con il Regolamento Regionale n. 16/2006, «Regolamento per la realizzazione di impianti eolici nella Regione Puglia», sono stati definiti criteri finalizzati a consentire il governo di tale fonte rinnovabile, al fine di evitare forme di sviluppo incontrollato, evitando così la loro proliferazione al di fuori di una qualsiasi logica ambientale, urbanistica ed infrastrutturale.
Tale modalità di governo del territorio, basata sul coinvolgimento diretto delle Amministrazioni comunali, prevede la redazione di veri e propri Piani Regolatori relativi all’installazione di Impianti Eolici (Prie), finalizzati all’identificazione delle aree non idonee (così come definite dalla D. L.vo n. 387/2003) all’installazione degli impianti stessi.
La definizione di queste aree vuole essere un primo passo per gestire la realizzazione degli impianti eolici, per evitare la loro proliferazione al di fuori di una qualsiasi logica ambientale, urbanistica e infrastrutturale. Il Prie fornisce alle Amministrazioni comunali ed all’intera comunità la possibilità di esprimersi, in forma trasparente, riguardo alle priorità e alle opportunità di uso del proprio territorio.
Il Prie intercomunale di Gravina in Puglia-Poggiorsini (adottato dal Consiglio Comunale di Gravina in Puglia lo scorso 03/08/2007 con Delibera n. 49 del 03/08/2007), è un evidente esempio di come i Prie siano ottimi strumenti di pianificazione per lo sviluppo della fonte eolica che ben si adattano anche ad un territorio ricco di emergenze naturalistiche, paesaggistiche e culturali come quello dell’Alta Murgia.
La redazione del Prie, affidata a tecnici esperti e rigorosamente centrato sui criteri tecnici definiti dal Regolamento Regionale n. 16/2006, è stata realizzata con il costante raccordo con gli Uffici Tecnici Comunali in modo da condividere il quadro complessivo di pianificazione e programmazione del territorio in questione.
Il Prie di Gravina in Puglia – Poggiorsini integra i criteri definiti dalla Regione Puglia con il Regolamento eolico, con le scelte proprie delle Amministrazioni Comunali (in particolare quella che governa il grande e complesso territorio di Gravina in Puglia).
Scelte che identificano ulteriori «aree non idonee» per parchi eolici, in quanto significative di altre forma di sviluppo e «aree di sensibilità naturalistica», in aggiunta alle aree protette già istituite o in corso di istituzione, in cui l’insediamento di impianti eolici può comportare condizioni di criticità.

*_ECOAPPENNINO, FIERA SU RISPARMIO ENERGIA E FONTI RINNOVABILI_*

_Tratto da Ansa.it_

05/09/07 – *Porretta Terme* (Bologna) – Si presenta con una singolare anteprima (la ‘scommessa del blocco di ghiaccio’) ‘Ecoappennino’, la Fiera-Expo dedicata alle tecnologie per il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili per la montagna che si terra’ a Porretta Terme (Bo) dal 28 al 30 settembre. La scommessa consiste nel dimostrare che un blocco di ghiaccio di due metri cubi, sigillato all’interno di una casetta realizzata con materiali ad alto potere isolante, uscira’ dopo 23 giorni con una massa superiore al 70% dell’originale. Per far toccare con mano, con un semplice esperimento, i benefici offerti dall’isolamento termico: che non solo garantisce fresco in estate e caldo in inverno, ma fa diminuire i consumi energetici, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti e dei gas serra, nonche’ la bolletta energetica. Ecoappennino, promossa da Provincia di Bologna, Cisa (Centro innovazione sostenibilita’ ambientale), Comune di Porretta, Cosea (Consorzio servizi ambientali) e dalle Comunita’ Montane, presentera’ oltre 20 padiglioni espositivi, lungo un percorso che si snoda per nove piazze di Porretta. Accanto a 6 piazze tecnologiche a tema (dal fotovoltaico solare alla bioarchitettura alle biomasse), tre ospiteranno espositori legati al commercio di beni e servizi, alle attivita’ di associazioni e istituzioni, e ai prodotti tipici dell’Appennino. Durante la tre giorni, l’esposizione sara’ accompagnata da una trentina di appuntamenti tra convegni, incontri, corsi di formazione. Sara’ inoltre operativo uno ‘sportello energia per il cittadino’, uno spazio sara’ assegnato in autogestione ad associazione ed enti, e un altro sara’ riservato alla presentazione di libri alla presenza degli autori. Non manchera’ un’area ristoro. Info: 0534/521104 o www.ecoappennino.it

*_FRIULI: IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA LEGNOSA DEL COMUNE DI PULFERO_*

_Tratto da Cia.it_

05/09/07 – *Udine* – Si terrà venerdì 7 settembre alle ore 11.00 a Udine, presso la sede di rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in via San Francesco 4 (sala azzurra), la conferenza stampa per la presentazione del progetto relativo all’impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose che verrà realizzato dal Comune di Pulfero. I lavori, che inizieranno nel corso del mese di settembre, prevedono l’installazione di una caldaia alimentata acippato di legno (scaglie di legno- chips-) di potenza pari a 348 kw. La caldaia sarà collegata, mediante una rete di teleriscaldamento, a diversi edifici pubblici e privati localizzati nel capoluogo del comune (scuola materna, scuola elementare, palestra, ambulatorio, sala consiliare, municipio e un albergo). L’impianto, completamente automatizzato, verrà alimentato con legname vergine proveniente dai boschi delle Valli del Natisone. Il comune di Pulfero, infatti, è proprietario di oltre 550 ettari di foresta certificata Pfc nell’area del Monte Mia. Si prevede che la centrale di teleriscaldamento consumi annualmente circa 3.500 quintali di legno cippato. Attraverso la sostituzione degli attuali impianti alimentati a metano con un impianto alimentato a legna, il comune di Pulfero ogni anno eviterà l’immissione in atmosfera di oltre 84 tonnellate di CO2. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, attraverso la Direzione centrale delle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna ha erogato un contributo per la realizzazione dell’impianto tramite i fondi ottenuti dal progetto nazionale Probio Woodland Energy. Parteciperanno alla conferenza stampa il sindaco del comune di Pulfero Piergiorgio Domenis, il direttore del servizio Selvicoltura e antincendio boschivo della Regione Friuli Venezia Giulia Emilio Gottardo, il presidente dell’Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) Marino Berton, il progettista dell’impianto Loris Meneghini, il segretario della Kmečka zveza Associazione agricoltori della Provincia di Udine Stefano Predan.

*_IL SINDACO MAGGIO VUOLE REALIZZARE UN TERMOVALORIZZATORE_*

_Tratto da Agrigentonotizie.it_

05/09/07 – *Sambuca* (Agrigento) – Polemiche a Sambuca di Sicilia per la decisione del sindaco Martino Maggio di valutare la proposta di realizzare nel territorio comunale un termovalorizzatore.
L’amministrazione comunale sta promuovendo incontri con le forze politiche e con la cittadinanza per valutare la possibilità di realizzare un impianto che produce energia termina ed elettrica dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani e di biomasse.
Il sindaco ha informato la cittadinanza sulla sicurezza dell’impianto e sulla possibilità che tale opera creai occasioni di lavoro, assicurando comunque un suo impegno e il rispetto della volontà popolare.
L’iniziativa del primo cittadino ha alimentato il dibattito in città e la posizione contraria di Ds e Margherita. I dirigenti locali dei due partiti, Antonella Maggio e Franco Zinna, si dicono contrari alla realizzazione di un termovalorizzatore, sostenendo che tale iniziativa si scontra con il percorso di valorizzazione del turismo culturale che la stessa giunta guidata da Martino Maggio intende portare avanti.

*_L’EOLICO CON IL VENTO IN POPPA_*

_Tratto da Luceraweb.net_

04/09/07 – *Lucera* (Foggia) – Come un congegno a orologeria di fabbricazione svizzera, giusto alla scadenza del 180° giorno, la Giunta Labbate del 26 giugno scorso ha deliberato l’adozione del Piano Regolatore per gli Impianti Eolici, il documento che individua le aree in cui è possibile installare le torri con la pale. Ma del fatto si è avuta notizia solo nelle ultime ore con la pubblicazione all’albo della relativa delibera.
Il conto alla rovescia in realtà era partito il 28 dicembre scorso quando l’allora maggioranza di centro-destra (con l’opposizione che si astenne) votò in consiglio comunale un atto di indirizzo “per la disponibilità alla realizzazione di impianti di energia alternativa da fonti rinnovabili”, comprendendo anche biomasse e solari.
Ma tutta l’attenzione era ed è ancora sull’eolico, una fonte di energia ma anche di guadagno per le casse comunali, di fatto le uniche del circondario che non ancora fruiscono degli introiti assicurati dalle aziende installatrici, mentre praticamente tutti i comuni del Subappennino già da anni hanno dato spazio e vento agli impianti.
Per Lucera erano tre le richieste di installazione presentate a dicembre alla regione Puglia e ora se ne sarebbero aggiunte almeno altre nove in procinto quindi di sbarcare ufficialmente sui tavoli di Palazzo Mozzagrugno. Soltanto per i primi tre si tratta di 113 aerogeneratori, con una concessione di almeno 29 anni, disseminati su varie contrade dell’agro e che svilupperebbero una potenza di 287 megawatt.
Nelle 22 tavole redatte dal SUAP e approvate dalla Giunta Labbate della ormai mitica e ultima seduta del 26 giugno, con Morlacco già sindaco in pectore, c’è quindi tutto lo scenario futuro in relazione a un argomento che già sei mesi fa non mancò in effetti di suscitare polemiche e critiche, a partire da Rifondazione Comunista che ora invece si ritrova al governo della città, assieme a buona parte di quella opposizione. Da Via San Francesco accusarono il governo di Labbate di non aver coinvolto la cittadinanza in questa importante decisione, ma anche per il centro-sinistra non mancarono aggettivi “pilateschi”.
Per dare un via libero definitivo agli impianti, però, serve ancora un passaggio in consiglio comunale sia per il Piano che, soprattutto, per l’approvazione dello schema di convenzione, documento che invece rimase insabbiato l’11 aprile scorso, quando in consiglio comunale andò in scena il “ribaltone” del centro-sinistra. Tempi lunghi, quindi, ma non biblici, prima di vedere torri e pale svettare anche nello “skiline” lucerino.

*_DE RUGGIERO: “PIEMONTE, INDIPENDENZA ENERGETICA NEL 2030″_*

_Tratto da Targatocn.it_

04/09/07 – *Regione Piemonte* – Nicola De Ruggiero, assessore regionale all’Ambiente ed all’Energia della Regione Piemonte è intervenuto alla Grande Fiera d’Estate in un convegno sulle energie rinnovabili. L’Assessore ha descritto i programmi messi a punto dalla Regione per il breve e lungo termine e quanto sià già stato fatto sull’argomento. “La Regione Piemonte – ha spiegato de Ruggiero – come peraltro su scala più ampia lo Stato italiano, presenta attualmente una notevole dipendenza da fonti energetiche fossili, che devono essere importate essenzialmente da paesi della zona africana ed asiatica. Inoltre, a livello internazionale, il divario tra domanda ed offerta, ed una certa instabilità politica di numerosi paesi fornitori di combustibili fossili rischia di creare, nel prossimo futuro, rischi sia per la sicurezza che per i prezzi delle forniture. Alcune di queste problematiche sono già emerse nel corso degli ultimi anni, come ad esempio il forte aumento dei prodotti petroliferi o la crisi della fornitura di metano dalla Russia nel corso dell’inverno 2006. A questi fattori, si sommano gli impegni ambientali assunti dall’Unione Europea (ad esempio, la riduzione al 2020 delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990), che impongono certamente di ripensare il modello energetico finora seguito, e di percorrere nuove e più avanzate linee di sviluppo di un sistema energetico più compatibile con l’ambiente”.
“A questo fine – ha aggiunto l’assessore – la Regione si è posta l’ambizioso obiettivo di proporre una nuova visione della politica energetica territoriale, portando al centro dell’azione programmatica anche l’energia con l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 l’indipendenze energetica del Piemonte utilizzando fonti rinnovabili, come solare, eolico, geotermico e biomasse, affiancando ad esse un deciso aumento dell’efficienza dei sistemi energetici. Per cercare di intervenire in modo efficace nel settore si è pensato di intervenire sia sotto forma di incentivazione sia mediante provvedimenti di natura normativa”.
“Per quanto riguarda le incentivazioni – ha proseguito de Ruggiero – si prevede che la misura che più potrà incidere per un significativo sviluppo di un sistema energetico alternativo nella Regione possa derivare dallo stanziamento di una consistente parte dei fondi europei di sviluppo regionale per gli anni 2007 – 2013 proprio nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, per un ammontare di oltre 250 milioni di euro complessivi. Ma già a partire da quest’anno si è visto un notevole aumento delle risorse dedicate alla tematica, con oltre 3,5 milioni di euro destinati, nel corso dell’inverno, ad incentivare in conto capitale progetti con valenza innovativa (di cui 8 localizzati in Provincia di Cuneo, per circa 450.000 euro)”.
“Per quanto riguarda invece la riduzione dei consumi energetici – ha concluso – in questa fase si è concentrata l’attenzione sul settore civile, in considerazione delle elevate dispersioni di energia dagli edifici e delle criticità scaturite a seguito dei controlli sugli impianti termici. La situazione attuale vede infatti l’Italia caratterizzata da edifici con prestazioni energetiche tra le peggiori in Europa, a causa dei bassi spessori di isolamento utilizzati e della diffusione di impianti termici con basso rendimento; tutto ciò comporta elevate spese annue per la gestione energetica degli edifici a causa della loro scarsa efficienza energetica ed elevate emissioni di inquinanti in ambiente (il riscaldamento è la seconda causa di inquinamento nei centri urbani dopo i trasporti). A questo proposito, sono stati approvati dal Consiglio Regionale due provvedimenti, la legge regionale 13 del 28 maggio 2007 ed il “Piano stralcio per il riscaldamento ambientale ed il condizionamento”.

*_R.E.D., RISPARMIO ENERGETICO DOMESTICO E FILIERE LOCALI: SE NE PARLA IN UN CONVEGNO_*

_Tratto da Il Mascalzone.it_

04/09/07 – *Ascoli Piceno* – “Agroenergie, efficienza e risparmio energetici tra filiere locali e contenimento domestico (progetto R.E.D.)” è il titolo del convegno che si svolgerà domenica 2 settembre 2007 al Centro convegni fiera SS. Crocifisso a Castel di Lama. Il meeting, promosso dall’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e organizzato da Asteria l’Istituto di sviluppo tecnologico e ricerca applicata, intende proporre un’ulteriore occasione di approfondimento su tematiche e strategie importanti per la qualità dello sviluppo, dell’economia e del futuro del nostro territorio, come il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il convegno rappresenta uno dei momenti più significativi all’interno della fiera che prenderà il via domani, mirante a dare quante più risposte in merito all’importante e attuale tema della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il simposio, che avrà inizio alle ore 10, si suddivide in due sessioni la prima, presieduta da Massimo Marcaccio assessore all’Ambiente della Provincia di Ascoli Piceno, sarà caratterizzata anche dai saluti delle seguenti autorità: Massimo Rossi Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Cinzia Peroni vice Presidente del Consiglio Provinciale e Patrizia Rossini sindaco di Castel di Lama. Si proseguirà alle ore 10,45 con l’illustrazione del “Progetto R.E.D – Risparmio Energetico Domestico” a cura della Troiani & Ciarrocchi, impresa finanziatrice e distributrice e dell’Istituto di ricerca Asteria che ha ideato e progettato l’iniziativa. La seconda sessione del convegno, questa volta presieduta da Avelio Marini assessore all’Agricoltura e Attività produttive della Provincia di Ascoli Piceno, sarà poi dedicata allo stato di attuazione del protocollo sulle filiere agroenergetiche e vedrà gli interventi di Guglielmo Donadello per Legambiente e Giorgio Rocchi per Piceno Sviluppo. Sono previsti, inoltre, interventi di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. Il convegno terminerà con una sezione riservata alle opportunità e linee di finanziamento dedicate, illustrate da Francesco Valentini rappresentante della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo.
«Riteniamo che questa fiera – hanno dichiarato Dante Bartolomei e Luca Tarquini, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Istituto Asteria – ben si inserisca nell’ambito delle iniziative di promozione e sensibilizzazione inerenti le tematiche di carattere ambientale ed energetico su cui è da tempo impegnato il nostro Istituto. Seguendo ovviamente un percorso di relazione e integrazione con gli aspetti di ricerca legati al comparto agroalimentare, il nostro lavoro si sviluppa e si orienta prestando particolare attenzione alle risorse del nostro territorio e al loro migliore impiego per raggiungere gli obiettivi di qualità e benessere condiviso a vantaggio di imprese e cittadini. Ricordiamo che Asteria inoltre per tutta la durata della manifestazione allestirà uno sportello informativo allo scopo di fornire informazioni sulle opportunità di investimento per le imprese ed i privati nel campo delle energie da fonti rinnovabili (agroenergie, solare, fotovoltaico, ecc.) ».

*_EDILIZIA SOSTENIBILE TRA VOLONTA’ E REALTA’_*

Giovedì 27 settembre 2007 ore 9.00
Palazzo del Ridotto
Piazza Almerici – Cesena (FC)

_Tratto da Comune.Cesena.it_

04/09/07 – *Cesena* – Il convegno si propone di sensibilizzare i cittadini, imprese private ed enti locali, verso una cultura del costruire ecologico, ovvero realizzare edifici fabbricati secondo i dettami della bioarchitettura.
Saranno forniti chiarimenti su legislazione, normativa e agevolazioni fiscali, finalizzati alla loro sempre maggioreapplicazione sul territorio locale e nazionale che giustificheranno un rilevante risparmio energetico.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
Comune di Cesena
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Tel 0547/356235
E-mail: urp@comune.cesena.fc.it
Web: www.comune.cesena.fc.it

*_ENERGIE RINNOVABILI: SE NE PARLA A CUNEO_*

_Tratto da QuotidianoCasa.it_

04/09/07 – *Cuneo* – Alle ore 18 di oggi 4 settembre, a Cuneo, con il patrocinio della Regione Piemonte, presso la Sala Convegni del MIAC di Cuneo, si terrà il Convegno dal titolo “Energie rinnovabili e risparmio energetico: prospettive sul futuro sostenibile in Piemonte”.
Il convegno, che si svolgerà nell’ambito della Grande Fiera d’Estate (30 agosto-9 settembre 2007) a Cuneo, e a cui potrà accedere chiunque interessato, intende per un verso fare il punto sullo sviluppo delle energie rinnovabili in Piemonte e per l’altro esaminarne le implicazioni sul piano della produzione, dell’applicazione concreta e dei vantaggi che esso può comportare su un piano fiscale.
In particolare l’iniziativa sarà introdotta da una sintetica relazione dell’Assessore regionale all’Ambiente Nicola de Ruggero, cui seguiranno tre interventi di carattere tecnico inerenti la
produzione di energie rinnovabili e la loro applicazione rispettivamente all’ambito produttivo e residenziale.
Tiziano Dones (T&G Sistemi) interverrà su “Il fotovoltaico: opportunità economica e vantaggi ambientali”; Ivo Pellegrino (Bi-Esse) relazionerà sul “Risparmio energetico nell’industria”; Gianluca Dho (BIG srl) svilupperà il tema “Energie rinnovabili e domotica nel residenziale”.
Chiuderà il convegno un intervento curato da Ferdinando Francesco Leotta, Dirigente Relazioni Esterne della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, dal titolo «55% di detrazione d’imposta per il risparmio energetico» nel quale verranno presentate le agevolazioni fiscali che la scelta di servirsi di queste energie comporta.

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Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.