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News Enti Locali dal 06/11/07 al 12/11/07

*_LAZIO – CELORI (AN): “ENERGIA, PIÚ INVESTIMENTI PER IL SOLARE”_*

_Tratto da Asg Media_

12/11/2007 – *Roma* – «È partito ieri blindato e sottotono il 20° congresso mondiale dell’energia a Roma. Al di là di tutto peró la vera scommessa è puntare sulle energie rinnovabili quali il solare, l’eolico e l’idrogeno fatto con fonti rinnovabili, con l’obiettivo prioritario per il nostro Paese di investire risorse sulla ricerca e in direzione dell’abbassamento dei costi». È quanto dichiara Luigi Celori, responsabile nazionale di An per le Energie Rinnovabili. «Con le fonti rinnovabili – continua Celori – possiamo arrivare in breve a produrre il 20% di energia. Del resto, il prezzo del petrolio che quest’anno ha già sfiorato la soglia dei 100 dollari a barile non puó che farci sperare in un maggiore utilizzo di fonti energetiche alternative. Sul solare, in particolare sono necessari maggiori investimenti, sulla cui efficacia è illuminante l’esempio tedesco. La Germania, infatti, a fronte di giornate scandite da poco sole, ha investito proprio sul solare 360 milioni di euro, soldi privati e pubblici. Non vorremmo che i nostri ingegneri facessero invece solo gli installatori di pannelli prodotti in Germania».«Il Lazio – conclude – si è adeguato per tempo con una legge sui pannelli fotovoltaici che porta la mia firma, ora ci vogliono piú risorse per incentivarne l’uso. I costi con il tempo si abbasseranno cosí come accade ad esempio con i telefonini»

*_BANDO PER PROGETTI DI MOBILITÀ SOSTENIBILE_*

_Tratto da Gofluid.com_

12/11/07 – *Regione Lombardia* – Con questo bando la Regione Lombardia incentiva la progettazione e la realizzazione di interventi volti a favorire la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Verranno finanziati progetti per l’acquisizione di veicoli a basso o nullo impatto ambientale, interventi di razionalizzazione della gestione del parco, interventi per lo sviluppo dei servizi di car sharing effettuati dagli Enti Pubblici nei territori o nelle sedi di competenza. Possono richiedere l’assegnazione del contributo i Comuni, le Unioni di comuni, le Comunità Montane, i consorzi, le Aziende sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere pubbliche, le Aree protette. Ogni singolo soggetto potrà presentare la domanda per un contributo massimo di 200 mila euro. A disposizione vi sono 3 milioni di Euro. Il bando resterà aperto sino al 25 gennaio 2008.

*_RIMINI – CHIUDE ‘ECOMONDO 2007’: IL BILANCIO_*

_Tratto da Europaconcorsi.com_

12/11/07 – *Rimini* – ECOMONDO 2007, l’11a edizione della fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile, si è chiusa oggi pomeriggio a Rimini Fiera assieme a KEY ENERGY, 1a fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo e a Ri3 Rigenera, Ricarica, Riusa, 3a rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica. ‘La manifestazione – annuncia il direttore della Business Unit 2 di Rimini Fiera, Simone Castelli – ha conosciuto un autentico successo di visitatori professionali, registrando 57.907 ingressi (+ 10,1% sul 2006). Anche l’esposizione mediatica è stata eccellente con 381 giornalisti accreditati in fiera, a testimoniare il totale coinvolgimento dei media specializzati italiani ed esteri. Numeri importanti, che consacrano la leadership nel settore: abbiamo infatti superato ampiamente il muro delle mille aziende presenti, distribuite su 75mila metri quadri’. ‘L’edizione 2007 di ECOMONDO – spiega Alessandra Astolfi, project manager della manifestazione – ha valorizzato il tema del recupero come risorsa economica, con alcune specializzazioni per filiera di materiali. Numerose sono state le novità (cito, fra le tante, Innertech, Città Sostenibile e Just Rabber) in questa direzione e la stretta connessione con il mercato ci ha consentito di valorizzare in tempo reale le nuove frontiere dello sviluppo tecnologico in tema ambientale’.

*_BICICLIMA, CONTINUANO GLI APPUNTAMENTI CON LA MOBILITÀ SOSTENIBILE_*

_Tratto da BiciClima_

12/11/07 – *Provincia di Venezia* -Continuano gli appuntamenti di “BiciClima – Nuovi stili di vita per una mobilità sostenibile”.
Dopo le iniziative della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, riprendono le serate informative. Biciclima, infatti, è un progetto territoriale permanente che coinvolge 15 comuni della provincia di Venezia e non, promosso dalla Provincia di Venezia, ed in particolare dall’Assessorato alle Politiche Ambientali retto da Ezio Da Villa, in collaborazione con FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e Bike Office della Provincia di Venezia, che per l’organizzazione tecnica si sono rivolte ad Achab Group, Agenzia di comunicazione ambientale.
Da ottobre e fino al mese di Marzo, i comuni aderenti a BiciClima saranno protagonisti di incontri su mobilità, salute e viaggi.
Prossimo appuntamento è per giovedì 15 novembre a Spinea dove si terrà l’incontro “I bambini e la loro città”, per riscoprire il gusto di vivere fuori e in compagnia per crescere sani. Il 20 novembre invece, a Dolo si discuterà sulla riscoperta dei percorsi casa scuola da realizzare per i bambini in autonomia, divertendosi e riscoprendo l’ambiente. A fine mese, in particolare il 29 novembre, scuola e bambini nuovamente protagonisti a Stra, dove si esporranno buone pratiche di attività e progetti per la mobilità sicura e l’educazione stradale.
Intanto continuano le campagne “Check up gratuito della tua bici”, che permette di verificare lo stato della propria bici gratuitamente nei punti aderenti all’iniziativa e “Negozi BiciClima”, che prevede sconti ed agevolazioni per chi si reca a fare la spesa in bici, a piedi o con mezzo sostenibile presso tutti gli esercenti convenzionati.
E’ possibile consultare il programma completo delle serate sul sito ufficiale della manifestazione www.biciclima.it, dove è possibile trovare anche curiosità sull’emissione di CO2 e consigli pratici e concreti che chiunque può seguire quotidianamente.
Infine, a breve sarà possibile consultare i risultati delle campagna “A scuola senz’auto”, “A lavoro senz’auto” e “Faccio merenda e risparmioCO2”.

*_CAMBIAMENTI CLIMATICI. UNIVERSITÀ E CNR STUDIANO L’IMPATTO SU VINO E TARTUFO_*

_Tratto da Toscana Radio News_

12/11/07 – *Regione Toscana* – La Regione Toscana, insieme all’Arsia, ha attivato un progetto con l’Università di Firenze e il Cnr per studiare l’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura toscana, in particolare per quanto riguarda il vino e i tartufi. E’ quanto emerso durante un convegno che si é svolto a San Giovanni d’Asso, in provincia di Siena, e al quale ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni. “L’agricoltura toscana potrà crescere e sviluppare le proprie potenzialità se saprà trasformare l’esigenza di cambiamento in un’opportunità per innovare le tecniche tradizionali di coltivazione e di lavorazione ma anche le tecnologie agronomiche”.

*_A STINTINO SI PARLA DEL FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Alguer.it_

12/11/07 – *Stintino* (Alghero) – Le opportunità che derivano dalle energie rinnovabili, quindi dal Conto Energia fornito dallo Stato e dai contributi regionali per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, saranno illustrate domani, martedì 13 Novembre, alle ore 18,30, nella sala consiliare del Comune di Stintino. L’incontro è organizzato dall’Amministrazione Comunale stintinese, che ha fatto del fotovoltaico uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale. A dare una serie completa di informazioni in materia sarà un gruppo di tecnici specializzati in tutela dell’ambiente ed energie rinnovabili. Il gruppo ha già tenuto diversi incontri nel Medio Campidano, quindi a Uri, Usini ed Ozieri e si prepara per gli incontri di Olmedo ed Alghero. I tecnici si occupano di studiare le varie problematiche ambientali e le implicazioni economiche che derivano dall’inquinamento e della convenienza delle energie rinnovabili. Il gruppo di esperti incontrerà cittadini e piccole imprese di Stintino, alla luce anche delle ultime novità in materia e dell’opportunità offerta dai contributi regionali per chi investe nel fotovoltaico e che sono in scadenza martedì 20 Novembre. L’obiettivo è quindi spiegare cosa comporti l’adozione del fotovoltaico, verranno inoltre illustrati casi pratici, per dare un’idea del funzionamento. Si parlerà infine della convenienza del “sistema” dal punto di vista ambientale, l’energia solare infatti non produce “Co2”, come invece fanno le fonti fossili, e dal punto di vista economico, perché sarà possibile produrre energia elettrica dal sole senza dover pagare la bolletta.

*_ANCHE IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA LA FESTA DELL’ALBERO DI LEGAMBIENTE_*

_Tratto da Agenfax.it_

12/11/07 – *Provincia di Alessandria* – La Provincia di Alessandria con Legambiente patrocina la festa dell’albero, il 21 novembre, per dare un contributo verde al protocollo di Kioto, che impegna i Paesi firmatari a ridurre le emissioni di gas serra, responsabili dei cambiamenti climatici. Anche quest’anno la festa dell’albero è l’occasione per celebrare la giornata nazionale dell’infanzia del 20 novembre. Ogni albero piantato è dedicato ai bambini che nel mondo soffrono decisioni sbagliate di governi e poteri economici e sono sottomessi all’arroganza di un mondo adulto che non guarda ai più piccoli come a cittadini veri e propri. Un milione di alberi per Kyoto: è questa la missione della XIII edizione della festa dell’albero.
I ragazzi piantano alberi e arbusti nei giardini delle scuole, nelle aree degradate, in quelle verdi pubbliche e nei parchi; sperimentano i segreti della natura in una cornice di divertimento e partecipazione che li sensibilizza.
Le funzioni vitali di un albero sono migliori di qualsiasi macchina: sono climatizzatori, filtri e ossigenatori, barriere anti-rumore, protettori del suolo.
Quest’anno si unisce l’obiettivo di prevenire l’effetto serra, poiché dal rapporto IPCC sullo stato dell’ambiente risulta che le temperature dovrebbero crescere di un grado nei prossimi 50 anni. Conseguirebbero scioglimenti dei ghiacci in Antartide e in Groenlandia, con crescita del livello dei mari. Se non limitiamo drasticamente l’uso dei combustibili fossili, fra qualche secolo il livello dei mari si sarà innalzato di qualche metro, sommergendo le città costiere.
I 160 Paesi aderenti al protocollo di Kyoto del 1997 producono il 60% dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera. Per diminuire le immissioni i Paesi devono adottare misure tese ad aumentare i rendimenti, diminuire i consumi energetici, passare a tecnologie sostenibili, promuovere fonti rinnovabili di energia.
Il nostro Paese invece è in drammatico ritardo: nel 2004 le emissioni hanno registrato un aumento del 13 %.
Gli studi di ecologia urbana dimostrano che una rete di elementi naturali è in grado di migliorare stabilmente la vita in città e di diminuire l’inquinamento che danneggia la salute e l’economia. L’elemento più importante è l’albero, vero monumento della natura.

*_IMOLA: DA OGGI FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER ATTIVITÀ COMMERCIALI E ARTIGIANALI_*

_Tratto da Sabatoseraonline.it_

12/11/07 – *Imola* – Si apre oggi il bando per la concessione di finanziamenti agevolati alle attività commerciali ed artigianali ubicate nel Comune di Imola. Come spiega l’assessore alle attività produttive del Comune di Imola, Fabrizia Fiumi, “il bando nasce per promuovere lo sviluppo e la qualificazione delle attività produttive locali e consente di erogare contributi in conto interessi per investimenti finalizzati all’insediamento di nuove imprese, all’acquisizione di aziende e beni, alla ristrutturazione e trasformazione di locali, arredi ed attrezzature”.Il contributo del Comune serve per abbattere la quota di interesse sui mutui accesi dalle imprese per gli interventi realizzati a partire dall’1 gennaio 2006 fino ad oggi. Ogni singolo contributo è fissato nella diminuzione del 2 % attualizzato della quota interessi del relativo mutuo, acceso per un importo minimo di Euro 2.582,28 e massimo di Euro 51.645,69 al netto di I.V.A, da concedersi da parte degli Istituti di credito interessati con riferimento al tasso Euribor tre mesi – mese precedente, rilevato alla data di scadenza di questo bando e aumentato di una quota dell’1 %. All’accordo hanno aderito, come già negli anni precedenti, Banca Popolare di Lodi, Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, Banca di Imola, Carisbo, Unicredit Banca, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca di Romagna, Cassa di Risparmio di Ravenna. Le richieste di assegnazione di contributo devono essere fatte pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Imola entro il giorno 11 dicembre 2007. Le domande, indirizzate al Sindaco del Comune di Imola, dovranno essere redatte sugli appositi moduli in distribuzione all’Informacittadino o scaricabili dal sito del Comune: www.comune.imola.bo.it alla pagina bandi e concorsi/ bandi diversi/contributi economici e nelle sedi locali delle Associazioni di categoria Ascom, Confesercenti, Confartigianato, e C.n.a. (che forniranno inoltre apposita consulenza in merito).

*_CONCLUSA LA SETTIMANA DELL’UNESCO: AL LABORATORIO DELLE ENERGIE DEL PARCO 190 STUDENTI IN TRE GIORNI_*

_Tratto da Elettricoplus_

12/11/07 – *Alghero* – Si è conclusa la settimana dell’Unesco dedicata ai cambiamenti climatici. Un evento al quale ha partecipato anche il Parco di Porto Conte organizzando una tre giorni interamente rivolta alle scuole e proponendo ai ragazzi la visita al neonato laboratorio didattico sulle energie sostenibili. Un laboratorio realizzato in collaborazione con la sezione locale di Legambiente nell’ambito di progetto finanziato dalla regione e denominato Solevento. In tre giorni sono stati 190 i ragazzi giunti nella nuova sede del parco a Casa Gioiosa in rappresentanza delle scuole di ogni ordine e grado del territorio. Ad accoglierli nelle distinte giornate con due classi per volta, gli operatori del Parco e di Legambiente che li hanno coinvolti in due differenti percorsi:un’escursione secondo un itinerario di costa con una breve scalata fino alla antibarbaresca Torre di Tramariglio. In cima l’emozione è garantita, il panorama toglie il fiato: tutto il Parco in un colpo d’occhio come una grande cartografia della Natura. E poi la visita al laboratorio delle Energie alle prese con istallazioni e apparecchiature che simulano l’utilizzo delle energie rinnovabili e case ecologiche dove si toccano con mano i dispositivi di risparmio energetico. Non è mancata poi la visita ai locali storici delle prigioni, per ricordare che la monumentale sede del Parco era prima un grande carcere novecentesco. Si è trattato dunque della prima offerta sperimentale di Educazione Ambientale incentrata sui temi dell’energia e della natura. Il pacchetto didattico è stato totalmente gratuito per le scuole in quanto realizzato nell’ambito del progetto Solevento. L’attività ha coinvolto i ragazzi per circa quattro ore al mattino. Oltre agli studenti hanno assistito con interesse all’iniziativa didattica 12 docenti e quattro dirigenti scolastici. Sono in corso ricerche di percorsi praticabili per il proseguimento dell’attività.

*_CONFTURISMO VENETO CHIEDE PIÙ FONDI PER L’ENERGIA PULITA_*

_Tratto da Guidaviaggi.it_

12/11/07 – *Regione Veneto* – Ambiente, sicurezza, viabilità, riqualificazione delle strutture, un’attenta programmazione di sviluppo del territorio. E poi, certo, si arriva anche al marketing. Su questi concetti, secondo Confturismo Veneto, dovrebbe poggiare la programmazione turistica della Regione. Su questo, intanto, poggia il documento presentato dalla Confederazione delle imprese turistiche del Veneto al Consiglio regionale, con le osservazioni e le proposte relative al DPEF 2007 (il Documento regionale di Programmazione Economia e Finanziaria). Tra le idee, un ‘pacchetto sicurezza’ per i turisti in viaggio nel Veneto, l’incremento degli incentivi per le imprese che intendono adottare strumenti eco-sostenibili nelle proprie strutture, e l’aumento di quelli destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Al di là del documento, Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto, avanza inoltre un’altra proposta: la formazione turistica per i funzionari degli enti locali che lavorano a stretto contatto con le imprese del settore. “Il ‘fare sistema’ nel turismo deve manifestarsi a tutti i livelli, in tutte le direzioni, in ogni organismo, pubblico o privato che sia”, dichiara.

*_EDUCAZIONE AMBIENTALE: PRESENTATI I PROGETTI PER GLI STUDENTI DELLA TUSCIA_*

_Tratto da Tusciaweb.it_

11/11/07 – *Viterbo* – L’ambiente incontra il mondo delle scuole. Presentati ieri mattina a Palazzo Doria Pamphilj le proposte dell’assessorato provinciale all’Ambiente per l’educazione ambientale per gli istituti scolastici della Tuscia.
L’incontro è stato organizzato nell’ambito della settimana di Ambientarti. Ad illustrare i progetti l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai e Maurizio Sciortino dell’Enea.
Le proposte sono mirate alla sensibilizzazione ambientale dei ragazzi e riguardano lo sviluppo sostenibile, l’educazione ambientale e la legalità, le fonti rinnovabili e il risparmio energetico, il benessere degli animali domestici.
Alle scuole saranno anche forniti materiali didattici e piccoli libri illustrati predisposti dal Laboratorio ambientale provinciale. “Agli alunni e agli insegnati – dice l’assessore Piazzai – sarà anche consegnato un kit per effettuare la raccolta differenziata all’interno degli istituti. Questo percorso segna la continuità con le iniziative dello scorso anno. Non a caso nell’anno scolastico 2006-2007 abbiamo consegnato alle scuole le compostiere per la frazione organica”.
Durante la mattinata l’assessore ha anche anticipato una delle iniziative in programma lunedì 12 novembre nel convegno di chiusura di Ambientarti.
Si tratta del convegno ”Le fonti rinnovabili e il risparmio energetico per gli obiettivi di Kyoto: una opportunità per lo sviluppo ecosostenibile della provincia di Viterbo”.
Parteciperà il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Gianni Piatti, il vice presidente della commissione Ambiente del Senato Edo Ronchi, il capogruppo dell’Ulivo alla Regione Lazio Giuseppe Parroncini. E ancora l’Università della Tuscia e l’Enea.
“Una delle iniziative che presenteremo lunedì – spiega Piazzai – è ‘Sole in Tuscia’ che nasce dalla collaborazione tra Provincia, Regione e Esco provinciale. Una proposta per la creazione di gruppi d’acquisto nei comuni per cittadini e piccole aziende con lo scopo di diffondere gli impianti fotovoltaici nel territorio. Impianti, è bene ricordarlo, economici e soprattutto poco inquinanti e che tutelano l’ambiente”.
L’appuntamento per tutte le informazioni su questa iniziativa è lunedì 12 novembre alle 9 a Palazzo Doria Pamphilj.

*_CENTRALE A BIOMASSE, SE NE PARLERÀ A VILLANOVA_*

_Tratto da Ilmonferrato.it_

10/11/07 – *Villanova Monferrato* (Alessandria) – Venerdì 16 novembre alle 21 presso l’Auditorium S. Michele di piazza Finazzi si terrà un incontro dal tema “Centrale a biomassa: di cosa si tratta?”. La serata, organizzata dalla Consulta Femminile del paese monferrino, vedrà come relatori il dott. Vanni Deambrogio e l’ing. Ilaria Oliaro. Scopo dell’incontro è quello di spiegare tecnicamente le funzionalità dell’impianto, la sua produzione e l’impatto con l’ambiente. L’iniziativa è stata promossa anche alla luce della presentazione del progetto di centrale a biomassa sul territorio di Caresana

*_IL PREMIO NOBEL WALDEN BELLO CHIUDE IL V FORUM INTERNAZIONALE DI GREENACCORD_*

_Tratto da Greenaccord_

10/11/07 – *Monteporzio Catone* (Roma) – Gli ultimi 25 anni di crescita industriale senza controlli hanno devastato l’ecosistema cinese contribuendo ad un peggioramento radicale della qualità dell’aria e costringendo lo stesso Governo ad ammettere che oltre il 70% dei laghi e dei fiumi del paese è inquinato. L’emergenza ambientale ormai non riguarda più solo il territorio cinese, ma l’intero pianeta, se si considera che il Regno del dragone è il secondo paese maggiormente responsabile dell’effetto serra: nessuno si aspettava che l’impatto ambientale sul resto del pianeta sarebbe stato così immediato e così devastante.
Senza dimenticare che il Rapporto World Energy Outlook 2006 realizzato dall’Aie (Agenzia internazionale dell’energia), evidenzia che entro il 2010 la Cina strapperà agli Usa il poco edificante primato nelle emissioni di gas carbonici responsabili dell’effetto serra e del riscaldamento globale del pianeta.
Il clima cinese sta cambiando rapidamente: la scarsità di piogge ha favorito la concentrazione di polveri sottili nell’aria (secondo la Banca Mondiale ben 16 delle 20 città più inquinate del mondo sono cinesi) ed ha accentuato in molte zone del paese il problema della siccità.
“L’inquinamento e la scarsità d’acqua – ha sottolineato il Prof. Walden Bello, Alternative Nobel Prize nel 2003, Direttore esecutivo del Focus on the Global South e Professore di sociologia e amministrazione pubblica presso l’Università delle Filippine – la desertificazione, il riscaldamento globale e l’innalzamento del livello del mare sono le conseguenze dell’industrializzazione ad alta velocità e rappresentano un rischio enorme per la popolazione cinese, ma anche per gran parte del Sud-Est Asiatico”.
In base alle ultime valutazioni gli scarichi tossici delle industrie stanno distruggendo l’ecosistema di mari e fiumi, mettendo in crisi l’industria della pesca. Si stima che sulle rive dei fiumi e del mare vi siano oltre 20.000 impianti chimici. Per rendere un’idea della drammaticità della situazione, basti pensare che nel 2005 il Fiume Giallo ha ricevuto 4,35 miliardi di tonnellate di rifiuti tossici.
Il Governo ora si sta impegnando per cercare di limitare l’inquinamento, ma i costi sono immensi e saranno in gran parte inutili se non si interverrà con leggi più severe e con un intervento di ammodernamento degli impianti più inquinanti.
“La grave situazione ambientale della Cina – spiega ancora Walden Bello – è causata in gran parte dallo sviluppo indiscriminato delle industrie cinesi, ma un ruolo importante è stato giocato anche da molte aziende straniere, che sfruttando leggi molto permissive in materia di tutela dell’ambiente hanno trasferito in Cina i propri stabilimenti più inquinanti”.
“Tutto ciò – prosegue – ha comportato un grave peggioramento della qualità dell’aria, l’inquinamento di mari, laghi e fiumi ed un notevole mutamento climatico che ha provocato gravi problemi di siccità. La Cina, infatti, è uno dei paesi del Sud-Est Asiatico che potrebbe maggiormente risentire del riscaldamento globale e del conseguente innalzamento del livello del mare, visto che oltre 144 milioni di Cinesi vivono in zone costiere a rischio. Senza considerare i problemi relativi alla salute pubblica e alla sicurezza dei cibi, come testimoniano i recenti casi legati all’influenza aviaria e alla Sars”.
La maggior parte della popolazione cinese, così come quella indiana e di gran parte del Sud-Est Asiatico, considera la grave situazione ambientale una minaccia molto seria e per questo motivo le rivolte e le manifestazioni collegate a tale problematica sono aumentate in maniera notevole negli ultimi anni, diventando una vera e propria fonte di instabilità per questi paesi.
“I movimenti ambientalisti – sottolinea Walden Bello, che con il suo intervento ha concluso oggi il V Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura organizzato da Greenaccord a Monte Porzio Catone – in Cina così come in altri paesi del Sud-Est Asiatico, hanno ottenuto importanti successi e spesso, unendo tra loro tematiche ambientali e politiche, hanno contribuito a destabilizzare i Governi e ad agire in questo senso. Il peso dei movimenti ambientalisti in Cina non è da sopravvalutare, poichè i fallimenti sono spesso più numerosi dei successi, ma il loro ruolo nella lotta al riscaldamento globale non sarà irrilevante. Una coalizione “rosso-verde” che unisca tematiche politiche ed ambientali rimane una forza potenziale che si deve ancora sviluppare pienamente, ma di cui istituzioni, grandi imprese e Governo devono tenere conto ”.
Nel corso del XVII Congresso del Partito Comunista Cinese, tenutosi a metà ottobre, c’è stata un’evidente presa di coscienza delle problematiche ambientali e sono stati presi degli impegni importanti per cercare di risolverle.
“L’analisi della crisi ambientale Cinese e globale effettuata durante il Congresso – conclude Walden Bello – rappresenta un passo avanti, tuttavia è necessario che non rimanga solo retorica ma si trasformi in fatti, perchè c’è molta strada da fare. La Cina deve abbandonare la politica della crescita industriale ad ogni costo e muoversi verso uno sviluppo economico sostenibile incentrato sulla soddisfazione dei suoi cittadini e non del mercato globale. Un primo importante passo è rappresentato dalla riduzione dell’uso del carbone, tra i maggiori responsabili del riscaldamento globale, come principale fonte di energia”.
Serrato il confronto tra i giornalisti presenti e Walden Bello. Ad una domanda particolare sull’eventualità di un boicottaggio da parte di alcuni paesi occidentali delle Olimpiadi del 2008 che si terranno in Cina, il Premio Nobel Alternativo ha sostenuto che a suo parere non sarebbe una buona idea, in quanto l’orgoglio nazionale in questo momento in Cina è molto alto e un’iniziativa del genere rischierebbe di rallentare quel processo di democratizzazione che, sia pure lentamente, pare affacciarsi all’orizzonte futuro di una nazione ormai protagonista del mercato mondiale e con cui tutto il mondo deve fare i conti.
L’intervento del Professor Walden Bello sul ruolo dei movimenti ambientalisti nella lotta al riscaldamento globale, come dicevamo, ha concluso il V Forum Internazionale per la Salvaguardia della Natura “Capitalizzare l’ambiente” nel quale sono intervenuti numerosi personaggi di rilievo di carattere internazionale, tra cui Robert Costanza, Professore all’Università del Vermont, e Friedrich Hinterberger, Presidente del Seri (Suistanable Europe Research Institute).
Tutti gli altri interventi effettuati nel corso dei 4 giorni del Forum da economisti, imprenditori, professori ed esperti del settore, hanno messo in evidenza come il connubio tra economia ed ambiente non possa essere rimandato oltre, se si vuole sperare in uno sviluppo sostenibile. Oggi il sistema non può valutare la sua crescita solo in termini di PIL, ma deve inevitabilmente “valorizzare” anche gli aspetti legati alla qualità della vita e dell’ambiente in cui l’uomo vive e produce la sua ricchezza.
Infine, oggi, alcuni giornalisti provenienti dai cinque continenti hanno presentato delle esperienze dirette per far conoscere la situazione e per far capire cosa significa fare informazione ambientale nei propri paesi.

*_IL PEAR HA “DIMENTICATO” BRINDISI_*

_Tratto da PugliaTV.com_

10/11/07 – *Brindisi* -E’ stato presentato ieri dal Presidente Vendola il Pear,lo strumento che dovrebbe regolare il sistema energetico regionale nei prossimi anni. Al di la delle considerazioni generali che sono state svolte da Vendola cio’ che lasci a perplessi e’ il fatto che questo piano non ha tenuto in alcuna considerazioni i rilievi che sono stati mossi dalle istituzioni locali brindisine ed anche dalle associazioni ambientaliste con in primo piano legambiente .Le contestazioni sono arcinote e riguardano intanto la possibilita’ di bruciare Cdr,fortemente criticata da molta parte del cento sinistra pugliese,ed ancora il fatto che si parli solo di riduzione di Co2 ,il 25 % in ben dieci anni e quindi molto al di la’ dei limiti fissati dal protocollo di Kyoto .Insomma un disastro per Brindisi e per coloro che stanno lottando per cercare di far riportare l’utilizzo del carbone a livelli piu’ bassi rispetto agli attuali.

*_PUGLIA – CHE COS’È IL PEAR_*

_Tratto da Lagazzettadelmezzogiorno.it_

09/11/07 – *Regione Puglia* – Il Pear (Piano energetico ambientale regionale) contiene indicazioni su tutti i punti caldi della politica energetica di Puglia come il carbone, l’eolico, le emissioni di CO2, il solare, i rigassificatori, l’idrogeno. Consente per la prima volta di governare la domanda e l’offerta, le emergenze ambientali cui provvedere, tutto puntando sulla sostenibilità e mettendo tutti d’accordo: Confindustria,
associazioni ambientaliste, enti locali.

«Il Pear è un’occasione di sviluppo, un’opportunità di crescita economico-sociale, una scommessa di sostenibilità», spiega Paride De Masi responsabile per Confindustria Puglia del settore energie rinnovabili e imprenditore, che anche grazie al Pear sta realizzando a Brindisi nel territorio di insediamento del petrolchimico quello che sarà il più grande parco fotovoltaico d’Europa.
«Per la prima volta si è voluto dare traccia non solo di una pianificazione di sviluppo nella produzione energetica, ma anche di politiche di risparmio – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio -. Il Pear è uno sforzo di politica concreta con scelte che sono già operative: un nuovo regolamento per gli impianti eolici per fermare ”l’eolico selvaggio” che sembrava star contaminando la Puglia e il progetto di riconversione da olii combustibili a gas della centrale Enel di Bari».

«La Puglia punta a diventare leader in Italia come produttore di energia eolica, anche grazie al governo dell’eolico – spiega Gian Maria Gasperi, coordinatore del Pear – senza regole gli impianti eolici rischiavano di fare più male che bene. Inoltre la regione punta a diventare modello di sostenibilità ambientale. Nel 2020 si prevede per l’Italia un deficit energetico dell’80%, la Puglia è e sarà chiamata a dare risposta a questa domanda di energia e con il Pear lo farà nell’ottica delle regole europee di sviluppo sostenibile: riducendo del 20% le emissioni di CO2; risparmiando il 20% dei consumi attuali; producendo il 20% di energia da fonti sostenibili».

«Abbiano una nuova idea di gestione del territorio – ha detto il presidente Vendola – dove ecologia si muove insieme ad economia, mettendo in discussione la dittatura delle energie fossili a favore delle rinnovabili. Puntiamo a ridurre del 25% nel giro di 10 anni il consumo di carbone, abbattere le emissioni inquinanti nell’atmosfera. La nostra è una terra troppo bella per consentire che venga rovinata, abbiamo da consegnarla alle generazioni future».

*_UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO COSTRUITO DAI RAGAZZI_*

_Tratto da Tarantosera.com_

09/11/07 – *Taranto* – Prosegue il nostro viaggio all’interno dell’universo scolastico martinese. Questa volta facciamo tappa all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Majorana”, grande e moderno complesso che ospita più di cinquecento ragazzi. “Il nostro piano di offerta formativa prevede quattro indirizzi di studio, più un corso serale Sirio – afferma il professor Vito Lazzaro, preside dal 1994 – quest’ultimo, in particolare, è rivolto a studenti lavoratori che hanno la possibilità di fare corsi di preparazione per l’idoneità alla terza classe, ed in seguito per conseguire il diploma di stato a tutti gli effetti. Per quanto riguarda gli indirizzi, invece, dopo il biennio comune a tutti, è presente il settore dell’elettrotecnica e telecomunicazioni, che è un’ottima base sia per l’inserimento nel mondo del lavoro che per l’ingresso nelle facoltà di ingegneria. Stesso discorso per elettrotecnica ed automazione, per informatica, e per il più recente indirizzo di liceo scientifico-tecnologico, che non contempla lo studio del latino rispetto al corso scientifico tradizionale, ma che prevede molti più laboratori di tecnica ed elettrotecnica. Accanto alle attività formative stricto sensu, abbiamo anche un progetto di alternanza scuola-lavoro in cui sono coinvolte piccole e medie aziende, sia di Martina che del comprensorio, disposte ad accettare due o tre alunni, per complessive trecento ore spalmate su due anni. Alla fine di questa esperienza viene rilasciata una certificazione di crediti acquisiti, validi non solo per il mondo della scuola ma anche per quello del lavoro. Non solo: proprio nell’ambito di questa esperienza alcuni ragazzi, in collaborazione con un’azienda specializzata in pannelli fotovoltaici, realizzeranno un impianto che produrrà 1,5 kw di energia, necessaria per l’illuminazione della facciata della scuola, che attualmente, all’esterno, rimane al buio. Per questo posso dire che il futuro energetico, per l’istituto, è assicurato”. Inizialmente l’Istituto industriale non era presente nella zona Pergolo, bensì nel quartiere Carmine, nella struttura in cui attualmente si trova il complesso “Motolese-Don Milani”. “Siamo venuti nell’87 – ci dice ancora il preside – in questo edificio ampio, ultimamente sottoposto ad un processo di manutenzione straordinaria, relativo all’impermealizzazione del lastrico solare. Nonostante questo, però, manca la certifica¬zione per la piena agibi¬lità del complesso. Altro problema riguarda i pendolari che sono circa il 60% degli alunni: i collegamenti tra scuola e paesi non sono dei migliori”. Il dialogo è sicuramente uno degli aspetti fondamentali che deve caratterizzare il rapporto tra studenti ed istituzioni scolastiche. A detta dei ragazzi interpellati, però, il dialogo è proprio l’articolo mancante del Majorana. Altro problema sono i corsi di recupero che vengono fatti solo in parte e per determinate materie. A preoccupare di più i ragazzi, però, è il decreto Fioroni, una formula che non prevede l’abrogazione della normativa sui debiti scolastici, ma che assomiglia moltissimo alla vecchia riparazione settembrina, preceduta da stressanti estati passate a studiare: infatti entro e non oltre l’inizio del successivo anno scolastico, attraverso i corsi, che dovrebbero partire già dopo gli scrutini intermedi, ed apposite verifiche, (ultimo appello entro il 31 agosto, al massimo i primi giorni di settembre), tutti i debiti devono essere recuperati, altrimenti si viene bocciati. Chi è pendolare, quindi deve rimanere anche il pomeriggio per il recupero e ben sapendo che nella zona del Pergolo mancano strutture adeguate (ad esempio una mensa inter¬sco¬la¬stica o un centro studentesco), capace di accogliere gli alunni non residenti a Martina dopo la scuola. Per questo i ragazzi che hanno cercato di manifestare il loro dissenso verso questo decreto, sia attraverso una marcia, (mal riuscita, a dir la verità), che discutendone durante un’assemblea d’istituto, chiedono un confronto con le istituzioni scolastiche per la ricerca di una soluzione comune che venga incontro sia alle loro esigenze che a quelle dei docenti.

*_ECO-ENERGIA: È TORRACA (SA) LA PRIMA LED CITY AL MONDO_*

_Tratto da Ansa_

09/11/07 – *Roma* – Saranno proprio i Comuni a diventare, in un prossimo futuro, i maggiori risparmiatori energetici. Solamente quelli piu’ virtuosi, infatti, riusciranno a pareggiare i conti senza dover appesantire i propri cittadini di ulteriori imposte. Ad esempio, l illuminazione pubblica, oggigiorno, rappresenta per un amministrazione locale una voce di spesa sempre piu’ pesante da sostenere, causato dal duplice effetto di costi energetici in aumento (dipendenti dal caro petrolio) e dall aumento di utenze (nuove lottizzazioni residenziali, commerciali e produttive, piste ciclabili, segnaletiche stradali, ecc). Esiste gia’ un paese in Italia dove le strade, i parchi e le gallerie sono illuminate non da lampade ad incandescenza, ma da Led. Torraca, comune in provincia di Salerno di poco piu’ di 1.200 anime, vanta, infatti, un impianto di illuminazione comunale a LED. Per la cittadina sono installati 700 punti luce per un investimento, grazie a fondi regionali, di 280mila euro che, si prevede, rientreranno entro 6 anni. L impianto ha generato un risparmio energetico del 65%, una riduzione dei costi di manutenzione del 50% e dell inquinamento luminoso del 90%. Per fine mese (30 novembre e 1 dicembre) il sindaco del comune, Daniele Filizola, sta organizzando un convegno internazionale dal titolo La via del risparmio energetico. Il caso Torraca, prima Led City al mondo.

*_AMBIENTE: ECO LIFE A BIELLA, ALL’INSEGNA DELL’ENERGIA PULITA_*

_Tratto da Ansa_

07/11/07 – Biella – Energia dal sole, dall’acqua, dalle biomasse e tanto altro ancora: sono alcuni degli spunti per prendere coscienza delle problematiche che il nostro pianeta sta vivendo e quello che singolarmente possiamo fare per aiutarlo. L’appuntamento e’ con Eco Life, manifestazione in programma dal 23 al 25 novembre nei padiglioni di Biella Fiere a Gaglianico. Si tratta di dibattiti e workshop con esperti di settore, pronti a condurre anche i comuni cittadini nel mondo dell’energia rinnovabile, della razionalizzazione dei consumi e della mobilita’ eco-compatibile, che si apre al terzo millennio. La manifestazione, dove il filo conduttore e’ costituito dalll’uomo e dal rispetto per il mondo che lo circonda, sara’ interattiva e prevede l’aspetto espositivo-commerciale con una vetrina di soluzioni concrete, idee, novita’, prodotti e servizi, unito a quello convegnistico e informativo. I temi trattati sono nello specifico quattro. Il primo e’ stato denominato Ambiente ed Energia e il secondo Ecoabitare e sono stati sviluppati in collaborazione con la Provincia di Biella, che da tempo e’ impegnata a promuovere questo settore, con lo scopo anche di incentivare la produzione ed il consumo di energia rinnovabile ed un uso piu’ responsabile delle fonti odierne e ad una progressiva diminuzione dei gas ad effetto serra. Secondo ambito d’azione della manifestazione e’ quello denominato L’Altro Mondo, dedicato a benessere e bellezza, che scandaglia in modo equo le tematiche inerenti alla qualita’ della vita. Si trattano qui discipline naturali per la prevenzione, per una corretta alimentazione, per un modo di prendersi cura del proprio corpo e del proprio spirito, ciascuno nel modo a se’ piu’ congeniale. Per quanto riguarda invece l’alimentazione naturale e biologica sara’ a disposizione in settore denominato BIObuonoBIO, un’occasione per intraprendere un viaggio nel mondo dei prodotti da agricoltura e da allevamento biologici e comprenderne a fondo il significato. Per ottenere ulteriori informazioni e’ possibile chiamare al numero di tel. 015.243.97.70 o consultare il sito internet www.ecolife-expo.it.

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Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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About Author / Stefania Del Bianco

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