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News Enti Locali dal 26/06/07 al 02/07/07

*_DA EX ZUCCHERIFICIO A IMPIANTO PER BIOETANOLO_*

_Tratto da Padovanews.it_

02/07/2007 – *Regione Veneto* – Siglato, lo scorso 20 giugno 2007, tra Regione Veneto e Italia Zuccheri SpA, il primo grande accordo di filiera in base al quale si stabilisce che l’ex zuccherificio di Porto Viro sarà riconvertito in impianto per la produzione di bioetanolo.
Per motivi logistici lo stabilimento, che sarà dotato di tecnologie di nuova generazione, sarà realizzato a Loreo, in provincia di Rovigo. Il complesso di Porto Viro, dismesso a seguito della riforma comunitaria del settore bieticolo-saccarifero, sarà invece convertito in parte a terziario avanzato, attività artigianali, commerciali ed industriali, in parte ad area di espansione residenziale e di servizio ai cittadini.
L’impianto, che dovrebbe entrare a regime nell’autunno del 2009, riceverà in ingresso oltre 500 mila tonnellate di granella di mais e restituirà annualmente circa 160 mila tonnellate di bioetanolo, e 170 mila tonnellate di DDGS (Distillers Dry Grain and Solubles), coprodotto ad elevato tenore proteico per uso zootecnico, in futuro utilizzabile anche come fonte energetica.
L’acqua prelevata dal Po per il funzionamento dello stabilimento sarà ridotta ad un terzo rispetto ai fabbisogni dello zuccherificio e i consumi di energia elettrica saranno di circa 6-7 MW. Vi lavoreranno 54 dipendenti, cui si aggiungerà una quindicina di lavoratori che opereranno a Porto Viro per il confezionamento dello zucchero proveniente da Pontelongo. Inoltre, l’accordo, coerente con le direttive per l’approvazione dei progetti di riconversione della legge 81/2006, permetterà di attivare tutti i relativi ammortizzatori sociali e soprattutto di accedere ai finanziamenti europei per la riconversione, che richiede un investimento quantificato in 120 milioni di euro.
“La riforma della politica europea dello zucchero – ha ricordato il vicepresidente della Giunta veneta Luca Zaia in occasione della firma dell’accordo – ha comportato la chiusura di 13 dei 19 stabilimenti operanti in Italia, tra i quali appunto quello di Porto Viro, per il quale Italia Zuccheri S.p.A. rinuncia a una quota produttiva di zucchero pari a 71.185,6 tonnellate, ricevendo come indennizzo un aiuto comunitario e predisponendo un progetto per la produzione di bioetanolo”.
La destinazione della futura produzione è assicurata dalle norme che prevedono il progressivo aumento del contenuto di combustibile di origine agricola nei carburanti alla pompa (direttiva 2003/30/CE e indicazioni del Consiglio Europeo di marzo 2007).

*_LA CCIAA PROMUOVE LE ENERGIE RINNOVABILI TERRITORIALI_*

_Tratto da Padovanews.it_

02/07/2007 – *Padova* – La Camera di Commercio di Padova ha avviato nel territorio una serie di azioni per promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili ed alternative.
La Camera di Commercio di Padova ha raccolto attorno al tema delle fonti energetiche rinnovabili i responsabili provinciali di Confagricaltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Unione Industriali, Unione Provinciale Artigiani, Confederazione Nazionale per l’Artigianato, Federterziario del Veneto oltre al Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università e al Parco scientifico e tecnologico “Galileo”, per la costituzione di un tavolo comune di alvoro che promuova a livello territoriale le fonti energetiche rinnovabili e il loro uso.
Il percorso operativo individuato ha modalità innovative ed è stato predisposto con l’obiettivo di integrare quanto il territorio esprime in termini di risorse e know-how energetici e di tramutare l’energia da problema a opportunità di business.
La Camera è capofila e sostenitrice del progetto cui le associazioni di categoria aderiscono con interesse e unità, consapevoli che solo favorendo e catalizzando sinergie di filiere produttive sarà possibile promuovere le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.
Il progetto si sviluppa su tre azioni di livello crescente:
1. realizzazione di una guida che raccoglie otto schede tecniche dedicate a sei diverse fonti rinnovabili, all’efficienza energetica e agli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Le schede, curate da docenti e ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università padovana, sono già a disposizione degli interessati;
2. dialogo tra le Associazioni di categoria e le amministrazioni locali territoriali per facilitare la sensibilizzazione e la riflessione sui temi energetici e per stimolare specifiche progettualità locali. Presto sarà reso noto il calendario degli incontri nei comuni;
3. incentivazione della formazione professionale per preparare i gestori dell’energia nelle imprese, viste non solo come consumatrici di energia ma anche come produttrici.
Le schede tecniche, già a disposizione, trattano, in modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori, di fonti rinnovabili quali:
– produzione di energia da oli vegetali,
– produzione di energia da biogas,
– produzione di energia da biomasse ligno-cellulosiche,
– energia geotermica,
– solare termico,
– solare fotovoltaico.
Sulle fonti vengono fornite caratteristiche tecniche di produzione, quantità di energia “estraibile”, normativa e molti dettagli utili a chi vuole orientarsi in un settore che si appresta a diventare familiare per molti operatori.

*_RIPE: ENERGIA RINNOVABILE, EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA E TECNOLOGIE SOLARI_*

_Tratto da Viveresenigallia.it_

02/07/2007 – *Comune di Ripe* (Senigallia) – L’incontro, sul tema “Energia rinnovabile: efficienza energetica in edilizia e tecnologie solari”, è stato promosso dal comune di Ripe e si è svolto nei giorni scorsi a Ripe presso il Centro Polifunzionale di via Vallisce. Vi hanno assistito numerosi cittadini.
Il sindaco di Ripe Sandrino Grossi ha aperto i lavori con un indirizzo di saluto.
E’ seguita la relazione dell’ing. Sirio Pinzaglia, che ha parlato delle energie rinnovabili spiegando agli intervenuti le varie soluzioni tenciche per conseguire risparmi energetici, e soffermandosi in particolare sulle nuove tecnologie e sull’impiantistica in materia di energia solare.
Ha fatto, quindi, seguito la seconda relazione, affidata alla dottoressa Roberta Farabollini, che ha parlato in rappresentanza dell’organizzazione delle Banche di Credito Cooperativo, illustrando le agevolazioni, i tipi di finanziamento ed i meccanismi di accesso al credito per quanti intendono eseguire installazioni volte a produrre energia rinnovabile

*_RIPE: ENERGIA RINNOVABILE, EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA E TECNOLOGIE SOLARI_*

_Tratto da Asg Media_

02/07/2007 – *Regione Marche* – Su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, Marco Amagliani, la Giunta regionale ha approvato la metodologia da applicare alle valutazioni relative al piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale riguardante il territorio regionale. Il provvedimento si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione, Province, Comuni e Comunità montane delle Marche e Terna Spa – il gestore della rete di trasmissione nazionale. Il protocollo riguarda l’applicazione della valutazione di impatto ambientale strategica (Vas) alla pianificazione elettrica relativa al territorio regionale, siglato nel 2005.Con la decisione di Giunta sono stati definiti anche il corridoio preferenziale dove individuare le fasce di fattibilità ed i tracciati da sottoporre a valutazione d’impatto ambientale. Entrambi andranno sottoposti, per le relative decisioni formali, ai sottoscrittori del protocollo d’intesa. L’individuazione della fascia ottimale all’interno del corridoio preferenziale avverrà con il pieno coinvolgimento decisionale dei Comuni interessati, con il coordinamento delle Province e il parere della Regione. L’applicazione della metodologia sarà monitorata ed aggiornata dalla Regione, mentre uno specifico tavolo tecnico tra Regione Abruzzo, Provincia di Ascoli ed eventualmente Provincia di Teramo verrà attivato per condividere la prosecuzione del corridoio preferenziale in territorio abruzzese. Infine la Giunta regionale ha espresso parere favorevole al piano di sviluppo della rete elettrica relativamente al corridoio preferenziale “Fano – Teramo”.

*_PIANIFICAZIONE ENERGETICA PROVINCIALE_*

_Tratto da Agenfax.it_

02/07/2007 – *Provincia di Alessandria* – Questa mattina un convegno scientifico affollato ha presentato le linee guida per la pianificazione energetica provinciale a palazzo Ghilini. Guidava i lavori l’Assessore on. Renzo Penna, che presentava subito il Presidente della Provincia Paolo Filippi, Il programma indicato da quest’ultimo è chiaro: la Provincia di Alessandria intende avviare una programmazione pluriennale per ridurre l’emissione di inquinanti e gas clima-alteranti, attraverso interventi di risparmio energetico e di impiego delle fonti di energia rinnovabili.
Con una decisa riduzione degli sprechi si intende promuovere un modello energetico nuovo e sostenibile, in grado di ridurre la prevalenza dei combustibili fossili. Pertanto con le linee di pianificazione energetica la Provincia si propone di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea per il 2010, che prevedono per l’Italia una riduzione delle emissioni di gas serra del 6,5% rispetto al 1990, attraverso interventi di uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili. L’energia costituisce l’elemento fondamentale e strategico per la realizzazione dei propositi indicati. Mutamenti culturali e organizzativi nel modo di produrre e consumare sono richiesti con le tecnologie innovative. Al contrario delle convenzionali, le fonti rinnovabili producono benefici economici su tutto il territorio in termini occupazionali e di sviluppo: un’opportunità per il rilancio dell’economia, soprattutto delle piccole e medie imprese, attraverso la creazione di un modello di sviluppo ecocompatibile.
Negli ultimi anni la Provincia di Alessandria ha voluto individuare le politiche territoriali più idonee. Le linee guida della pianificazione energetica contengono il Piano Energetico Provinciale, una ricognizione sulle diverse fonti energetiche rinnovabili e due campi di approfondimento, per i biocarburanti, etanolo, metanolo e biodiesel, e per l’edilizia sostenibile dotata di certificazione energetica. Questo per individuare le politiche più rispondenti in termini economici, ambientali e sociali con straordinaria opportunità di innovazione delle attività produttive del territorio provinciale. A tale obiettivo rispondono le linee di pianificazione energetica.
Introducendo i lavori l’on. Penna chiariva che nella fase di costruzione delle linee guida, una Provincia come la nostra deve lavorare in campo energetico, determinando occasione di innovazione per l’apparato economico e produttivo. Ci muoviamo dentro obiettivi legati al trattato di Kyoto. La possibilità di sviluppo sta dentro ad una scelta in tema di sviluppo sostenibile. Accennado alle responsabilità del mondo produttivo, l’Assessore parlava di consumi e fonti rinnovabili. Sull’altro versante bisogna favorire lo sviluppo dei bio-combustibili. Nell’ambito, l’opportunità strategica delle attività produttive avrà successo se sarà accompagnata da Associazioni di impresa, come le Associazioni agricole e in bioedilizia dal confronto col Collegio Costruttori.
Sarà importante suscitare la partecipazione di altre associazioni. In Piemonte bisogna realizzare la seconda edizione di ecolavori con la fiera della sostenibilità nel recupero di materiali. L’API provinciale ha svolto un convegno importante. In conclusione, la Provincia di Alessandria sarà una realtà importante che assumerà lo sviluppo sostenibile come rinnovamento del proprio apparato produttivo.
Alla presenza dell’on. Lovelli prendevano quindi il via le quattro relazioni attese.
Giancarlo Gambetto, Aministratore Delegato E.T. trattava:”Gestire le energie nel patrimonio immobiliare degli Enti: l’esperienza di Energia e Territorio”.
Claudio Coffano, Dirigente del settore energia della nostra Provincia, vedeva “Il bilancio energetico della Provincia di Alessandria”.
Claudio Lombardi, Consulente E.T. discuteva di “Produzione e utilizzo dei bio-combustibili: opportunità per la Provincia di Alessandria”. Passava in rassegna biocarburanti, olio vegetale, biodiesel, etanolo, biogas con i costi collegati. Si soffermava sulla produzione agricola e proseguiva con le azioni proposte, concernenti olio combustibile e etanolo.
Infine Adriano Pessina esaminava “L’efficienza energetica degli edifici pubblici: prime applicazioni della certificazione energetica”. Trattate le linee di politica energetica, l’efficienza energetica, la situazione europea, i consumi specifici di alcune scuole, il quadro normativo. Soffermandosi sul decreto dell’ottobre 2006 e sulle modifiche da questo introdotte, vedeva le normative più specifiche, la Legge Regionale e terminava con le informazioni sulle dispersioni delle strutture, in campo edilizio e impiantistico.
In assenza dell’Assessore Regionale de Ruggiero, il dr. Roberto Quaglia concludeva trattando le politiche energetiche della Regione Piemonte. Considerava le azioni regionali, la Legge Regionale 28 maggio 2007, la Legge Regionale sul rendimento energetico degli edifici, il campo di applicazione della legge, le prescrizioni specifiche, i requisiti minimi prestazionali, le prestazioni impiantistiche, il Disegno di legge sul rendimento energetico degli edifici, la certificazione energetica in Piemonte, altra normativa fino agli impianti certificati e non certificati. Gli interventi e il programma regionale miglioreranno gli edifici nuovi e gli impianti vecchi.
Un convegno tanto prestigioso non poteva che suscitare anche grande interesse per l’interessante volume pronto tra breve, annunciato dall’Assessore Penna.

*_FOGGIA: AL VIA IL TRASPORTO PUBBLICO EOLICO_*

_Tratto da Raiutile.rai.it_

02/07/2007 – *Comune di Troia* (Foggia) – Il Comune di Troia, in provincia di Foggia, avvia un servizio gratuito di trasporto pubblico urbano, utilizzando i proventi derivanti dall’energia eolica. Da oggi, 2 luglio, l’Amministrazione Comunale del centro appenninico attiva il servizio denominato “Viaggia col vento”. Le sedici corse giornaliere, previste dal lunedì al sabato, consentiranno di potersi muovere, all’interno del centro abitato, dalle ore 7.00 alle Ore 23.00 con una frequenza oraria di circa 45 minuti. Per i giorni festivi sono state previste, nella fase iniziale del servizio, quattro corse serali, dalle 19.00 alle 22.00 nel periodo invernale e dalle 20.00 alle 23.00 nel periodo estivo.

*_VERDI E LEGAMBIENTE INSIEME CONTRO IL FRONTE DEL NO ALL´EOLICO_*

_Tratto da Greenreport.it_

02/07/2007 – *Firenze* – «La proposta di moratoria sull’eolico è una cosa che non sta in piedi». Con queste parole il consigliere regionale dei Verdi Fabio Roggiolani ha bocciato la proposta rilanciata da Italia nostra, Lipu e comitato per i paesaggio, dopo la sentenza del Tar che ha ravvisato irregolarità nella realizzazione del parco eolico di Scansano. Ed ora la moratoria viene appoggiata anche a livello politico da alcuni partiti del centrodestra.
«E’ una strana situazioni a cui noi vogliamo sottrarci – afferma Fabio Roggiolani – si sta creando un fronte anomalo che mette insieme ai comitati un partito come l’Udc, che ha sempre votato il votabile e adesso presenta la moratoria. Se si sommano il ricorso di Scansano e la Via negativa per Monte Ginezzo a Cortona: l’eolico diventa un sogno per la Toscana. Questa saldatura di diversi fronti sul territorio rischia di provocare un danno enorme al futuro della regione e del pianeta».
Roggiolani quindi, insieme al presidente toscano di Legambiente Piero baronti, prende una posizione netta nei confronti dell’energia del vento.
«Le moratorie vanno bene per le centrali nucleari e per tutte le situazioni in cui normalmente vengono utilizzate, ma certo non per l’eolico. E non si capisce come questo avvenga solo in Toscana, dove la reazione di certe associazioni è contro l’eolico, a prescindere da tutto. Quella del vento invece è un’energia rinnovabile che non vive di contribuiti perché è in condizione di pagarsi da sola. I cittadini oltretutto ne hanno un guadagno in termini di diminuzione dell’inquinamento e in termini economici».
La posizione di Verdi e Legambiente quindi è che ci sono molti modi di fare l’eolico che non siano colonizzazioni del territorio: con il dialogo e con il confronto anche e soprattutto con i comitati che difendono il paessaggio. «Ma non posso tollerare che oggi siano gli agricoltori a darci lezioni di ambientalismo – prosegue Roggiolani riferendosi all’imprenditore Biondi Santi che ha presentato il ricorso su Scansano perché le pale si trovano in prossimità della sua tenuta, al castello di Montepò – non mi si dica che i vigneti tirati con il calibro sono naturali e non impattanti, ora si ergono a paladini, ma per anni hanno lavorato modificando profondamente l’assetto del territorio infischiandosene del paesaggio».
Secondo il consigliere regionale dei Verdi tutta questa reticenza contro l’eolico «viene sapientemente usata per creare una lobby trasversale, perché le turbine rappresentano la rottura del monopolio sull’energia: invece abbiamo un dovere morale nei confronti del pianeta – conclude – e l’eolico è uno dei modi per rispettare il pianeta».

*_UN INVESTITORE INDIANO PER IL COMPENDIO “EX BOSCO” DI TERNI_*

_Tratto da Asg Media_

02/07/2007 – *Terni* – Per l’uso complessivo del compendio industriale ‘ex Bosco’ di Terni è pervenuta in Giunta una manifestazione di interesse da parte di un investitore indiano. Si tratta di un progetto inerente le fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biomasse”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche industriali Mario Giovannetti rispondendo, in seconda Commissione, ad una interrogazione del consigliere Raffaele Nevi (FI) che chiedeva l’esistenza, o meno, di contatti “con grandi imprese con progetti validi a cui affidare la struttura. In caso contrario – indicava sempre il consigliere forzista nel suo ‘atto’ – si proceda all’assegnazione degli spazi alle imprese locali”.Giovanetti ha assicurato che “sulla effettiva portata del progetto in questione stanno effettuando i dovuti approfondimenti Sviluppumbria e il Consorzio delle aree industriali. Nelle prossime settimane – ha assicurato Giovannetti – saremo in grado di conoscere, in maniera dettagliata, il Piano industriale dell’azienda e la composizione della compagine societaria. La richiesta di spazi – ha aggiunto – riguarda l’intero sito consistente in 30 mila metri quadrati”.Giovannetti ha evidenziato che “per la gestione di questa risorsa di pregio a livello europeo ci siamo basati su due condizioni: che all’interno del sito devono essere ospitate nuove iniziative industriali con credibili e verificabili piani industriali e che venga fortemente incrementata l’occupazione. Ad oggi – ha aggiunto – tutte le proposte locali pervenute, pur essendo di tutto rispetto, non rispondevano alle condizioni previste. Si trattava – spiega – di semplici delocalizzazioni”.Nevi, che si dichiarato “soddisfatto” della risposta, ha ricordato, comunque, che la stesso quesito fu posto alla Giunta “anche un anno e mezzo fa senza aver mai avuto risposta. Stiamo parlando di un sito straordinario – ha evidenziato Nevi – importantissimo e strategico per lo sviluppo territoriale”.

*_DA NAPOLI UN PROGETTO SU SICUREZZA ENERGETICA E AMBIENTALE_*

_Tratto da Napoli.com_

02/07/2007 – *Napoli* – L’Università degli Studi di Napoli Parthenope è impegnata sul fronte della ricerca scientifica in campo energetico e ambientale, con progetti e ricerche in ambito locale e internazionale. L’obiettivo principale di questo Workshop nell’ambito del programma NATO “Security through Science” è quello di discutere le tematiche della sicurezza energetica a scala locale e globale, la produzione e il consumo sostenibile di energia ed i relativi costi ambientali.
La sicurezza energetica e ambientale rappresentano due importanti problemi dell’economia globale. I combustibili fossili, in particolare il petrolio, sono confinati in poche regioni del pianeta. Inoltre, il loro approvvigionamento è influenzato da dinamiche geo-politiche e da fattori economici ed ecologici.
La concomitanza di tali fattori determina un prezzo instabile del petrolio, la cui domanda continua a crescere per far fronte alle necessità dei paesi occidentali e di quelli in via di sviluppo. Al tempo stesso, i governi del mondo chiedono una riduzione delle emissioni di gas serra al fine di preservare la stabilità climatica del pianeta.
La crescente domanda di energia, seppur giustificata dalle legittime richieste dei paesi in via di sviluppo di raggiungere una migliore qualità di vita, si scontra con i limiti biofisici del pianeta che non possono sostenere all’infinito un economia basata sull’etica della crescita.
Per tali ragioni è necessario sviluppare una strategia coerente e sostenibile per la produzione e l’uso di energia, che sia in grado di tener conto dei problemi di sicurezza energetica e ambientale, accesso alle risorse, equità della distribuzione, dinamiche di mercato, ciclo di vita della produzione energetica, efficienza di conversione e impatto sull’utente finale.
Nel breve periodo gli obiettivi principali da perseguire riguardano l’incremento delle fonti locali di approvvigionamento (in particolare quelle rinnovabili, con particolare attenzione alle varie forme di energia solare) e la maggiore efficienza nell’uso di energia. Nel lungo periodo gli obiettivi principali riguardano invece la modifica degli stili di vita, un maggior incremento delle fonti energetiche alternative e la ricerca di possibili sostituti dei combustibili fossili, come ad esempio la tecnologia dell’idrogeno.
Urgente risulta anche lo sviluppo di procedure di contabilità energetica nazionale che tengano conto degli aspetti connessi alla crescita economica, alla diminuzione delle risorse minerarie, al degrado dell’ambiente e della sua capacità portante, alla sostenibilità economica ed ambientale, e infine ai diritti delle generazioni future.
Di queste importanti tematiche parleranno studiosi di fama internazionale durante il workshop che si svolgerà a Napoli in via Petrarca n. 80 dal 4 al 7 Luglio 2007 presso la prestigiosa sede di Villa Doria d’Angri dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope.
Direttori del workshop il professor Sergio Ulgiati del Dipartimento di Scienze per l’Ambiente dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope e il Prof. Frano Barbir, dell’UNIDO-ICHET, United Nations Industrial Development Organization di Istanbul, Turchia.
E’ previsto l’intervento del Magnifico Rettore Professor Gennaro Ferrara.
A causa del limitato numero di posti in sala, per la partecipazione al workshop è necessario chiedere un accreditamento presso la segreteria organizzativa.
Sito web del workshop: http://www.unido-ichet.org/ARW/july07/

*_IL 9 AGOSTO AL VIA FESTAMBIENTE, NEL PARCO DELLA MAREMMA_*

_Tratto da Guidaviaggi.it_

01/07/2007 – *Provincia di Grosseto* – Dieci giorni all’insegna dell’ecologia, del mangiar sano, della natura incontaminata, alle porte del Parco della Maremma. Festambiente, il festival internazionale promosso da Legambiente e giunto alla XIX edizione, aprirà le porte il prossimo 9 agosto, per proporre musica, cinema, artisti di strada, dibattiti, mostre, giochi per bambini, ristorazione vegetariana, stand espositivi, che daranno vita presso il Centro per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” ad una cittadella ecologica. E in occasione della diciannovesima edizione il Festival dedicherà ampio spazio alle tematiche collegate ai cambiamenti climatici, al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili con consigli e suggerimenti per i visitatori sulle buone pratiche in campo energetico, indicazioni e dati sulla difficile situazione che attraversa il Pianeta. Inoltre escursioni per immergersi nel vasto patrimonio naturale offerto dalla Maremma, percorsi odorosi e tattili, per sentire, riconoscere e determinare le piante officinali, percorsi da realizzare in bicicletta, oltre a passeggiate, visite guidate e iniziative di trekking alla scoperta della Maremma.

*_CAMBIAMENTI CLIMATICI, L´AGRICOLTURA TOSCANA PROVA A DIFENDERSI_*

_Tratto da Greenreport.it_

29/06/2007 – *Livorno* – Servono politiche di sostenibilità. Lo ha chiesto questa mattina la Cia Toscana intervenendo a Firenze al convengo “Agricoltura toscana e mutamenti climatici”, promosso da Regione Toscana e Arsia. «I mutamenti climatici – scrive la confederazione in una nota – sono evidenti così come sono conosciuti e ben delineati gli scenari futuri. Occorre definire nuove strategie sull’uso del suolo capaci di mettere in atto azioni ed interventi per governare il cambiamento e per il superamento del continuo e ciclico stato di emergenza a cui negli ultimi anni si è andati incontro in Toscana».
«All’agricoltura toscana – ha detto nel suo intervento Marco Failoni, della presidenza Cia Toscana – devono essere assicurate le risorse idriche necessarie per mettere sul mercato i prodotti che i consumatori ci richiedono, senza acqua non possiamo garantire il mantenimento delle forniture e prodotti di qualità; per questo sollecitiamo una gestione più attenta, maggiore programmazione, più piccoli invasi distribuiti sul territorio, politiche di difesa del suolo».
La Cia Toscana propone di puntare su un patto con la società come metodo di governance: il ruolo delle imprese, l’impegno delle istituzioni; essendo il clima e l’acqua fondamentali per l’agricoltura gli operatori vogliono dare il loro contributo per risparmiarla: per questo occorrerà un Psr che favorisca impianti irrigui moderni, ricerca, Servizi di consulenza e formazione per aggiornare gli imprenditori.
«Il convegno è servito – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni (Nella foto) – a individuare le strategie di fondo per fronteggiare un problema che sarà sempre più centrale per la nostra agricoltura. Oggi non è più sufficiente il sistema degli indennizzi di fronte a danni provocati da eventi metereologici eccezionali. Bisogna muoversi preventivamente, per esempio aiutando l’azienda agricola a sviluppare tutti i meccanismi di autodifesa necessari, dall’utilizzo di sementi più adatte a stagioni siccitose, a quello di tecniche agronomiche idonee (come l’aridocoltura). Come Regione intendiamo muoverci in questa direzione sviluppando un’azione di assistenza tecnica e di formazione professionale alle imprese perché il mutamento climatico non venga subito, ma fronteggiato nel modo migliore dai nostri produttori».
«A questo fine – ha aggiunto – è nostra intenzione varare un sistema di premi per le imprese che sviluppino azioni virtuose in relazione al risparmio idrico e continuare a sostenere quelle che ammodernano o potenziano i loro impianti irrigui. Una agricoltura attenta alla biodiversità, decisa a non introdurre elementi di inquinamento (con la forte spinta verso il biologico e l’azione anti ogm), capace di valorizzare un rapporto più diretto tra produttore e consumatore (con il progetto filiera corta) pronta a cogliere la sfida delle energie rinnovabili (specie le biomasse), è, allo stesso tempo, una agricoltura che alimenta i suoi anticorpi più naturali di fronte alle spinte imprevedibili del mutamento climatico».
«E´ indubbio – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – che l´agricoltura sia il settore maggiormente esposto all´impatto dei cambiamenti climatici, ma non per questo i momenti di emergenza si devono tradurre in allarmismi eccessivi. Occorre invece un investimento strategico in ricerca e innovazione finalizzato a dotarsi di analisi di impatto specifiche per l´agricoltura toscana, di adeguati sistemi di monitoraggio e occorre soprattutto il supporto alle imprese agricole e ai sistemi territoriali per affrontare quegli stessi cambiamenti climatici con servizi e tecniche agronomiche innovativi».
Dal convegno è anche emerso come la Toscana, rispetto ad altre regioni italiane dominate da colture intensive, sia meno esposta ai problemi determinati dai cambiamenti climatici (le sue produzioni di punta non necessitano di molta acqua): una condizione che però non esenta la Regione da perseguire con decisione la strada dell’innovazione e dell’efficienza.
In questi ultimi anni – è lo scenario della Toscana emerso durante il convegno – il sistema agricolo toscano ha iniziato a trasformarsi cercando di adattarsi alle mutate condizioni colturali imposte dai cambiamenti climatici limitando in particolare le colture ad elevato consumo idrico e adottando tecniche irrigue più razionali e a minor impatto ambientale. Il tutto partendo da un dato di base favorevole: la Toscana ha un fabbisogno idrico legato all’agricoltura minore che molte altre regioni. Solo il 6% della superficie coltivata è irrigata (rispetto al 19% della media nazionale e al 35% del Nord Italia). Questo perché alcune delle colture principali (viticoltura e olivicoltura) hanno bisogno solo della cosiddetta irrigazione di soccorso (da utilizzare dunque non stabilmente ma solo secondo necessità) e perché si è ridotta fortemente la presenza di alcune colture irrigue: è diminuita del 40% la produzione di mais, è scomparsa quella di barbabietola da zucchero (a seguito della modifica della relativa Ocm). Per altre produzioni irrigue, quali la floricoltura e il vivaismo ci si sta sempre più orientando verso l’uso di acqua riciclata, mentre per l’orticoltura, si stanno adottando tecniche sempre più finalizzate al risparmio (circa il 30% delle aziende ha irrigazione a goccia).

*_CAGLIARI – POLITICHE ENERGETICHE: UNA SFIDA PER GLI ENTI LOCALI_*

_Tratto da Asg media_

29/06/2007 – *Provincia di Cagliari* – La Provincia di Cagliari, in collaborazione con il Comitato delle Regioni dell’Ue, Focus Europe (Laboratorio progettuale per l’integrazione europea) e Direct Europe, promuove un seminario formativo sulle politiche energetiche europee dal titolo: “La sfida della dimensione energetica per gli enti locali” . Il seminario, che si terrà a Cagliari il prossimo 2 luglio (Palazzo Regio, ore 09.30) è aperto a tecnici del settore, amministratori e dipendenti pubblici e verterà sulle tematiche comunitarie di politica energetica (efficienza, risparmio, fonti rinnovabili). Al seminario prenderanno parte il presidente della Provincia, Graziano Milia, l’assessore regionale dell’Industria (Concetta Rau), l’assessore regionale dell’Ambiente Cicitto Morittu, Samuele Furfari (Capo unità Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione Europea), rappresentanti del Ministero delle Attività produttive, delle organizzazioni sindacali, di categoria e alcune aziende del settore.Nel campo delle Politiche energetiche la Provincia di Cagliari ha presentato all’Ue un primo progetto all’interno del Programma comunitario Intelligent Energy for Europe (che vede come partner l’Unione Province d’Italia, le Province di Caserta e Pisa), della durata di 24 mesi e dell’importo di 700mila euro. Il progetto prevede lo snellimento delle procedure al fine di favorire l’utilizzo delle biomasse per la produzione di energia, la conversione delle attività agricole dismesse per la produzione dell’energia sostenibile, misure volte all’adozione del risparmio e del’efficienza energetica nell’ambito degli edifici e del parco macchine, la formazione di figure specialistiche in materia di risparmio ed efficienza energetica (Energy Manager), azioni di comunicazione e sensibilizzazione rivolte agli automobilisti (promozione del Car Sharing) e alla popolazione in generale

*_PRESENTATA A TORINO LA RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE_*

_Tratto da Regione Piemonte_

28/06/2007 – *Torino* – “L’anno scorso, in occasione della prima relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte, la nostra agenda di lavoro era un vero e proprio elenco di cantieri aperti. Oggi segniamo risultati che sono frutto di un lavoro serrato e attento nel campo della qualità dell’aria, in quello delle risorse idriche e in materia di energia”. Intorno a questo concetto Nicola de Ruggiero, assessore regionale all’Ambiente, ha sviluppato il suo intervento per illustrare la “2ª Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Piemonte”, presentata mercoledì 27 giugno a Torino, nell’ambito di due giorni di lavoro che, oltre a scattare una istantanea della situazione ambientale regionale – “Lo stato di salute dell’ambiente è fragile” ha detto – serviranno anche per dibattere delle questioni energetiche.
Il riferimento di de Ruggiero, soprattutto sulla qualità dell’aria, è servito per rendere noti alcuni dati estremamente significativi, confrontando i primi sei mesi del 2006 e del 2007: “Nelle stazioni di rilevamento piemontesi – ha detto l’assessore – abbiamo registrato una diminuzione del 19,9 % delle giornate di superamento dei limiti di PM10 nell’aria che respiriamo e la media è scesa del 13,6 %. Sono risultati concreti che ci incoraggiano ad andare avanti sulla strada intrapresa con i provvedimenti sulla mobilità pubblica e privata, così come con quelli adottati per il riscaldamento ed il condizionamento delle case e dei luoghi di lavoro”.
Altri risultati sono stati raggiunti nel campo delle risorse idriche, approvando il nuovo piano regionale di tutela delle acque: “Si tratta dello strumento – ha aggiunto de Ruggiero – che ci permette di gestire in modo sostenibile ed ecocompatibile una risorsa che non è infinita e che dobbiamo mantenere idonea per il futuro di chi verrà dopo di noi. In materia di energia, invece, abbiamo approvato una legge regionale sul rendimento energetico in edilizia che ne rende l’uso più razionale e rispettoso dell’ecosistema e delle tasche dei cittadini, fornendo anche gli strumenti per lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili”.
Nel suo intervento il responsabile regionale dell’Ambiente ha sottolineato che “è cambiato il clima sul clima” riferendosi al nuovo approccio che oggi hanno le persone con la situazione ambientale e commentando anche i risultati del sondaggio della rivista Nuova Ecologia che, la scorsa settimana, ha messo al secondo posto, dopo il timore della perdita del lavoro, la paura per l’inquinamento che riguarda il 54 % degli italiani.
Infine, dopo aver illustrato le “ferite del passato ed ancora aperte”, de Ruggiero ha ricordato quali saranno gli obiettivi da perseguire fin da subito: “Accelerarer ulteriormente sulla mobilità sostenibile e sull’aumeno delle ZTL nelle aree urbane, l’impegno sui fitofarmaci per un’agricoltura più attenta all’ecosistema, la garanzia del deflusso minimo vitale perché i corsi d’acqua siano allo stesso tempo risorsa e ambiente sostenibile, un forte incremento della bioedilizia, un impulso alle energie rinnovabili e coniugare economia ed ambiente per creare un volano di sviluppo di ricerca ed occupazione”.
In apertura di giornata l’intervento di Roberto Bertollini, responsabile del Programma Ambiente e Salute dell’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è servito per illustrare lo scenario in evoluzione: “Abbiamo nuove sfide per risolvere i problemi – ha detto Bertollini – perciò dobbiamo implementare gli impegni nazionali e internazionali, valutare l’efficacia degli interventi e migliorare gli strumenti per la gestione del rischio, comunicare in modo efficace con la popolazione, coinvolgere in modo efficace e reale gli altri settori, coordinare in modo efficace gli interventi dei diversi livelli decisionali”.

*_CONVEGNO RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto da Asg Media_

28/06/2007 – *Benevento* – “Tutta la progettazione della Provincia ha come base il ricorso al risparmio energetico e l’uso delle energie rinnovabili”. Ad affermarlo, il presidente Carmine Nardone nel corso dell’incontro sulle fonti energetiche rinnovabili svoltosi presso il Museo del Sannio. “Siamo una delle poche realtà territoriali – ha continuato Nardone – ad aver adottato il ‘Piano Energetico ed Ambientale Provinciale’ e nella valutazione dei progetti POR 2007-2013 daremo un punteggio piú alto per l’uso delle energie rinnovabili e al risparmio energetico”. Antonio Calzone, presidente dell’Asea, l’agenzia per l’energia e l’ambiente della Provincia, moderatore dell’incontro, ha sottolineato come il ricorso alle fonti energetiche alternative e rinnovabili debba diventare una cultura diffusa ed abbandonare l’area di nicchia che finora l’ha contraddistinto. Il prof. Filippo de’ Rossi dell’Università del Sannio ha quindi annunciato che, grazie alla collaborazione con la Provincia, sorgerà a Benevento il primo edificio ad alta capacità di risparmio energetico. “D’altronde – ha aggiunto de’ Rossi – il decreto legislativo 311/07 enfatizza il risparmio energetico ed introduce l’obbligo della certificazione energetica per tutti gli edifici di nuova costruzione. Inoltre – ha continuato de’ Rossi – lavoreremo ad un Regolamento edilizio-quadro per aiutare i Comuni ad incentivare l’edilizia sostenibile a basso consumo globale di energia”.

*_EBOLI: NASCE IL PRIMO IMPIANTO FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Cilento.it_

27/06/2007 – *Eboli* – Nasce ad Eboli il primo impianto fotovoltaico, con soddisfazione sia per la giovane imprenditrice protagonista dell’iniziativa, sia per l’Amministrazione comunale che ha seguito passo passo l’iter di realizzazione, fino alla concessione finale. L’autorizzazione è stata rilasciata all’imprenditrice 26enne Roberta Paraggio che costituisce un punto di riferimento importante per l’intera classe imprenditrice del territorio. «Ho seguito personalmente l’iniziativa per molteplici ragioni – ha sottolineato il primo cittadino di Eboli, Martino Melchionda -. Si tratta del primo impianto fotovoltaico realizzato con il contributo in conto energia, esattamente come previsto dalla legge in materia. E’ una realizzazione legata all’iniziativa di una donna giovane, un’imprenditrice di soli 26 anni, che costituisce una novità autentica sul nostro territorio. Proprio grazie alla sua caparbietà nel rincorrere la realizzazione del progetto è riuscita nell’intento, superando i numerosi ostacoli burocratici esistenti e contando sul sostengo delle istituzioni comunali territoriali. L’impianto si realizzerà in un’azienda agricola in località Torre Paladino e rappresenterà un esempio per tanti giovani che devono potere promuovere le proprie idee». Poi Melchionda elenca una serie di ringraziamenti a quanti hanno permesso di raggiungere l’importante risultato: “E’ doveroso riconoscere l’impegno degli addetti allo Sportello Unico delle Attività Produttive e di quelli dello Sportello Unico per l’Edilizia, a partire dai geometri responsabili dei servizi, Mario Pandolfi ed Antonio Fine ed a quanti hanno collaborato affinché fosse possibile realizzare l’impianto”.

*_ENERGIA: TOSCANA; LEGAMBIENTE, PORTARE EOLICO A 400 MW_*

_Tratto da Ansa_

27/06/2007 – *Firenze* – Portare la produzione eolica a 400 megawatt, ai quali andrebbero aggiunti altri 50 da destinare al mini-eolico. E’ quanto propone Legambiente Toscana in vista dell’approvazione del ‘Pier’, Piano di indirizzo energetico regionale. Al contempo, Italia Nostra, Lipu, i comitati della Val di Cecina e il gruppo consiliare dell’Udc, e’ stato spiegato da Legambiente nel corso di una conferenza stampa, chiedono alla Regione di approvare una moratoria contro l’eolico. ”Con l’avvicinarsi dell’ approvazione da parte della giunta – ha detto il presidente Legambiente Toscana Piero Baronti – si moltiplicano le pressioni degli avversari dell’energia eolica che vogliono impedire l’installazione di nuove pale in aggiunta a quelle gia’ esistenti. L’ effetto serra avanza – ha aggiunto – e non aspetta certo le moratorie richieste da Italia Nostra, dai Comitati e dall’ Udc”. In Toscana sono 28 i siti, suddivisi in 21 comuni, per i quali e’ iniziata la fase istruttoria per realizzare parchi eolici o impianti di mini-eolico. Secondo Legambiente, bloccarne le procedure con una moratoria rallenterebbe ulteriormente il passaggio alle energie rinnovabili. ”Gli impianti piu’ recenti – ha aggiunto Cecilia Armellini, responsabile del settore energia di Legambiente Toscana -, quello di Chianni e quello di Scansano, hanno creato un vero circuito turistico dell’eolico, senza nessuno sconvolgimento per il paesaggio”.

*_ANCONA: LE MILLE FORME DELL’ENERGIA_*

_Tratto Bymarche.it_

27/06/2007 – *Ancona* – Prende il via stasera alle ore 18 ad Ancona, e più precisamente presso il Forte Altavilla in località Pietralacroce, Festambiente ragazzi 2007. Anche quest’anno, e per la tredicesima edizione, il Comune di Ancona e Legambiente, con il patrocinio della Regione Marche, hanno organizzato una serie di eventi, fra il ludico e il didattico, per educare i giovani al rispetto dell’ambiente. Il tema dell’edizione di quest’anno, che si protrarrà fino al prossimo 1 luglio, è Le mille forme dell’energia; ogni giornata tratterà quindi di una distinta forma di energia, da quella del corpo, all’aria, dal sole all’acqua. Spettacoli, gastronomia, musica e divertenti esibizioni chiuderanno, a partire dalle 21, ogni serata.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.legambiente-marche.it.

*_PROVINCIA ISTITUTO ALBERTI A STRASBURGO CON GLI SCOOTER A METANO_*

_Tratto Romagnaoggi.it_

27/06/2007 – *Rimini* – La Provincia di Rimini (Assessorato Ambiente) e l’Istituto Alberti, hanno partecipato, nei giorni scorsi a Strasburgo, all’annuale conferenza dell’ENGVA (European Natural Gas Vehicle Association) (www.engva.org), una prestigiosa associazione del settore, che raccoglie i principali costruttori europei di componentistica per veicoli a metano.Il meeting è stato particolarmente importante, perché organizzato in collaborazione con la sezione del Parlamento Europeo competente per l’energia, l’industria l’ambiente e la mobilità. L’incontro si è posto l’obiettivo di chiarire ed armonizzare le problematiche tecniche e commerciali del settore, per supportare il forte sviluppo del metano iniziato in tutto il mondo con il nuovo millennio.Un’ esposizione di veicoli a metano, che all’estero è denominato gas naturale, è stata allestita durante la manifestazione nel piazzale antistante al Parlamento stesso, per sottolineare l’importanza e l’interesse della politica comunitaria a queste tecnologie. La Provincia di Rimini, rappresentata dall’assessore all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, Cesare Romani, ha esposto due veicoli trasformati, realizzati dallo staff dell’Istituto Professionale di Stato “Leon Battista Alberti” guidati dall’ingegnere Roberto Rossi e coordinato dal professor Paolo Massari: uno scooter Honda Zoomer 50cm3 alimentato ad IDROMETANO cioè con una miscela metano(90%)-idrogeno(10%) e un nuovissimo Piaggio Mp3 250 cm3 i.e. a metano realizzato per l’occasione. Unici veicoli a 2 o 3 ruote presenti all’esposizione in quanto il codice della strada Italiano ed anche le analoghe normative del resto d’Europa non prevedono l’uso del metano su veicoli con meno di 4 ruote. Con questa trasferta, che ha permesso di dimostrare sia la possibilità concreta di sviluppare veicoli a metano e sia le eccezionali prestazioni che l’Istituto Riminese è riuscito ad ottenere in termini di efficienza energetica e di emissioni inquinanti, si è puntato a chiedere in sede comunitaria un’accelerazione delle procedure di omologazione, che attualmente, sempre a cura della Scuola Riminese, grazie ad un finanziamento della Provincia di Rimini e della Regione Emilia Romagna, sono da molto tempo in attesa di un’ approvazione da parte della Direzione Centrale della Motorizzazione Civile di Roma.
Queste tipologie di applicazioni sono particolarmente interessanti dato che gli scooter a benzina sono, per motivi di costi, due classi EURO indietro rispetto alle vetture (oggi Euro 4), per cui inquinano molto di più; inoltre, a differenza degli altri veicoli hanno un uso prevalente nelle zone ad alta densità abitativa. Di qui si evince quanto a volte, sia lontana la normativa non solo in Italia, dal sacro diritto alla salute dei cittadini. I veicoli, funzionanti, sono stati provati da numerose personalità, politici e tecnici presenti con conseguenti richieste da tutt’Europa e non solo: già tra un paio di settimane i prototipi sono in partenza per l’Olanda, per una grossa manifestazione di settore, cui seguono in agenda appuntamenti in Germania, Svezia e Sudafrica. Grande successo della tecnologia riminese, invitata a presenziare all’evento. Nel settembre del 2005, il meeting annuale dell’ENGVA è stato organizzato in collaborazione con l’assessorato all’ ambiente della Provincia di Rimini a Cattolica. In quell’occasione un tour tecnico era stato effettuato presso l’Istituto Alberti, dove, caso unico in Europa, si realizzano i famosi scooter a metano. Tale successo è testimoniato dai complimenti ricevuti, cui è seguito grande impegno sul piano politico, grazie al rapporto diretto tra l’assessore Romani e Franz-Xavier Soeldner, European Commission, Directorate-General Energy & Transport e con Ms. Florence Tordjman, Deputy Director for Gas and Fossil Distribution, French Ministry of Economics, Finance and Industry, che fanno intravvedere grandi possibilità.Il metano del resto è al momento il combustibile più interessante per il presente l’immediato futuro perché la sua tecnologia è già sul mercato; si può considerare un’energia rinnovabile prendendo in esame il biogas (biometano), cioè il prodotto della fermentazione anaerobica delle sostanze organiche (rifiuti solidi urbani, deiezioni umane o animali, scarti alimentari o dell’industria agraria) (n.b. in Germania ed Olanda esistono già alcuni distributori stradali che erogano biometano cioè biogas); è miscelabile con l’idrogeno per cui migliorando le emissioni dei motori a pistoni, ci accompagnerà nell’introduzione e diffusione del nuovo vettore energetico cioè l’idrogeno puro prima che le industrie del settore automotive si siano convertite alla tecnologia delle fuel cell.

*_A MODENA PER PARLARE DI IDROGENO_*

_Tratto Ecomatrix.it_

27/06/2007 – *Modena* – A Modena si terranno tre sessioni convegnistiche promosse da DemoCenter-Sipe e dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nell’ambito della tredicesima edizione di “Automobili e motori high tech” per fare il punto sui combustibili alternativi e sull’idrogeno. Le sessioni sono state organizzate per il 27 giugno 2007. La prima sessione, l’impiego di combustibili alternativi per la trazione automobilistica”, si terrà presso alla Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo di Modena. Nella seconda sessione delle 15:00 si parlerà di veicoli elettrici e ad idrogeno con esperti del settore e la presentazione del progetto HyChain che punta alla sperimentazione su strada di una intera flotta di veicoli ad idrogeno, in quattro regioni d’Europa. L’ultima sessione è invece incentrata sulle “Tecnologie di sviluppo e ottimizzazione per motori ad elevate prestazioni”, si terrà sempre alle 15:00 nei locali della Facoltà di Ingegneria.

*_INIZIATIVE DEL COMUNE DI SAN MARCO SUL RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto Puglialive.net_

26/06/2007 – *San Marco in Lamis* (Foggia) – Continuano le iniziative del Comune di San Marco in Lamis nel campo del riduzione della spesa. Infatti, oltre a ridurre il più possibile la spesa in vari settori, l’Amministrazione comunale sta sperimentando soluzioni innovative per ottenere risparmi cospicui sulla propria bolletta energetica che ammonta, per la sola pubblica illuminazione, a circa 150 mila euro l’anno. In verità , l’Amministrazione ha già ottenuto un primo consistente risparmio con la sostituzione del fornitore di energia elettrica che non è più la società ENEL ma il Consorzio di comuni CEV, che permetterà risparmi per circa 15 mila euro l’anno.
Inoltre, l’Amministrazione comunale sta sperimentando nuove forme di illuminazione pubblica che potrebbero permettere risparmi sulla bolletta energetica molto più sostanziosi. In queste settimane, infatti, nei pressi della piccola rotonda sita davanti alla Villa Comunale, i classici lampioni sono stati sostituiti con altri lampioni predisposti con led luminosi. Questa tecnologia, in fase di sperimentazione, garantisce, solo nell’area interessata, un risparmio dell’80% rispetto alle lampade istallate in precedenza. Nei prossimi giorni verranno istallate ulteriori lampade in altre zone per continuare la fase di sperimentazione. L’Amministrazione, però, sta verificando anche altre proposte di risparmio energetico. Sul tavolo degli amministratori c’è infatti un’altra proposta che, potrebbe far risparmiare il 65% di energia mediante l’utilizzo della tecnologia dei riduttori di flusso. Tale tecnologia consiste nell’istallazione di appositi macchinari che stabilizzano elettronicamente il flusso di energia eliminando gli sbalzi di corrente, permettendo un considerevole risparmio energetico e una maggiore efficienza e durata delle lampade.
Quale che sia la tecnologia che verrà scelta, fin da ora, si possono ipotizzare risparmi tra i settanta e i centomila euro l’anno.
Peraltro, si sta lavorando ad un progetto di istallazione di pannelli solari sugli edifici comunali e sulle scuole pubbliche per la produzione dell’energia necessaria all’autoconsumo e per la vendita dell’energia prodotta in eccesso alla stessa rete di distribuzione.
A ciò si aggiungono gli altri importanti risultati raggiunti nei mesi passati dall’Amministrazione che nel mese di agosto 2006 ha approvato il progetto del Parco fotovoltaico e nel mese di marzo 2007 ha approvato il progetto del Parco eolico.
Insomma, per l’amministrazione Lombardi, la politica energetica avrà un ruolo sempre più strategico sia per i risparmi che tale politica potrà garantire, che per gli introiti che il Comune potrà assicurarsi oltre ai risvolti positivi in materia di occupazione nel settore.

*_LABORATORIO INTERNAZIONALE ENERGIE ALTERNATIVE_*

_Tratto Ansa Valle D’Aosta_

26/06/2007 – *Aosta* – La Valle d’Aosta si candida a diventare un laboratorio internazionale per le energie da fonte rinnovabile e le nuove tecnologie.
La Camera di Commercio regionale ha gettato le basi del progetto organizzando Rigernergià, mostra convegno sulle energie alternative e le nuove tecnologie, che ha richiamato nel capoluogo della regione una quarantina dei più importanti produttori di impianti per il calore e il raffreddamento alimentati da eco-energie ed ha richiamato l’attenzione di professionisti e esperti del settore.
L’evento ha inoltre centrato l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione in materia di eco-energie e risparmio energetico. Sono stati seimila i visitatori, in 250 si sono iscritti al seminario di approfondimento sulle energie alternative e il risparmio energetico nell’edilizia di montagna; mentre più di 120 tra installatori, geometri, ingegneri e architetti hanno preso parte ai workshop, organizzati dall’Agenzia regionale per l’Ambiente, su eolico, solare, biomasse e cogenerazione. “Visti i dati di affluenza agli stand, al convegno e ai workshop – commenta il presidente della Chambre, Pierantonio Genestrone – ci sono tutte le premesse perchéla Valle d’Aosta possa diventare un vero e proprio laboratorio per le eccellenze nel settore delle fonti rinnovabili, proponendosi nel calendario fieristico internazionale come un appuntamento fisso”.
Per Genestrone “la Chambre deve diventare punto di aggregazione della filiera delle energie rinnovabili, raccogliere le istanze di ognuno, valorizzandole e inserendole in un percorso organico virtuoso, che faccia da volano tra gli enti pubblici, le imprese e i consumatori finali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale all’Energia, Leonardo La Torre che aggiunge “éindispensabile che la politica di sviluppo sostenibile e di risparmio energetico si fondi su azioni legislativi, didattiche e promozionali e che è necessario accelerare l’uso delle nuove tecnologie”.

*_CVA-VDA UNITE PER SVILUPPO ENERGIE RINNOVABILI_*

_Tratto Ansa Valle D’Aosta_

26/06/2007 – *Aosta* – La Compagnia valdostana delle acque, azienda produttrice di energia idroelettrica a partecipazione regionale, investe nelle fonti di energia rinnovabili. E’ infatti in dirittura di arrivo il protocollo di intesa tra l’assessorato all’Energia della Valle d’Aosta e la Cva per favorire sul territorio l’utilizzo di fonti energetiche alternative dall’alta valenza tecnologica.
La Cva è chiamata ad integrare le iniziative dell’amministrazione regionale nell’ambito della promozione delle eco-energie, investendo e sostenendo progetti pilota di eccellenza di comuni e comunità montane. “L’accordo di programma – riferisce l’assessore regionale all’Energia, Leonardo La Torre – demanda alla Cva il compito di incentivare l’impiego di tecnologie all’avanguardia, che risultano poco competitive in virtù degli alti costi quali il fotovoltaico e le pompe di calore”.
La corsia preferenziale è riservata agli enti pubblici che “dovranno proporre – precisa La Torre – progetti riproducibili sul territorio”. In questo ambito La Torre ritiene che la Cva “possa diventare un volano virtuoso per la diffusione delle fonti rinnovabili e delle tecnologie avanzate”.
L’iniziativa poggia sulle linee guida del Piano energetico regionale che, approvato nel 2006, punta a favorire l’uso razionale delle risorse energetiche e, contestualmente, la riduzione di emissione in atmosfera di gas inquinanti e climalteranti.
“La convenzione con la Cva – spiega ancora La Torre – permette di diversificare le azioni, consentendo alla Regione di concentrare i propri sforzi nell’ambito del residenziale”.
La Torre puntualizza che “oltre alla Regione e alla Cva il protocollo di intesa vede il coinvolgimento della Fianosta, la finanziaria regionale, e dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, soggetti che parteciperanno al tavolo di concertazione e di valutazione”.

*_A PAVULLO APRE LO ‘SPORTELLO ENERGIA’_*

_Tratto Ansa Bologna2000.it_

25/06/2007 – *Pavullo* (Bologna) – È stato inaugurato in occasione della Fiera dell’Economia Montana lo ‘Sportello Energia’, un nuovo servizio offerto dalla Comunità Montana del Frignano e dal comune di Pavullo. Rivolgendosi allo “Sportello “ si potranno avere informazioni su che cosa fare per risparmiare energia e sugli sconti fiscali collegati. Il nuovo ‘Sportello Energia’, rivolto a tecnici, imprese e cittadini, fornirà inoltre indicazioni anche sugli impianti energetici che utilizzano fonti rinnovabili e sui benefici fiscali varati dalla recente Legge Finanziaria.
“Lo scopo dell’azione congiunta di Comunità Montana e Comune – spiega il Presidente della Comunità Montana del Frignano, Alessandro Tebaldi – è quello di raggiungere un bacino di utenza che sia il più ampio possibile, soddisfacendo il maggior numero di richieste e garantendo continuità all’iniziativa”.
Per informazioni sullo Sportello Energia contattare i numeri 0536-327548 (Comunità Montana) o 0536-29977 (URP Comune di Pavullo).

*_COMUNE E ENAM AL CONVEGNO ENERGIE RINNOVABILI_*

_Tratto Casertanews.it_

25/06/2007 – *Pomigliano* (Caserta) – Pomigliano sarà l’unico comune della provincia partenopea, accanto alla città di Napoli, a prendere parte al convegno inerente lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili a livello locale organizzato da Anea nei prossimi 5 e 6 luglio. Il comune di Pomigliano d’Arco si pone, ancora una volta, all’avanguardia in Campania nel settore energetico. Best practice quella scaturita dall’esperienza pomiglianese che sarà illustrata da Vincenzo Gaudiano, presidente dell’Enam Spa, azienda interamente a capitale pubblico del comune di Pomigliano d’Arco che, per conto dell’amministrazione comunale, ha redatto il Piano energetico Comunale, divenuto in seguito parte integrante del Prg della cittadina pomiglianese.
Redatto guardando all’obiettivo principale della riduzione delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) del 6.5 per cento nei prossimi dieci anni, il Piano Energetico del comune di Pomigliano d’Arco sarà al centro della relazione del presidente Gaudiano. Partendo da un inquadramento del territorio e dei fabbisogni energetici per uso civile, industriale e pubblico, il Piano valuta l’utilizzo delle fonti alternative disponibili sul territorio comunale e, proiettato nel futuro anche più immediato, stima i bisogni energetici della città. In base ad essi, il Piano elabora una proposta progettuale che permetterà di tenere fede agli impegni presi dall’Italia con la ratifica del Protocollo di Kyoto. La proposta progettuale riguarda il patrimonio edilizio esistente e quello di nuova costruzione. Gli interventi saranno sul solare termico, il fotovoltaico e l’introduzione della biomassa come combustibile per il riscaldamento di alcuni edifici scolastici. Già pronti ed in fase di attuazione alcuni progetti che riguardano sia il solare termico che il fotovoltaico.
Fanno dell’esperienza pomiglianese una tra le più avanzate nell’hinterland napoletano i progetti realizzati, a cui si aggiungono quelli ancora in cantiere dell’Enam Spa. Tre progetti per altrettanti impianti sportivi per interventi di solare termico: la piscina comunale, il campo di rugby e la palestra di arti marziali. Per quanto riguarda il fotovoltaico, sono in fase di realizzazione 13 impianti su immobili di proprietà del comune per complessivi 598 Kw di potenza di picco, i lavori sono già iniziati in otto impianti. Allo stesso modo, l’Enam Spa è intervenuta sull’illuminazione pubblica con l’installazione di riduttori di flusso già a partire dallo scorso aprile. Al convegno che si svolgerà a Napoli presso il Chiostro di Santa Maria La Nova, tra le “buone pratiche”, accanto all’esperienza di Pomigliano d’Arco, ci saranno città del calibro di Parigi, Sofia, Zurigo, la città di Napoli oltre alla Provincia di Napoli, a quella di Salerno e Benevento.

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Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.