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Rassegna stampa dal 07/09/07 al 13/09/07

h4. I gas di scarico creano problemi al cuore

13/09/07 – Edimburgo – In uno studio condotto all’Università di Edimburgo pubblicato sul New England Journal of Medicine da due medici ricercatori, Nicholas Mills e David Newby, è emerso che i gas di scarico delle automobili sono un pericolo non solo per i polmoni ma anche per il cuore, perché ne influenzano l’attività elettrica e ne diminuiscono l’ossigenazione. Naturalmente la situazione peggiora per i pazienti che già soffrono di patologie cardiache. I risultati hanno messo in evidenza che il numero dei ricoveri aumenta quando si alzano i livelli di inquinamento delle grandi città, poiché avviene il rilascio di maggiori quantità di particelle inquinanti che si sviluppano 100 volte di più nei motori diesel rispetto a quelli alimentati a benzina. Lo stress che il cuore deve sopportare si triplica e nel sangue presente si riduce di oltre un terzo la quantità dell’attivatore del plasminogeno tissutale, una molecola che previene la formazione di trombi. (fonte Ansa)

h4. Nel comune di Maranello nasce il “Piedibus”

12/09/07 – Bologna – “Piedibus”, così si chiama la simpatica iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale di Maranello nell’ambito del “Settembre Pedagogico” Il Piedibus è, a tutti gli effetti, un autobus alimentato ad “energia umana”: anziché su di un mezzo a motore tradizionale, i bambini saranno accompagnati a scuola, a piedi, da un gruppo di adulti volontari (nonni, genitori, ecc.). In questo modo si eliminano in un colpo solo, i gas di scarico prodotti dal tradizionale autobus, (ma anche dalle tante auto private) e si favorisce la socializzazione tra gli stessi bambini e gli adulti. (fonte Bologna2000)

h4. Il Gruppo PSA Peugeot Citroen produrrà nuovi modelli ecologici

11/09/07 – Bruxelles – Il Presidente della cordata automobilistica Christian Streiff, ha annunciato di voler lanciare sul mercato, nei prossimi tre anni, 53 nuovi modelli di automobili ibride, per consolidare sul mercato la posizione di costruttore leader delle vetture ecologiche. I modelli “Hdi Diesel-elettricità”, verranno introdotti nel 2010 e dovrebbero ridurre le emissioni di CO2 di almeno 10 g/km, e al 2011 entrerà in produzione il modello “stop e start” che prevede lo spegnimento del veicolo quando la macchina è ferma. Il programma aziendale prevede inoltre investimenti nel settore dei biocarburanti: il 30% dei nuovi veicoli verrà alimentato a biodiesel, una percentuale più bassa invece utilizzerà bioetanolo, secondo la richiesta dei singoli paesi. (fonte Ansa).

h4. Brasile: la canna da zucchero per produrre plastica

11/09/07 – Brasilia – Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nel corso della sua visita ufficiale in Finlandia, dove conta di siglare accordi per la fornitura di carburante verde, ha reso noto che in un prossimo futuro il suo paese riuscirà a produrre vetture utilizzando materie plastiche provenienti da processi di lavorazione di etanolo di canna da zucchero, evitando quindi l’utilizzo di fonti fossili come il petrolio. Non sono trapelate altre notizie a riguardo, ma sono state sollevate polemiche rispetto all’eccessivo sfruttamento da parte del governo brasiliano di territori che vengono sottratti alle foreste dell’Amazzonia per la produzione di etanolo, anche a danno della produzione alimentare. Il presidente ha ribattuto: “E’ perfettamente possibile conciliare la produzione di alimenti e la conservazione della foresta con la produzione di biocombustibili”. (Fonte Ansa)

h4. Legambiente contro le nuove centrali termoelettriche Lombarde

11/09/07 – Roma – Legambiente dice un no secco alla costruzione di due nuove centrali termoelettriche per complessivi 800 MW, una nella bassa bresciana a Offlaga, l’altra a Bertonico (Lo). Secondo Legambiente la Lombardia non è a rischio blackout, o almeno non più di quello che corrono in qualsiasi altra regione europea. Damiano Di Simine e Andrea Poggio di Legambiente affermano che “Siamo nelle condizioni migliori per far partire l’economia dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in Lombardia”. Per perseguire l’obiettivo di ridurre progressivamente la dipendenza dalle fonti fossili entro il 2020 si dovrebbe seguire il consiglio. (fonte Adnkronos)

h4. Terna: il caldo causa un incremento dei consumi elettrici

11/09/07 – Roma – Ad agosto la temperatura media mensile è stata superiore di circa un grado rispetto allo stesso mese del 2006 e questo ha provocato un aumento della richiesta di elettricità del 3,6% rispetto al 2006. È quanto rende noto Terna, che evidenzia come l’incremento sia stato del 2,9% al Nord, del 3,9% al Centro, contro il 4,4% al Sud. Secondo i dati forniti dalla società, i 25,8 miliardi di kWh richiesti ad agosto sono stati distribuiti per il 41% al Nord, per il 30% al Centro e per il 29% al Sud. La produzione nazionale, che è cresciuta del 3,3% rispetto ad agosto 2006, arrivando a 23,3 miliardi di kWh, ha soddisfatto l’88,6% del fabbisogno elettrico. Il restante 11,4% è stato coperto con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. (fonte IlSecoloXIX.it)

h4. Gran Bretagna: per Kyoto banditi pc e tv al plasma

10/09/07 – Londra – La Gran Bretagna punta il dito su televisori al plasma e computer. Nel quadro di un piano per ridurre le emissioni nazionali di gas serra, infatti, il leader del partito conservatore, David Cameron, ha proposto l’eliminazione dal mercato delle tv al plasma, con restrizioni anche per pc ed altri elettrodomestici. Il primo ministro, Gordon Brown, ha invece proposto di eliminare la funzionalità di stand-by, responsabile del 2% del consumo di energia elettrica del Regno Unito. (fonte DailyTech.com)

h4. Le energie rinnovabili al Commodity Day

10/09/07 – Milano – Tra i temi che saranno affrontati nella manifestazione sulla diversificazione e gestione degli investimenti verranno trattate anche le nuove opportunità offerte dalle energie alternative e dalle fonti rinnovabili. Il tutto accadrà nel corso del Commodity Day 2007 che è in programma il 13 e 14 settembre a Palazzo Mezzanotte, in piazza degli Affari a Milano. La manifestazione sarà sponsorizzata dal Nymex (New York Mercantile Exchange), il principale mercato mondiale per futures ed options sul petrolio e altri prodotti energetici. (fonte Corriere della Sera)

h4. UE: nuove strategie per una mobilità sostenibile

10/09/07 – Tallin – Il vice presidente della Commissione Europea per i trasporti Jacques Barrot, in un discorso tenuto al parlamento estone, ha reso noto i dati della situazione attuale in cui versa la mobilità in Europa. Ha illustrato poi le linee programmatiche per diminuire le emissioni di CO2 privilegiando le politiche sul trasporto ecosostenibile. Ha affermato: “Abbiamo bisogno di motori e di combustibili più puliti. Ma dobbiamo anche ottimizzare i flussi di trasporto poiché il 30% dei camion che viaggiano senza carico sono uno spreco di soldi e risorse. Naturalmente spetta all’industria fornire innovazioni sui motori, sui combustibili. Ma il legislatore europeo deve generare un quadro definendo i limiti delle emissioni. Ecco perché – ha proseguito – ho lanciato il nuovo concetto della Co-modalità, che significa ottimizzazione di ogni mobilità di trasporto (strada, autostrade, marittime e aeronautiche) compreso il trasporto urbano, per creare collegamenti di sviluppo interconnessi con: piattaforme intermodali, logistica efficiente, alte performance tra i collegamenti del porto e dell’entroterra”. (fonte GreenReport.it)

h4. Enel: l’Italia deve diversificare le risorse energetiche

10/09/07 – Milano – Il Presidente dell’Enel Piero Gnudi, nel corso di un convegno svoltosi nei locali della Fiera di Rho-Pero a Milano, ha ribadito con forza i problemi che attanagliano il nostro paese sul fronte approvvigionamento energetico. Nell’intervento ha affermato: “Per ovviare alla scelta purtroppo già fatta in senso negativo sul nucleare, l’Italia deve puntare sul carbone con sequestro di Co2. Dunque occorre diversificare, perché l’Italia è arrivata a produrre 28 mila megawatt da centrali a gas senza porsi il problema di dove rifornirsi di quel combustibile, tanto che l’anno scorso ce ne siamo accorti rischiando di rimanere al buio e al freddo”. Inoltre, ha affermato che, il ricorso all’energia rinnovabile non è risolutivo, per i costi troppo elevati. (fonte Ansa)

h4. Messico: al via investimenti sulle rinnovabili

10/09/07 – Bruxelles – I vertici governativi, nell’ambito del piano energetico di sviluppo nazionale, hanno deciso di diversificare l’offerta energetica del paese, intensificando le risorse economiche verso il potenziale eolico. Nonostante il Messico sia uno dei principali produttori di petrolio al mondo, è cosciente che lo sfruttamento intenso dei giacimenti porterà ad un esaurimento delle risorse, e che le conseguenze a livello ambientale daranno effetti devastanti se non si correrà ai ripari. Già all’inizio di quest’anno, rende noto l’Ewea, è stato inaugurato il progetto per il più grande un parco eolico del Sud America, nella zona di Oaxaca, con una potenza di 83 MW, da una cordata di compagnie spagnole come Gamesa e Iberdrola. Si stima che nei progetti futuri gestiti dalla compagnia elettrica di stato, la potenza potrebbe raggiungere i 2600 MW (fonte Ansa).

h4. Il viaggio di Lula tra la Scandinavia e la Spagna

10/09/07 – Brasilia – Il tour europeo che il presidente Luiz Inacio Lula da Silva farà nei prossimi giorni avrà come obiettivo principale la ricerca di investimenti e nuovi mercati per i biocarburanti. Helsinki, Stoccolma, Copenaghen, e Oslo per il Nord europa, poi farà rotta verso Madrid, con una cinquantina di industriali, dove incontrerà il Rè di Spagna Juan Carlos e il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero. Il responsabile del dipartimento Europa del ministero degli Esteri brasiliano, Maria Fontenele Reis, ha sottolineato che la scelta della Spagna è figlia delle ottime relazioni storiche e culturali che i due paesi hanno da sempre. (fonte Apcom)

h4. Il Governo approva il documento sulle Rinnovabili

10/09/07 – Roma – Sulla scia degli obiettivi del 2020 indicati dal Consiglio europeo in primavera: meno 20% del livello dei gas serra rispetto al 1990, incremento dell’efficienza energetica del 20%, aumento fino al 20% della quota di energie rinnovabili sui consumi globali; il Comitato Interministeriale Affari Comunitari Europei (Ciace) ha approvato il documento di posizione del governo in merito alla ripartizione di questi obiettivi connessi alle fonti rinnovabili. Con questo atto, la partecipazione al negoziato sulle quote che ogni stato membro è tenuto a raggiungere è molto più efficace. Solo considerando in modo congiunto obiettivi e strumenti si possono avere risultati. (fonte Agopress.info)

h4. Gran Bretagna: è bufera sugli impianti eolici

10/09/07 – Londra – In Inghilterra continuano a proliferare gli impianti eolici, ma sono in realtà le società che spingono per la loro costruzione in località inadatte. È quanto ha rivelato un’indagine della Bbc, riportata nei giorni scorsi dal Telegraph, giornale britannico online. Il motivo sarebbe da ricercarsi nel mezzo miliardo di sterline stanziato dal governo britannico per sostenere il settore, che porterebbe le compagnie ad esagerare il potenziale eolico dei siti per renderli attraenti. Alle accuse, sostenute anche da Michael Jefferson, direttore per le politiche della Rete Mondiale delle Energie Rinnovabili e già Capo Economista alla Shell, controbatte la Bwea, l’Associazione Britannica dell’Energia Eolica, e il ministro dell’energia Malcolm Wicks. Secondo la Bwea, i sussidi non vengono dati per costruire i parchi eolici, ma solo per la quantità di energia fornita alla rete nazionale. (fonte Ansa)

h4. Energia in Italia: Allarme per uno studio Ambrosetti

10/09/07 – Roma – I problemi energetici italiani sono legati ad una eccessiva dipendenza dall’estero, ai numerosi veti di amministrazioni e popolazioni locali, ai sovracosti (anche del 25% in più rispetto alla media europea) e alla scarsa diversificazione delle fonti. Le “criticità” del sistema energetico italiano, ma soprattutto l’assenza di una strategia unica e a lungo termine per il settore energetico, minano la competitività e lo sviluppo del Paese. A lanciare l’allarme è uno studio Ambrosetti presentato a Cernobbio, che indica la strada da intraprendere basata su mix energetici più convenienti ma soprattutto sulla diminuzione dei consumi. (fonte Wallstreetitalia.com)

h4. Vendola: Prodi incoraggia le rinnovabili nel Mezzogiorno

08/09/07 – Bari – In seguito alle esternazioni del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, in merito al Sud del Paese, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, si è detto molto ottimista sul tema perché incoraggiato sulla scelta dell’uso delle fonti rinnovabili e sullo sviluppo degli impianti collegati. Infatti durante il 2007 sono stati finanziati 100 progetti sul fotovoltaico, mentre sono già in funzione 500 megawatt di eolico. Le industrie presenti al Sud devono seguire questo percorso in modo da ottenere un maggiore indotto, legato alla crescita sui saperi più avanzati: un esempio fra tutti la grande centrale fotovoltaica a Brindisi. Solo ponendo la questione sul piano nazionale si aiuterà il Sud, che già mostra di non stare con le mani in mano. (fonte Agi)

h4. Fotovoltaico: La Regione Liguria stanzia 1,2 milioni di euro

08/09/07 – Genova – Stanziati 1,2 milioni di euro, dalla Regione Liguria, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Franco Zunino, assessore regionale all’Ambiente, ha dichiarato che ha una priorità della regione è lo sviluppo delle fonti alternative di energia cominciando proprio dalle installazioni fotovoltaiche. Il sostegno che la regione offre per lanciare queste tecnologie copre il 70% delle spese per i nuovi impianti. (fonte Agenfax.it)

h4. Puglia: nuovo strumento di pianificazione per le rinnovabili

07/09/07 – Bari – L’assessore all’Ambiente della Regione, Michele Losappio, ha reso noto che è stato approvato per la prima volta il PRIE (Piano Regolatore Intercomunale sull’Eolico), a cominciare dai comuni di Gravina-Poggiorsini. Si tratta di una nuova tipologia di piano programmatico che definisce i criteri per evitare la crescita disordinata ed aggressiva degli impianti eolici, ed invita i comuni, da soli o in coordinamento con altri, a dotarsi di un piano delle aree in cui sarà possibile realizzare l’impianto, nel rispetto del territorio e delle preesistenze. In particolare, ha sottolineato l’assessore nel caso specifico di Gravina e Poggiorsini, la scelta delle aree è stata partecipata e improntata al rispetto dell’ambiente, della cultura, dell’archeologia e del Parco Naturalistico dell’alta Murgia: la zona presenta condizioni ottimali per la produzione di energia e si calcola che il giro d’affari preveda investimenti per 700 milioni di euro. (fonte Ansa)

h4. Adiconsum: proposta per prolungare gli incentivi fiscali

07/09/07 – Roma – Secondo i recenti dati acquisiti, sono salite a circa 12.000 le domande presentate all’Enea per usufruire degli incentivi fiscali della Finanziaria 2007 riguardo al risparmio energetico e a fine anno si conta di raggiungere la quota 50.000. Nella conferenza stampa organizzata da Adiconsum, e a cui hanno partecipato rappresentanti del Ministero dello sviluppo Economico, il Presidente dell’associazione consumatori, Paolo Landi, ha chiesto di continuare nella politica di incentivazione promossa dal Governo e ha suggerito una serie di migliorie da inserire per garantire uno snellimento delle procedure. Tra queste l’estensione di incentivi ad altre tecnologie e l’eliminazione del certificato energetico dell’esperto da allegare alla domanda. (fonte Ansa)

h4. Nel 2050: 40% in meno di ghiaccio nell’artico

07/09/07 – Washington – Verrà pubblicato a breve sul “Geophysical Research Letters” uno studio molto accurato sulle cause del surriscaldamento attuale e in particolare sullo scioglimento dei ghiacci, redatto dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Solo sei anni fa si prevedeva il manifestarsi del fenomeno nel 2100, oggi con questo ritmo al Polo si potranno vedere i disastrosi effetti di una riduzione del 40% in meno della superficie attuale molto prima: nel 2050. I calcoli dei due scienziati, l’oceanografo Overland e il metereologo Muyin Wang, sono basati sugli attuali livelli di emissione di CO2, la quantità emessa negli ultimi 20 anni sarà presente in atmosfera per un periodo di tempo raddoppiato, 40 anni. Anche ad occhio nudo si comincia a vedere la perdita delle superfici, quello che è più difficile da prevedere sono indubbiamente gli effetti. (fonte Ansa)

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.