Nel 2015-16, il “Bambino” ha creato condizioni climatiche in America Latina tali da trasformare temporaneamente la foresta tropicale in un emettitore netto
L’immane quantità di vapore acqueo sparato nella stratosfera dall’esplosione del vulcano nel gennaio 2022 potrebbe essere il fattore responsabile dell’apertura anticipata del buco dell’ozono registrata quest’anno e della sua estensione superiore alla media
Uno studio pubblicato su Nature Climate Change rivela che certi tipi di suoli artici assorbono più CH4 di quanto si pensasse. Il progredire della crisi climatica ne potrebbe incrementare l’efficacia
Rispetto al 2001, oggi gli incendi di grandi dimensioni inceneriscono 3 milioni di ettari di foreste in più. Si tratta di un’area grande come il Belgio. C’è il rischio che questa tendenza rafforzi il circolo vizioso tra roghi e crisi climatica
Uno studio del CNR calcola i dati per il periodo 1991-2020 e li confronta con gli altri trentenni di riferimento. Oggi le temperature minime e massime sull’arco alpino crescono di mezzo grado ogni 10 anni, mentre le medie sono aumentate di 0,9°C rispetto al 1961-1990. E entro il 2030 arriveranno a +1,5°C
Nei paesi più fragili, dove il rischio dei conflitti e l’impatto più forte del climate change si sovrappongono, nei prossimi decenni il numero di decessi per eventi bellici è destinato ad aumentare sospinto dall’incremento del riscaldamento globale
Uno studio dell’università di Grenobles Alpes e dell’università di Graz calcola quanti impianti sciistici in tutta Europa diventeranno “a rischio molto elevato” per mancanza di neve nei diversi scenari emissivi. Anche rispettando Parigi arriverà la condanna a morte per il 53% dei siti. L’innevamento artificiale tampona ma non risolve
In 20 anni il numero di persone esposte a temperature superiori ai 40°C è cresciuto di oltre 30 volte, da 4 a 127mila. La tendenza è comune in tutto il continente. In Germania raddoppiate le persone esposte a oltre 35 gradi rispetto agli ultimi due decenni del ‘900
Lo studio ampiamente citato nei circoli negazionisti non ha superato il vaglio della commissione interna dell’editore. I quattro autori, tutti italiani, hanno fornito delle risposte alle critiche ma non sono state giudicate sufficienti. Le conclusioni del lavoro, sostiene la casa editrice, “non sono supportate dai dati forniti dagli autori”, che li avrebbero manipolati