Carovana delle Alpi: Legambiente assegna bandiere verdi e nere

Per stabilire in che stato di salute versino le nostre montagne Legambiente ha consegnato 8 bandiere nere e 10 verdi durante la Carovana delle Alpi 2014

carovana delle alpi(Rinnovabili.it) – Come stanno le nostre Alpi? Legambiente ha a cuore la loro salute e presenta i risultati della campagna 2014 “La carovana delle Alpi” per chiarire in che modo le nostre azioni stiano influenzando gli equilibri di questi ecosistemi complessi e delicati.

Per l’occasione l’associazione ambientalista ha assegnato 8 bandiere nere di cui 3 alla Lombardia e una rispettivamente a Piemonte, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta a coloro i quali sono stati definiti i nemici della montagna e 10 bandiere verdi a chi invece ha saputo valorizzarne le risorse attraverso pratiche ecosostenibili. Ad ottenere il vessillo verde la Lombardia con 3 bandiere, Piemonte (2), Friuli (2), Trentino (1), Liguria (1) e Valle d’Aosta (1) che puntano, ad esempio, sulla reinterpretazione delle tradizioni.

 

“L’attenzione che si sta affermando per le aree interne, anche nella nuova programmazione dei fondi comunitari, ci conferma che oggi c’è una domanda nuova di sviluppo per le aree montane. La crisi ambientale, sociale ed economica esplosa intorno ai grandi centri urbani crea una diversa attrattività sociale per queste aree e può indurre un ritorno al protagonismo della montagna –dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. Per il rispetto degli equilibri ecologici e sociali dell’intero territorio è ormai urgente abbracciare un diverso modello, dove le smart city possono intrecciarsi e sostenersi vicendevolmente con le smart mountain. Ecco che allora appaiono fuori tempo e fuori luogo tutti quei progetti che non hanno ancora incorporato il concetto di limite di sfruttamento per risorse naturali come acqua, suolo e biodiversità, tanto da rischiare di condannare sé stessi e il territorio al suicidio nel giro di poco tempo. Non capire che oggi le aree montane devono inventare un proprio modello di sviluppo e non imitare quello della pianura è una grande sfida culturale che ha in gioco il benessere di intere popolazioni”.

 

Nell’edizione 2014 Legambiente ha collaborato con CIPRA Italia per cercare di raccogliere idee finalizzate a ridare vita a numerosi edifici alpini ormai abbandonati che potrebbero risollevare le sorti di alcune comunità montane in difficoltà offrendo concrete opportunità di sviluppo del territorio.

Articolo precedenteEolico, nel 2018 fornirà il 7,3% dell’elettricità mondiale
Articolo successivoSmart meter, oltre 70% degli europei ne possiederà uno al 2020

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!