Cina: lo smog blocca i festeggiamenti dell’anno del cavallo

La coltre di smog che sovrasta la Cina ha spinto il governo a vietare l’utilizzo di fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti del nuovo anno

Lo smog in Cina causa il divieto di fuochi d'artificio(Rinnovabili.it) – La Cina continua a far parlare di sè. Al centro delle cronache internazionali per gli elevati livelli di inquinamento costantemente registrati, il paese inizia anche a fare i conti anche con il peggioramento dello stato di salute della popolazione, oltre che dell’ambiente. L’inquinamento infatti sta causando nella repubblica circa 250 mila morti all’anno dal 2011, la maggior parte dei quali bambini. Gli stessi bambini che stanno aspettando i festeggiamenti per l’arrivo dell’Anno Nuovo, anno del cavallo, per trovare un po’ di normalità, ma che invece vedranno le celebrazioni del 31 gennaio modificate a causa dei vincoli imposti da Pechino. La presenza di smog ha fatto riflettere il governo, che ha deciso di vietare lo scoppio di fuochi d’artificio per contenere il rilascio di inquinanti.

 

Quindi dopo la chiusura delle scuole, la limitazione del traffico aereo e della circolazione stradale si unisce all’elenco dei divieti anche quello di festeggiare con fuochi pirotecnici l’inizio di un nuovo anno, che la popolazione spera porti cambiamenti positivi nonostante la mancanza dei riti propiziatori che caratterizzano la festa. Lo scorso anno i fuochi d’artificio hanno causato un aumento della concentrazione di PM 2,5 che ha raggiunto i 500 micron per metro cubico, livelli che quest’anno non dovranno essere nuovamente registrati.

Attualmente, ha rivelato Yu Lianwei, funzionario dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pechino, per limitare l’esposizione della popolazione a livelli pericolosi di smog le persone vengono avvisate sul proprio cellulare tramite sms dei livelli di inquinanti registrati e il conseguente  invito a rimanere in casa.

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