Il WWF Spagna contro le violazioni della Direttiva Habitat

L’associazione evidenzia i ritardi del governo nell’adempimento di quanto richiesto dalla norma: sono passati tre anni dalla scadenza del termine utile per la proclamazione delle Zone Speciali di Conservazione

(Rinnovabili.it) – Il WWF Spagna ha presentato una denuncia presso la Direzione generale Ambiente della Commissione europea in cui elenca le violazioni della direttiva relativa alla conservazione degli habitat naturali e della fauna e della flora selvatiche. Nella dichiarazione l’associazione ricorda che la Direttiva Habitat ha dato agli Stati membri un periodo di sei anni, a decorrere dall’approvazione degli elenchi con i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) delle regioni, per designare zone speciali di conservazione, definire le priorità e approvare i piani di gestione necessari per la conservazione.

Al momento gli elenchi delle regioni biogeografiche alpina, atlantica e mediterranea, che comprende i SIC della Spagna, sono già stati approvati. Tuttavia, in Spagna non tutte le zone speciali di conservazione sono state designate o le priorità definite, o approvati i piani di gestione nel rispetto dei termini di legge.

 

Anche il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e dell’Ambiente, Miguel Arias Cañete, ha ammesso che c’è “ancora molto da fare” confermando però che la Spagna ha “a disposizione tutto il necessario per completare la rete marina, così come per  migliorare la nomina dei siti di importanza comunitaria (SIC) e le zone speciali di conservazione (ZSC) e le relative misure di conservazione”, il WWF sostiene infatti che il Governo non è stato in grado di raggiungere tutti gli obiettivi e che i tempi per eseguire queste azioni sono più che superati.

In particolare, la scadenza per stabilire le zone speciali di conservazione e per definire i piani di gestione per la regione alpina risale al 21 gennaio 2010, mentre per la regione atlantica al 29 dicembre 2010, e per il Mediterraneo al 21 settembre 2012.

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