L’origine della pioggia nascosta nella siccità

Le nubi portatrici di pioggia hanno origine in corrispondenza delle zone secche. La recente scoperta di un team europeo di scienziati capovolge gli attuali modelli climatici

(Rinnovabili.it) – Come l’acqua è fondamentale per la vita umana così è la componente principale per la ricchezza dei terreni e senza di essa non potremmo sopravvivere.

Il Ciclo Globale dell’Acqua ha infatti un ruolo centrale all’interno della circolazione atmosferica globale, perché controlla il ciclo globale dell’energia attraverso il calore latente così come i cicli di carbonio, i cicli dei nutrienti e quelli dei sedimenti.

 

Recenti studi hanno inoltre affermato come le tempeste pomeridiane siano in effetti più frequenti quando i terreni sono secchi. Lo studio, in parte finanziato dal progetto WATCH (‘Water and global change’), ha ricevuto un sostegno economico pari a 9,9 milioni di euro nell’ambito dell’area tematica “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi” rientrante nel 6° Programma Quadro dell’Unione Europea. Il gruppo di ricercatori, guidato da Chris Taylor del Natural Environment Research Council (NERC) Centro di Ecologia e Idrologia del Regno Unito, è inoltre composto da scienziati provenienti da Francia, Paesi Bassi e Austria che hanno esaminato i processi idrogeologici in sei continenti.

Grazie ai risultati ottenuti sarà più semplice compilare i modelli climatici globali futuri tenendo conto del reale peso della siccità.

Gli scienziati esaminando le immagini dei satelliti per uso meteorologico hanno potuto capire l’origine delle nubi che portano le piogge e le tempeste scoprendo che tali accumuli si formano lì dove il terreno era in precedenza umido,scoperta che li ha sorpresi non poco perchè va a capovolgere il modello che fino ad oggi è stato alla base dei modelli climatici.

 

“Abbiamo cercato di localizzare le tempeste in Africa sapendo che le nubi che portano la pioggia hanno la tendenza a generarsi in luoghi dove non ha piovuto nei giorni precedenti. Siamo rimasti sorpresi nel vedere un modello simile verificarsi in altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti e l’Europa continentale. In quei climi meno estremi, con maggiore copertura vegetale, ci aspettavamo che l’effetto di umidità del terreno sarebbe stato troppo debole per essere identificato” ha specificato Taylor.

 

I ricercatori hanno poi confrontato le loro osservazioni con sei modelli climatici e meteorologici globali usati per simulare i cambiamenti climatici. Quello che hanno scoperto li ha notevolmente sorpresi:  i modelli climatici esistenti fanno una cosa sbagliata, attribuiscono l’origine della pioggia ai terreni umidi falsandone i risultati.

 

“Sia il calore che l’umidità sono ingredienti fondamentali per la formazione delle nuvole di pioggia nel corso del pomeriggio. Nelle giornate di sole la terra riscalda l’aria, creando calore che raggiunge diversi chilometri di altezza fino in atmosfera. Se il terreno è asciutto, le escursioni termiche sono più forti, e la nostra nuova ricerca mostra che questo rende più probabile la pioggia” ha concluso Taylor.

Articolo precedenteAlle porte del Sahara
Articolo successivoSole e vento per l’indipendenza energetica di IKEA