Pechino distrugge i barbecue: “Stanno inquinando l’aria”

I funzionari della capitale cinese hanno distrutto oltre 500 barbecue illegali motivati dall’obiettivo di “ridurre il particolato atmosferico”

Pechino distrugge i barbecue: “Stanno inquinando l’aria”(Rinnovabili.it) – La lotta di Pechino nei confronti della persistente cappa di smog che attanaglia la città assomiglia per alcuni tratti ad una nuova caccia alle streghe. Nel mirino della municipalità sono finiti dall’inizio di quest’anno barbecue e grigliate, colpevoli di avere una seria responsabilità nei confronti della pessima qualità dell’aria urbana e degli elevati livelli di PM2,5. La messa al bando di questi strumenti da cucina, non ha convinto però tutti gli abitanti a fare a meno dei cibi alla griglia, costringendo le autorità a vere e proprie retate tra i ristornati all’aperto della città. Secondo quanto riferiscono i media statali da lunedì scorso i funzionari cittadini hanno distrutto oltre 500 barbecue illegali, motivati dall’obiettivo di “ridurre il particolato atmosferico”. L’iniziativa è parte attiva di una campagna di confisca avvita orma da tre mesi con cui l’amministrazione cittadina sta cercando di arginare quella che è già stata battezzata come airpocalypse”.

 

L’ambientalista Ma Jun ha spiegato che i residenti avevano denunciato, in passato, alle agenzie ambientali l’odore e il fumo provenienti dalle grigliate all’aria aperta. “Questa azione aiuterà i residenti locali, ma per affrontare il problema più grande della qualità dell’aria abbiamo bisogno di precise priorità, una delle quali dovrebbe essere ridurre le emissioni dei veicoli a motore”. L’inquinamento di Pechino infatti raggiunge regolarmente livelli pericolosi per la salute. In questo contesto il governo della città ha annunciato il mese scorso alcune nuove misure di emergenza che prevedono lo stop degli impianti industriali e limiti al traffico in presenza di livelli di PM2,5 particolarmente elevati.

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