Inviato speciale per il clima, l’Italia cerca ancora un esperto

Dopo l’uscita di Modiano, non ri-confermato dal governo Meloni, il posto è ancora vacante. Gava: “Sono in corso le dovute interlocuzioni con le Amministrazioni interessate”

Inviato speciale clima
Foto di Esther Merbt da Pixabay

Dall’interrogazione della Camera del 16 febbraio 2023

(Rinnovabili.it) – L’Italia è ancora senza un Inviato speciale per il clima. A più di un mese dalle dimissioni di Alessandro Modiano che aveva assunto l’incarico a gennaio 2022, la nomina rimane “sospesa” in attesa che l’esecutivo trovi un nuovo esperto.

Un’impresa che non si era rivelata facile neppure la prima volta, dal momento che per scegliere il capo negoziatore sulle questioni climatiche gli ex ministri Roberto Cingolani e Luigi Di Maio avevano impiegato ben sei mesi. 

Il ruolo dell’Inviato speciale per il clima è di fondamentale importanza per il peso italiano nei negoziati internazionali dal G20 alle COP dell’UNFCCC, come per altro dimostrato lo scorso anno dal lavoro di Modiano. Qual è stato allora il problema? Il decreto-legge n. 92 del 2021 che ha istituito tale figura prevede che la carica decada se non confermata entro 30 giorni dal giuramento del nuovo ministro competente. Situazione che si è verificata con il cambio di Governo, lasciando anche la preoccupazione di una definitiva cancellazione della carica.

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Un nuovo Inviato speciale per il Clima

A rassicurare parzialmente è Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un’interrogazione alla Camera. “Al fine di addivenire presto alla nomina di un nuovo inviato, sono in corso le dovute interlocuzioni con le Amministrazioni interessate, così come previsto dalla normativa vigente, per l’identificazione di una personalità di alto profilo“, ha spiegato Gava. “Tale figura istituzionale, oltre a presidiare il raggiungimento degli obiettivi internazionali sul clima, è preposta a garantire una adeguata rappresentanza diplomatica del Paese ed efficacia nella partecipazione dell’Italia agli eventi ed ai negoziati internazionali sui temi ambientali, inclusi quelli incentrati sul cambiamento climatico”.

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