RAEE in Carcere premiato dalla Settimana Europea Riduzione dei Rifiuti

L’iniziativa è risultata il miglior progetto italiano nella categoria “pubblica amministrazione”. E’ riuscita a coinvolgere oltre 60 persone in esecuzione penale di cui 22 sono state assunte dalle cooperative sociali

RAEE in Carcere premiato dalla Settimana Europea Riduzione dei Rifiuti

 

(Rinnovabili.it) – Se parliamo di riciclo e di e-waste, non possiamo non menzionare una best practies tutta italiana che ci ha permesso di distinguerci a livello europeo. Parliamo di RAEE in Carcere, il progetto per il reinserimento sociale dei detenuti attraverso il disassemblaggio dei rifiuti elettronici. Grazie alla dimostrata capacità di coniugare finalità sociali e attenzione all’ambiente è risultata finalista tra oltre 85 progetti presentati in Europa agli awards della European Week for Waste Reduction, ed è stata formalmente premiata oggi a Roma miglior progetto italiano nella categoria “pubblica amministrazione”.

 

Nato nel 2005 nell’ambito dell’iniziativa Equal Pegaso promossa dalla Regione Emilia Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, RAEE in Carcere è diventato operativo nel 2009 con la partecipazione di detenuti a tre laboratori produttivi operanti all’interno delle carceri di Bologna e Ferrara ed all’esterno del carcere di Forlì. Da allora a oggi, i risultati raggiunti finora in termini sociali sono importanti: è riuscito a coinvolgere oltre 60 persone in esecuzione penale di cui 22 sono state assunte dalle cooperative sociali che gestiscono i 3 laboratori. Il progetto è operativamente e finanziariamente sostenuto dalla multiutility HERA Spa e da tre dei maggiori sistemi collettivi italiani per la gestione dei RAEE, Ecodom, Ecolight e Erp,  impegnati a remunerare le cooperative e a sostenere l’iniziativa.

 

“Dall’avvio del progetto – spiegano i direttori dei consorzi – abbiamo messo a disposizione dei tre laboratori, tramite i nostri fornitori, oltre 2.500 tonnellate di RAEE che sono state lavorate permettendo di recuperare importanti quantitativi di materie prime seconde ed evitando la dispersione nell’ambiente di pericolose sostanze. Abbiamo voluto sottolineare e rafforzare il nostro impegno nel progetto, assicurandone la continuità nel tempo e garantendo il proseguo di un’iniziativa che riteniamo davvero meritevole ed importante per il territorio e per i nostri Consorzi”.

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