Rifiuti, approvato piano di riduzione

Assessore Romano: “strumento all’avanguardia che attua le direttive europee”

Campania“Con il Piano per la minimizzazione dei rifiuti, ossia per la loro riduzione a monte,  si  aggiunge un altro importante tassello in materia di pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti che trova le proprie fondamenta nelle Direttive Europee e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani. E la nostra Regione è tra le prime in Italia ad aver elaborato un piano del genere dotandolo delle risorse finanziarie necessarie per essere concretamente attuato. Si tratta di uno strumento che mira, nell’ambito delle politiche di prevenzione, a fare in modo che il sistema gestionale già in partenza non produca rifiuti, ma solo beni utili. È una lotta ai rifiuti vista in un’ottica ex ante, ovvero di non produzione del superfluo”.

Lo ha detto l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, commentando l’approvazione, da parte della Giunta Regionale, dell’importante strumento di pianificazione.

 

“Il Piano prevede una serie di azioni specifiche, a seconda della tipologia di materiale, per promuovere il riuso o la riduzione ex ante della produzione. Ad esempio, per quanto riguarda l’umido, si punta a sottrarre la frazione organica dei rifiuti dallo smaltimento in discarica sia riducendo la produzione della frazione organica alla fonte, sia sensibilizzando e responsabilizzando il cittadino alla corretta gestione dei rifiuti. L’Azione specifica prevede di raggiungere l’obbiettivo attraverso l’erogazione di contributi ai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti per acquisto di attrezzature finalizzate al compostaggio di prossimità o attraverso l’ottimizzazione della gestione delle mense pubbliche. Per quanto riguarda la carta, invece,  si punta a ridurre lo spreco di carta negli uffici pubblici e alla sensibilizzazione rispetto  ad un uso consapevole delle risorse. Azioni analoghe riguardano la riduzione degli imballaggi per i cibi solidi e liquidi incentivando la distribuzione di prodotti sfusi e il riutilizzo dei contenitori. In generale – ha proseguito Romano – si va dagli incentivi all’utilizzo di pannolini riutilizzabili attraverso lo stanziamento di un contributo pubblico per l’acquisto di kit di pannolini lavabili da destinare ai reparti maternità delle strutture ospedaliere campane, per la successiva consegna alle partorienti fino all’incentivo all’utilizzo di acqua potabile  attraverso incentivi per la realizzazione di chioschi dell’acqua. E’ un programma per promuovere tante “piccole azioni quotidiane” finalizzate a cambiare le abitudini dei cittadini facendo leva sull’aspetto emozionale e sulla convenienza che deriva dallo spendere sempre meno per involucri inutili per smaltire i quali siamo tutti costretti a pagare il costo aggiuntivo della loro eliminazione”.

 

“Un lavoro capillare – ha aggiunto Romano –  che risponde pienamente alle nuove normative europee che non puntano più alla sola raccolta differenziata, ma alle politiche di riduzione drastica dei rifiuti prodotti. Mi piace sottolineare – ha detto ancora Romano – che l’elaborazione del Piano è stata affidata ad un Gruppo interdisciplinare di lavoro interno all’amministrazione, al fine di valorizzare le risorse interne alla Regione e garantire una razionalizzazione della spesa pubblica. Valore aggiunto al lavoro di elaborazione del Piano è stata, poi, la costruzione di un processo di condivisione dei contenuti e delle scelte strategiche con i principali interlocutori istituzionali ed i diversi operatori del settore. È stato organizzato un processo di partecipazione del percorso di pianificazione che ha visto il coinvolgimento di diversi portatori d’interesse. L’aspetto più importante riguarda le risorse finanziarie che la Regione investe per attuare il piano: ben 30 milioni di euro sono a disposizione dei Comuni per attuare concretamente le azioni di riduzione come delineate nel piano. Quindi, pianificazione e concretezza secondo un modello che coniuga il riaspetto delle leggi con l’operatività”.

 

 

Articolo precedenteAl via la fusione fra DNV e GL
Articolo successivoL’illuminazione pubblica intelligente arriva a Campodenno