Settimo programma d’azione ambientale: sulla via della crescita verde

L’Europarlamento ha votato l’approvazione dell’accordo con il Consiglio dei Ministri sul settimo programma d’azione ambientale comunitario

Settimo programma d'azione ambientale: sulla via della crescita verde(Rinnovabili.it) – Gli Stati membri devono rispettare in maniera più rigorosa il diritto ambientale europeo. E’ l’invito che rivolge oggi l’Europarlamento con l’approvazione di un accordo con il Consiglio dei Ministri sul settimo programma d’azione ambientale comunitario. Questo programma, che durerà fino al 2020, dovrà strutturare la politica dell’Unione europea su temi quali la gestione dell’acqua e i cambiamenti climatici. “L’azione ambientale comporta certamente costi, come del resto anche l’inazione, ma dall’altro lato comporta anche benefici che le autorità di finanziamento pubbliche e gli investitori privati ​​non possono permettersi di ignorare oggi”, ha dichiarato il relatore Gaston Franco (PPE, FR), il cui testo è stato approvato con 472 voti favorevoli, 81 contrari e 21 astensioni. “L’obiettivo, d’ora in poi, è che impegni assunti dall’UE e dai suoi Stati membri ai sensi della presente la politica vengano debitamente assolti e la legislazione ambientale  pienamente applicata. Si tratta di un dovere sia peri cittadini europei che per il nostro pianeta”.

 

Il settimo programma d’azione, proposto nel novembre 2012, elenca nove priorità da raggiungere entro il 2020, tra cui: la tutela dell’ambiente e il rafforzamento delle capacità di recupero ecologico, il supporto ad una crescita sostenibile ed efficiente, la protezione contro le minacce ambientali alla salute. A tal fine, i deputati propongono, tra l’altro, l’applicazione del diritto ambientale comunitario in modo più rigoroso,  al fine di fornire sicurezza agli investimenti che sostengono la politica ambientale e la lotta contro il cambiamento climatico. Il nuovo programma deve essere approvato formalmente dal Consiglio a metà novembre prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea entro la fine di quest’anno.

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