Toscana a Enel: Centrali a olio, eco-conversione o chiusura

Bramerini: “chiediamo che la riapertura sia transitoria e che, in tempi rapidi, l’Enel presenti un progetto per una riconversione sostenibile”

(Rinnovabili.it) – La Regione Toscana ha lanciato il proprio out out nei confronti delle vecchie centrali a olio di Livorno e Piombino. Gli impianti, entrambi di proprietà dell’Enel, sono stati in questi giorni richiamati all’attività per fronteggiare la scarsità di gas metano che rischia di mettere in ginocchio la produzione italiana. In realtà le due centrali sono da tempo nel mirino della amministrazione territoriale che ha più volte chiesto una veloce riconversione dei siti in questione e che torna oggi a rinnovare una preoccupazione concreta. “L’Enel – ha commentato l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini – deve accelerare il programma di riconversione delle vecchie centrali a olio di Livorno e Piombino, rendendole sostenibili. Se questo fosse stato fatto, come la Regione chiede da tempo e da ultimo nel PIER, oggi non saremmo in questa situazione e anche la Toscana non dovrebbe subire pesanti conseguenze che hanno già costretto, in alcuni casi come, ad esempio, le cartiere della Lucchesia, a sospendere la produzione industriale”.

Se da un lato è vero che la situazione eccezionale ha richiesto misure eccezionali per assicurare la sicurezza energetica del Paese, dall’altro la Toscana fa sapere di non essere disposta a concedere alcuna proroga: “ad Enel diciamo con forza che, per il futuro, la Toscana non sarà più disponibile: o queste centrali si trasformano e diventano meno inquinanti, o non dovranno essere riaccese mai più”.

L’alternativa è quella di eco-convertire i due siti a favore di produzioni meno impattanti. “La sicurezza energetica è un tema importante per il Paese – prosegue l’assessore – Siamo consapevoli che non si poteva rischiare di mettere in ginocchio la produzione, ma chiediamo che la riapertura sia transitoria e che, in tempi rapidi, l’Enel presenti un progetto per una riconversione sostenibile delle due centrali che, da sole, pesano più di 1.500 megawatt di potenza”.

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