Architettura anti smog, il greenbuilding che depura

Materiali fotocatalitici e piante sono gli ingredienti fondamentali dell’architettura anti smog che ha un ruolo attivo nella depurazione dell’aria in città. 8 esempi di greenbuilding mangia inquinamento

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

 

(Rinnovabili.it) – E’ possibile ridurre giorno per giorno la contrazione dello smog senza consumare energia? Ce lo dimostrano questi 8 esempi di architettura anti smog. La necessità di ridurre l’inquinamento nei centri urbani si sposa con il bisogno di mantenere alta la densità edilizia nelle costruzioni mangia-inquinanti, che usano piante e materiali fotocatalitici per abbattere particolato e sostanze nocive in modo naturale.

 

8 esempi di architettura anti smog, edifici attivi nella depurazione dell’aria delle grandi città:

 

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

Torre delle Especialidades – Mexico City

La torre dell’ospedale messicano utilizza una seconda pelle in elementi ceramici fotocatalitici per schermare la facciata ed assorbire ogni giorno gli inquinanti prodotti da 8750 autovetture. Le speciali “piastrelle” utilizzano il biossido di titanio per innescare reazioni chimiche che vanno a distruggere la struttura molecolare dei batteri, ad eliminare gli odori e ad abbattere le polveri sottili.

 

4 - Bosco Verticale+

Bosco Verticale – Milano

Lo studio Boeri per depurare l’aria milanese ha realizzato un grattacielo che ospita sulle sue terrazze 10.000 metri quadrati di verde, tra cui 480 alberi ad alto fusto, 250 alberi di piccole dimensioni, 11.000 piante tappezzanti e 5.000 arbusti. Le piante alte fino a 5 metri funzionano come filtri naturali che assorbono gli inquinanti e migliorano la biodiversità.

 

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

Phoenix Tower – Wuhan

Lo studio inglese Chetwoods ha progettato per la trafficata città cinese Wuhan, un grattacielo sostenibile di 1000 metri di altezza che contiene sistemi di filtraggio per l’aria e l’acqua del lago che lo circonda. Inoltre un hotel per insetti, una parete verde e casette per pipistrelli aiutano animali e piante a trovare un habitat accogliente nel caos cittadino.

 

Aurora in Cernobyl: il grattacielo che assorbe le radiazioni

Unexpected Aurora – Chernobyl

Questo grattacielo ha un nemico difficile da combattere; le radiazioni dovute alla catastrofe del  26 Aprile del 1986 a Chernobyl. Con un rivestimento assorbente composto da 4 strati intelligenti la struttura riesce a trasformare la radiazione in un bagliore che illumina la torre che brilla tra le macerie come un’aurora.

 

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

Chiesa di Dio Padre Misericordioso – Roma

La famosa chiesa romana dell’architetto Richard Meier è un capolavoro di architettura anti smog che depura l’aria della capitale con la pavimentazione di uno speciale cemento autopulente, messo a punto da Italcementi. Questo rivestimento oltre a rimanere costantemente igienizzato utilizza la fotocatalisi per abbattere particolato ed odori sgradevoli.

 

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

Oxygen Eco Tower – Jakarta

Lo studio italiano Progetto CMR ha disegnato per Jakarta la torre composta da 161 ville urbane che portano il verde in città. Il disegno organico delle terrazze ricorda un fiore e le residenze con le loro piante anti smog contribuiscono a mantenere alta la qualità dell’aria e a offrire riparo ad uccelli ed insetti.

 

Architettura anti smog, quando il greenbuilding pulisce la città

Amager Bakke – Copenaghen

Un inceneritore di nuova generazione oltre a fornire calore alle case di cinque comuni danesi, a produrre energia elettrica per 120.000 famiglie e a bruciare 45.000 tonnellate di rifiuti l’anno, pulirà l’aria con la sua facciata rivestita di mattoni di alluminio e piante mangia smog.

 

Il padiglione italiano mangia smog dell’Expo milanese

Padiglione Italia – Milano

Una delle eccellenze dell’architettura anti smog è il padiglione italiano dell’EXPO milanese, realizzato con uno speciale cemento biodinamico ottenuto per l’80% con materiali riciclati provenienti dalle cave del marmo di Carrara. Oltre a distruggere batteri, particolato e inquinanti questo nuovo materiale da poco in commercio ha ottime prestazioni di durabilità e lavorabilità.

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