Durante la quarantena il cinema green è in streaming gratuito

Il Ministero dell’Ambiente e il Museo Nazionale del Cinema di Torino hanno deciso di offrire la fruizione gratuita di alcune delle pellicole che il Festival Cinemambiente ha proposto in questi anni

cinema green streaming
La bugia verde (The Green Lie)

Da venerdì 3 aprile partirà la rassegna di cinema green

(Rinnovabili.it) – Condividere film a tema ambientale per riscoprire la cultura del cinema green e riaccendere il dibattito ecologista anche in questo difficile momento di quarantena. Questa l’idea promossa dal Ministero dell’Ambiente e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Da domani, venerdì 3 aprile, partirà la rassegna “CinemaAmbiente a casa tua”, progetto che offrirà lo streaming gratuito di alcune pellicole proposte in questi anni dal Festival Cinemambiente.

“Dobbiamo innanzitutto ringraziare i distributori e i registi che hanno messo a disposizione gratuitamente i loro film”, ha commentato Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. “Invitiamo anche altri ad aderire a quest’iniziativa, favorendo una riflessione, oggi quantomai importante, sui tanti temi ambientali che sono stati messi in correlazione con la pandemia, talvolta con eccessive semplificazioni”.

Ogni tre giorni sul sito http://www.cinemambiente.it/acasatua/ apparirà un nuovo titolo, scelto tra le opere più rappresentative dell’attuale questione ambientale. Il progetto ha già selezionato i primi sette medi e lungometraggi. Sette opere per primo un viaggio spettacolare nel cinema green, tra cambiamenti climatici, greenwashing, antropizzazione dei territori, lotta all’inquinamento plastico e tutela degli habitat di specie. Ogni film sarà accompagnato da videomessaggi da parte di registi ed esperti, che offriranno spunti per ulteriori approfondimenti.

Leggi anche Green Movie Project Manager, come rendere verde il cinema

“Questo progetto – ha aggiunto Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino – si affianca alle altre iniziative che il Museo Nazionale del Cinema sta portando avanti con la condivisione online della mostra in corso e delle collezioni del museo, con la realizzazione di laboratori per bambini e famiglie e con la visione in streaming di contenuti della sezione Doc del Torino Film Festival

“In questi giorni in cui tanti cittadini di ogni età non possono andare al lavoro o a scuola – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – abbiamo pensato a come intrattenere, formare e informarli sulle tematiche ambientali rimanendo a casa. ‘CinemAmbiente a casa tua’ è la prima di una serie di iniziative che saranno lanciate nei prossimi giorni”

I primi film di cinema green in diffusione streaming

1) L’elemento umano (The Human Element) di Matthew Testa (USA 2018, 80′)

Il film segue il fotografo James Balog, tra le principali voci dell’ambientalismo mondiale, in viaggio negli Stati Uniti come testimone del passaggio di uragani devastanti, di un villaggio di pescatori minacciato dall’aumento del livello del mare, dell’esaurirsi della nostra riserva d’aria, dei rovinosi incendi in California e di una comunità di minatori disoccupati alla ricerca di nuove speranze. Tuttavia, con fiducia, Balog mette a disposizione la sua arte per favorire il recupero della relazione imprescindibile fra Natura e Umanità.

2) La bugia verde (The Green Lie) di Werner Boote (Germania 2018, 97’)

L’indagine di Werner Boote e dell’ecologista Kathrin Hartmann, che sulle orme del “greenwashing” di certe imprese, si inoltra in alcune delle aree più soggette alla politica ingannevole delle aziende. Un dibattito intenso e rivelatore a cui prendono parte anche le eminenti voci di Noam Chomsky e Raj Patel.

3) Dusk Chorus – Basato su frammenti di estinzioni di Nika Saravanja e Alessandro d’Emilia (Italia 2016, 60’)

Un viaggio sonoro nella foresta amazzonica dell’Ecuador. Un’esperienza sensoriale, scientifica e poetica al tempo stesso, guidata dal ricercatore e compositore eco-acustico David Monacchi, autore del progetto multidisciplinare Fragments of Extinction. I cambiamenti climatici, la sopraggiunta siccità, la presenza massiccia delle compagnie petrolifere e le difficoltà di allestimento dei sofisticati strumenti di registrazione in un luogo impervio, sono gli ostacoli che David è costretto ad affrontare.

4) Oceani, il mistero della plastica scomparsa (Océans, le Mystère plastique) di Vincent Perazio (Francia 2016, 53′)

Solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Il restante 99%, non essendo biodegradabile, non scompare, semplicemente si rompe in microparticelle tossiche, in gran parte invisibili all’occhio umano. Tale processo di trasformazione sta dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera.

5) Ultima chiamata (Last Call) di Enrico Cerasuolo (Italia 2013, 90’)

Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio sullo stato di salute del Pianeta Terra e degli effetti della crescita della popolazione umana sugli ecosistemi. A quarant’anni di distanza, Cerasuolo cerca quindi di capire se abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata.

6) Il sorriso del gatto di Mario Brenta, Karine de Villers (Italia 2018, 60′)

Uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nelle strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Inquietante come il sorriso del Gatto di Alice nel paese delle meraviglie, il quale, alla richiesta di aiuto della bambina per trovare la strada che la conduca fuori dal bosco, risponde: «Tutto dipende da dove vuoi andare». La voce narrante è di Marco Paolini.

7) Ladri di tempo (Time Thieves. Your Time is their Business) di Cosima Dannoritzer (Spagna, Francia 2018, 52′)

Lasciate da parte per un momento l’acqua, il petrolio, i metalli delle terre rare. C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. Un’indagine attraverso numerosi paesi con interviste a intellettuali ed esperti per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione, da parte di un sistema economico ormai predominante, influisca sulla vita quotidiana.

Leggi anche Crisi climatica: ecco Mission 1.5, il videogioco che connette mln di persone in tutto il mondo

Articolo precedenteLa futura produzione di idrogeno? Modulare e orientata alla domanda
Articolo successivoCoronavirus: abituarsi ad una realtà surreale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!