Collegato ambientale, ok dal Senato tra entusiasti e delusi

Per governo e maggioranza il collegato ambientale è una vera agenda per la green economy, l’opposizione parla di provvedimento spot

Collegato ambientale ok dal Senato tra entusiasti e delusi

 

(Rinnovabili.it) – Il collegato ambientale ha il via libera del Senato e torna all’esame della Camera dei Deputati. Il verdetto è giunto ieri in serata, con un voto dell’Aula di Palazzo Madama che ha registrato 156 sì, 85 no e 14 astensioni. Al termine della votazione, il presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, ha dichiarato che «l’Italia finalmente si dota di una agenda verde innovativa che pone il paese all’avanguardia per la green economy», sottolineando poi che «l’introduzione della mobilità sostenibile, le misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, gli sgravi per le bonifiche dell’amianto, la difesa del mare dall’inquinamento e dai rifiuti nonché l’istituzione di nuove aree marine protette e tutte le altre misure previste dal collegato ambientale rappresentano una scommessa vinta».

Rispetto al testo uscito un anno fa dalla Camera, nota il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio, Ermete Realacci, «al Senato ci sono state ulteriori positive integrazioni in vari campi. Fatta una rapida verifica del testo definitivo, penso ci siano tutte le condizioni perché la Camera lo approvi celermente e senza alcuna modifica per renderlo operativo».

Anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, pone l’accento sui «nuovi impegni reali sul fronte della bonifica dall’amianto, con oltre 15 milioni in forma di credito d’imposta per le imprese».

 

Collegato ambientale ok dal Senato tra entusiasti e delusi 2

 

Per la precisione, sono 17 milioni in 3 anni (2017-2019), poco più di 5,5 milioni l’anno, erogati come credito di imposta del 50% per le imprese che effettueranno, a partire dal 2016, interventi di risanamento superiori ai 20 mila euro. Cifre che, secondo il Movimento 5 stelle, rappresentano uno «stanziamento irrisorio e senza un piano pluriennale di bonifica, quindi soldi stanziati senza alcuna programmazione». In Italia sono più di 30 mila i siti ancora da bonificare. Il M5S parla anche di «nuovo regalo ai petrolieri» in relazione al divieto di stoccaggio in mare solo per il gas naturale, lasciando fuori gpl e CO2. Inoltre, dal testo iniziale è stata esclusa la reclusione fino a 3 anni per chi avvii operazioni di trivellazione senza autorizzazione.

In fatto di mobilità sostenibile, vengono previsti 35 milioni per incentivare spostamenti alternativi nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro. La norma prevede il finanziamento di progetti destinati a Comuni con più di 100mila abitanti.

Per quanto riguarda i rifiuti è prevista l’estensione dell’Ecotassa anche agli inceneritori che non praticano il recupero energetico e, tra le altre cose, l’istituzione in via sperimentale per un anno e su base volontaria del vuoto a rendere per i singoli esercenti. Arrivano le multe (da 30 a 150 euro) per chi getta a terra rifiuti di piccolissime dimensioni, che possono essere aumentate del doppio se si tratta di mozziconi di sigaretta.

Articolo precedenteRinnovabili: la ricerca italiana è sesta nel mondo
Articolo successivoWorld Architecture Festival, la star è il bamboo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!