Il gas naturale colonizzerà i consumi energetici della Cina

Il colosso statale cinese dell’oil&gas CNPC rende note le sue previsioni sui consumi energetici del paese per i prossimi 40 anni. La transizione energetica per 20 anni farà perno sul gas, nessun addio al carbone nemmeno nel 2060

Consumi energetici della Cina: spazio al gas naturale
Foto di ds_30 da Pixabay

Le previsioni della CNPC sui consumi energetici della Cina al 2030 e al 2060

(Rinnovabili.it) – La transizione energetica della Cina rimpiazza il carbone con il gas. Già a medio termine, entro questo decennio, la quota del gas naturale è destinato a crescere nei consumi energetici della Cina. Anzi, a fare da traino. Tendenza che si rafforzerà nel lungo periodo, con l’orizzonte 2060 cioè la data entro cui il presidente Xi Jinping ha promesso la neutralità climatica.

È quanto prevede la China National Petroleum Corp (CNPC), il colosso dell’oil&gas cinese controllato direttamente da Pechino. È per questo motivo che le previsioni annunciate oggi da Zhu Xingshan, capo del dipartimento di pianificazione di CNPC, dicono qualcosa degli indirizzi della Cina più in generale.

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Il quadro dipinto da Zhu vede un calo costante, graduale e sostanzioso della quota di carbone nei consumi energetici della Cina durante i prossimi 40 anni. Questa fonte fossile oggi pesa per il 56,8% nel mix di energia primaria, e potrebbe scendere poco sotto il 56% già entro il 2021 (nel 2010 era al 68%). La sua parabola calerebbe poi al 44% nel 2030 e all’8% entro il 2060.

A permettere questa discesa sarebbe la crescita dell’uso del gas naturale, che la CNPC individua come fonte energetica di transizione per eccellenza per i prossimi due decenni. Ovvero, quel lasso di tempo in cui il paese dovrà raggiungere il picco emissivo (2030) e impostare la fase successiva della sua transizione energetica.

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Il maggior consumatore di carbone al mondo, così, vedrebbe un incremento della quota di gas naturale nei consumi energetici cinesi dall’8,7% del 2020 fino al 12% nel 2030. Quota che, secondo Zhu, dovrebbe poi aumentare “significativamente” nei 5 anni successivi. Ma non viene fornito alcun numero, in questo caso. Il gas naturale dovrebbe poi stabilizzarsi, fino ad arrivare all’11% nel 2060. Per quella data, comunque, la Cina non prevede di abbandonare il carbone, che dovrebbe ancora pesare per l’8% (insieme al petrolio, 6%).

Zhu ha poi sostanzialmente confermato la tabella di marcia delle rinnovabili. Ha fissato la quota di energia pulita al 2030 nel mix energetico primario cinese al 26%, in linea con le dichiarazioni di Xi a dicembre 2020 (25%). Quota che poi dovrebbe schizzare al 75% entro il 2060.

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