Bioclimatica e legno per l’Ecopole di Eno Architects

    L’Ecopole di Eno Architects è un insieme di tre corpi che si armonizzano tra di loro fondendosi con la copertura fotovoltaica, il green roof e la serra bioclimatica

    Bioclimatica e legno per l’Ecopole di Eno Architects

     

    (Rinnovabili.it) – A Concarneau, in Francia, il gruppo di architetti Eno Architects ha realizzato un edificio passivo e disegnato seguendo le regole della bioclimatica, che non affida le sue prestazioni alla tecnologia ma alla coscienza ambientale di chi lo abita, che deve ricordarsi i semplici gesti che rendono efficiente la struttura.

    L’armonia bioclimatica dell’Ecopole

    Esteticamente l’Ecopole si presenta come un’aggregazione di tre corpi, ognuno con una funzione specifica, un rivestimento ed un’altezza differente. Queste tre unità si armonizzano e si fondono in un insieme che a colpo d’occhio manifesta l’ispirazione bioclimatica del progetto: i volumi sono rivestiti di listelli di legno mentre le coperture inclinate rivelano la presenza di un tetto verde e dei pannelli fotovoltaici.

     

    Bioclimatica e legno per l’Ecopole di Eno Architects

     

    La pianta di 770 mq complessivi è divisa in tre aree principali: una destinata all’incubatore d’impresa, una reception e una sala conferenze. Un sistema per stimolare la ventilazione naturale permette di rinfrescare gli ambienti senza sprecare energia e una serra che si può aprire d’estate e chiudere l’inverno lascia all’azione umana il compito di stabilire quale sia l’assetto giusto per la stagione. Con la ventilazione assistita l’aria entra preriscaldata dalla serra bioclimatica e dal muro con sensori di calore, permettendo di abbassare i consumi per il riscaldamento mentre gli elementi motorizzati sono ridotti per limitare i consumi e stimolare la coscienza ambientale di chi usufruisce degli spazi.

    In questo edificio dai materiali naturali e le strategie passive della bioclimatica, le dotazioni che ne fanno una struttura sostenibile non sono nascoste né ostentate ma sembrano occupare il loro posto naturale e si armonizzano perfettamente con il contesto.

    Il legno è la nota dominante anche degli interni che con la scansione dei listelli dà un senso ritmico ed accentua la profondità degli spazi mentre le vetrate sono affiancate da una struttura reticolare esterna in lamellare che scandisce le facciate con un ritmo regolare.

     

    Articolo precedenteAnche per le Hawaii un futuro di rinnovabili al 100%
    Articolo successivoPesticidi e impatti sulla salute: il rapporto di Greenpeace

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Leave the field below empty!