Bottiglie di plastica trasformate in rifugi temporanei post-catastrofe

    Il prototipo HOME₂O realizzato da un team di studenti di New York permette di costruire un rifugio d’emergenza recuperando solo particolari pallet in PET e bottiglie di plastica.

    SodaBIB2

     

    (Rinnovabili.it) – Gli studenti della School of Architecture and Design del New York Institute of Technology hanno ideato un ingegnoso sistema per realizzare rifugi di emergenza post-catastrofe, riciclando le bottiglie di plastica scartate tra i rifiuti.

    Soprannominato HOME₂O, il singolare progetto è partito prima di tutto dal disegno di una nuova tipologia di pallet, i SodaBIB (Bottle Interface Bracket), solitamente impiegata per il trasporto delle merci e scartati a fine utilizzo, trasformandoli nella copertura dei rifugi temporanei.

     

    SodaBIB: la realizzazione

     

    Come spiegato dagli studenti, non serve nessun tipo di manodopera specializzata per dar vita al rifugio,  è sufficiente inserire le bottiglie di plastica schiacciate nella particolare struttura del pallet, per realizzare la copertura di  HOME₂O. La disposizione delle bottiglie lascia defluire liberamente l’acqua piovana dal tetto senza però bloccare la ventilazione naturale, uno dei principali inconvenienti delle coperture in lamiera solitamente utilizzate in questi casi.

    Oltre ad essere d’aiuto a livello sociale,  HOME₂O riduce anche la quantità di rifiuti dispersi e non biodegradabili, recuperando le bottiglie di plastica inutilizzate, alleviando così il grave fenomeno dell’inquinamento  ambientale e migliorando la qualità della vita degli abitanti.

    In meno di un mese il progetto  HOME₂O pubblicato su Kickstarter, ha raccolto i fondi necessari per partire nella produzione dei primi prototipi per procedere nella sperimentazione e testare sul campo i rifugi.

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