Caso Prosek: Regione stimola ripensamento in Commissione Ue

La regione Friuli ha ricordato la recente sentenza della Corte di giustizia europea che tutela le denominazioni di origine rispetto alle assonanze

Foto di RitaE da Pixabay

L’assessore: “Si potrebbe riproporre la questione del Tokaij”

Trieste, 16 set – Gli argomenti sul tema del Prosek croato esposti oggi al commissario Ue per l’Agricoltura dalla Regione Friuli Venezia Giulia, unitamente al Governo e alla Regione Veneto, hanno aperto la strada a una rivalutazione più approfondita della questione.

È quanto ha riferito l’assessore del Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari al termine dell’incontro avuto oggi a Firenze nella sede della Regione Toscana insieme agli omologhi regionali e al ministro per le Politiche agricole con il commissario Janusz Wojciechowski.

Il tema di fondo su cui la Regione ha fatto leva, a fronte della richiesta croata di ottenere per il proprio vino bianco lo status di menzione tradizionale, è la recente sentenza della Corte di giustizia europea che tutela le denominazioni di origine rispetto alle assonanze.

Se ci dovesse essere un riconoscimento Ue del Prosek, vino passito che nulla a che vedere con il Prosecco italiano – questa la posizione espressa dall’assessore -, a quel punto ci sarebbero le condizioni per chiedere la riapertura di vecchi fascicoli in modo da garantire un trattamento omogeneo alle diverse vicende agroalimentari affacciatesi sullo scenario europeo. In particolare, ha osservato l’assessore del Friuli Venezia Giulia, si potrebbe riproporre la questione del Tokaij, in modo esclusivamente provocatorio, per verificare se nell’Unione europea esistono due pesi e due misure.

Il ministero delle Politiche agricole, supportato dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, depositerà nelle prossime settimane l’opposizione formale al riconoscimento della menzione tradizionale per il vino croato.

Nel corso e proprio a seguito dell’incontro di oggi si è avuta la chiara percezione – ha reso noto l’assessore – che la Commissione europea stia prendendo consapevolezza della materia Prosecco in tutte le sue dimensioni e che vi possa essere un ripensamento rispetto a un approccio neutrale e asettico. ARC/PPH/al

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