Città sostenibili: la lezione di Savona

La città ligure primeggia per qualità dell’aria e acqua. Aree verdi, rifiuti e trasporti i suoi talloni di Achille

(Rinnovabili.it) – L’Analisi puntuale di Siemens Italia sui centri urbani dello Stivale e sui parametri che li rendono più o meno in linea con i modelli internazionali di città sostenibili approda a Savona. Sesta tappa dell’indagine commissionata all’Istituto di Ricerca Piepoli, lo studio mette a fuoco una realtà complessa che dimostra di aver preso coscienza della questione ambientale. Il capoluogo di provincia mostra nel complesso un sostanziale allineamento con la media italiana con significative eccezioni nelle emissioni di CO2, nella qualità dell’aria e nell’acqua.

Con solo 87,25 tonnellate annue di PM10 a e 396 grammi/passeggero di biossiodo di carbonio prodotto dal trasporto pubblico all’anno, vanta infatti dei dati fortemente inferiori a quelli della media delle città considerate (rispettivamente didi 1.130 e 478). Più in linea con il resto del BelPaese i valori dei consumi energetici annuali: 388 kep/pro-capite di benzina e diesel (contri i 416 della media nazionale), 363 m3/abitante di gas metano per uso domestico e per riscaldamento (contro 422), 1.263 kWh/abitante di elettricità (contro 1.201). Buoni anche i consumi d’acqua che risultano inferiori, se pure di poco, rispetto media nazionale (62 m3 per abitante rispetto ai 66,7).

Tra i punti critici della città ligure il settore dei trasporti che, nonostante l’ampia offerta pubblica, soffre per indici riferiti alla disponibilità aree pedonali, densità piste ciclabili e domanda di trasporto risultano inferiori alla media. Un altro punto dolente della città è rappresentato dalle politiche di gestione del verde, dove gli indicatori presi in esame sono inferiori alla media, sia la disponibilità di verde urbano di 73,7 m2 per abitante (contro i 106 della media italiana) che la densità di verde (7% contro 9%). Ultimo indice ambientale a risultare sotto la media quello riferito alla gestione dei rifiuti. Savona evidenzia una bassa percentuale relativa alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani (22% contro 32% della media nazionale) a fronte invece di 443 kg per abitante destinati alla discarica, dat più alto della media (353 kg).

“Circa il 50% della produzione economica mondiale viene generata nelle 600 città più grandi del mondo, – spiega Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia. – Non a caso, si stima che le città investiranno per le loro infrastrutture 2 trilioni di euro l’anno. Le leve principali d’intervento sono rappresentate per noi da energia, mobilità ed edifici. In termini tecnologici, questo vuol dire realizzare sistemi di distribuzione dell’energia di nuova concezione, con un forte ruolo delle smart grid, sistemi complessi di gestione del traffico e di automazione degli edifici. Sono queste alcune delle aree su cui Savona sta lavorando con maggiore impegno”.

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