Economica circolare in edilizia: il Polo Nautico Sète costruito con il riciclo di gusci d’ostrica

Dal riciclo dei gusci d’ostrica il gruppo di NBJ Architects in collaborazione con l’azienda Colas ha prodotto un rivestimento eco friendly che abbatte l’impronta di carbonio del cemento del 50%

Economica circolare in edilizia
Polo Nautico Sète – credits photo: Jean-Luc Girod via v2Com

Ogni anno questa regione francese produce oltre 8.000 rifiuti di gusci d’ostrica destinati alla discarica 

(Rinnovabili.it) – Unire due settori apparentemente distanti come quello delle costruzioni e quello alimentare per arrivare ad una soluzione nuova, emblema delle potenzialità dell’economia circolare in edilizia. Come? Riciclando tonnellate di rifiuti organici che altrimenti sarebbero finiti in discarica per farne un componente di rivestimento del cemento.

Il risultato di questo interessante processo è il nuovo Polo Nautico della città di Sète, vicino a Montpellier in Francia. Progettato dal team di NBJ Architects, la struttura è volutamente semplice e lineare, per fondersi con il paesaggio marino circostante.

Il Polo Nautico è costruito prevalentemente in cemento, scelta dettata dalla necessità di utilizzare un materiale resistente alle intemperie ed alla vicinanza al mare, per ridurre al minimo la manutenzione dell’edificio. 

Le potenzialità dell’economia circolare in edilizia

Economica circolare in edilizia
Polo Nautico Sète – credits photo: Jean-Luc Girod via v2com

Nel desiderio di ridurre l’impronta dell’edificio e del cemento, i progettisti hanno lavorato ad una soluzione innovativa che coniugasse il riciclo con le potenzialità architettoniche. Il risultato è un rivestimento per le superfici in cemento realizzato grazie al riciclo dei gusci d’ostriche. Il prodotto Colstab Ostrea,  sviluppato in collaborazione con la società COLAS, è ottenuto miscelando una base di sabbia da gusci di ostriche con un legante idraulico. Il risultato migliora del 50% l’impronta di carbonio del prodotto rispetto al cemento tradizionale oltre ad alleggerire il peso sulle discariche di questi rifiuti. 

In questa regione francese l’industria della pesca di questi prelibati molluschi genera oltre 8.000 tonnellate di rifiuti l’anno che, se non inseriti in questo percorso virtuoso di economia circolare per l’edilizia, finirebbero in discarica. 

Tutte le aree esterne del Polo Nautico sono state trattate con questo rivestimento rendendo le superfici maggiormente resistenti ed allo stesso tempo più ecofriendly.

Articolo precedenteLe microplastiche compromettono la struttura del DNA 
Articolo successivoCambiamento climatico: il pianeta ha perso l’equilibrio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!