Edilizia:ddl “casa-qualità” vicino all’approvazione

Dopo il si della Commissione Ambiente sempre più vicina l’approvazione del Senato sul Ddl “Sistema Casa-Qualità”, certificazione energetica su scala nazionale, con possibili agevolazioni Imu ed oneri.

(Rinnovabili.it) – Dopo un percorso durato quasi due anni, il disegno di legge del Senato n°  2770 Sistema  “Casa qualità”, potrebbe finalmente ottenere il via libera anche dal Senato. Lo scorso martedì è arrivato l’ok dal comitato ristretto della Commissione ambiente di Palazzo Madama facendo sperare in positivo nella rapida approvazione di un ddl divenuto ormai di grande importanza. Nonostante l’adesione al sistema Casa-qualità sarà su base volontaria, la necessità di una certificazione unica riconosciuta a livello nazionale e basata su criteri internazionalmente riconosciuti, diventa sempre più necessaria, specialmente per quanto concerne l’adeguamento delle strutture edilizie agli standard energetici proiettati al 2020.

L’obiettivo è di chiudere entro fine luglio con l’approvazione dell’Aula del Senato”, ha affermato Francesco Ferrante, della Commissione ambiente, intervenuto in qualità di relatore durante il workshop organizzato da GBC Italia presso la University of Arkansas Rome Center.

Il provvedimento si applicherà alla progettazione ed alla realizzazione di edifici residenziali di nuova costruzione, nonchè agli interventi di manutenzione e ristrutturazione e sono già preannunciate novità importanti a compendio del ddl, a partire dalle agevolazioni per i Comuni che decideranno di servirsi del Sistema Casa-Qualità, beneficiando di sconti sull’Imu e sugli oneri di urbanizzazione.

“Oggi nel mondo 149 mila metri quadrati di superficie vengono certificati in base al Leed” ha spiegato, nel corso del workshop, Roger Platt, vice presidente di UsGbc, precisando che il “40% di questa superficie è realizzata al di fuori degli Stati Uniti”. Anche in Italia il numero di edifici certificati è progressivamente salito, tuttavia la mancanza di un sistema di valutazione su scala nazionale, affida il controllo della qualità edilizia alle singole Regioni rendendo complessa e difficile la possibilità di monitoraggio del patrimonio edilizio.

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