Grattacieli e inquinamento, come ridurre “l’aria viziata”?

Ricercatori della Concordia University propongono delle linee guida per il settore edilizio che permettano alle nuove costruzioni di migliorare la qualità dell’aria urbana

(Rinnovabili.it) – Le grandi metropoli accolgono di anno in anno una fetta sempre più grande della popolazione e, per stare dietro al ritmo di crescita, l’urbanizzazione ha preso una direzione particolare: quella verticale. Ma grattacieli sempre più alti e sempre più fitti mettono oggi in rilievo una questione non trascurabile, legata agli impianti di ventilazione controllata per il riscaldamento e l’aria condizionata. A metterlo in luce sono i ricercatori della Concordia University che hanno studiato il percorso e la quantità di inquinamento atmosferico proveniente da un edificio nei confronti delle costruzioni vicine poste sottovento.

 

Nel dettaglio i ricercatori Ted Stathopoulos e Bodhisatta Hajra hanno redatto delle linee guida per l’edilizia eco-compatibile nelle metropoli, aggiornando gli standard industriali sviluppati decenni fa dalla American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers – la società tecnica internazionale che definisce le regole per la ventilazione edilizia. Nell’innovativa galleria del vento realizzata nel loro laboratorio, un’enorme struttura di ricerca sotterranea, agli ingegneri hanno testato la dispersione atmosferica delle tossine e delle particelle di inquinanti in-door, creando configurazioni modello costituite da edifici di varie dimensioni e forme. “Abbiamo impiegato i modelli per tracciare il percorso da ‘chi inquina’ a ‘chi è inquinato’. Ciò ci ha permesso di vedere quanto inquinamento veniva assorbito dagli edifici sottovento e dove era maggiormente concentrato”, spiega Stathopoulos.

 

I loro risultati mostrano che il processo attraverso il quale l’aria si diffonde da tubo di scarico di un grattacielo al sistema di aspirazione di quello accanto è influenzato dall’altezza e dalla distanza tra gli edifici, particolare che può essere ovviamente ottimizzato da architetti e ingegneri in fase di progettazione.

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