Prezzi materie prime: per Ance a rischio il Pnrr

Rischio chiusura dei cantieri a causa del raddoppio dei prezzi delle materie prime già alti rispetto al passato. Ance lancia l’allarme per salvare le opere del Pnrr

prezzi materie prime
Foto di THAM YUAN YUAN da Pixabay

Chiesto un incontro urgente con Draghi per aiutare le imprese a far fronte ai rincari dei prezzi delle materie prime

(Rinnovabili.it) – La situazione ormai è fuori controllo, i prezzi delle materie prime sono schizzati alle stelle i cantieri stanno chiudendo.

Questo il grido d’allarme lanciato dal Presidente di Ance, Gabriele Buia, a nome dell’intera filiera.

Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti”.

Il peggioramento del mercato delle ultime settimane, ha ulteriormente aggravato la situazione precedentemente messa alla prova dalla crisi pandemica.

Da tutti i territori stiamo ricevendo il grido di allarme delle nostre imprese che da Nord a Sud denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori.

Irreperibili bitume, acciaio e alluminio

Negli ultimi giorni i prezzi di materie prime sono raddoppiati. Alcuni materiali da costruzione risultano irreperibili se non a costi esorbitanti come il bitume, l’acciaio e l’alluminio e molti altri ancora. La stangata finale arriva dal macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo a dura prova trasporti e consegne.

Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili”, avverte Buia che annuncia di voler chiedere un incontro urgente al Presidente Draghi per salvare il Pnrr.

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E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori.

Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.

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