Tottenham, Londra: da deposito di rifiuti a quartiere Passivhaus

Alloggi a prezzi accessibili, costruzioni a basso impatto ed energia pulita. Nel cuore di Tottenham, a Londra, è stato approvato il progetto per un nuovo quartiere passivhaus

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credits: passivhaustrust.org.uk

Entro il 2040 il distretto di Haringey punta a diventare a zero emissioni

(Rinnovabili.it) – Ha ottenuto il permesso di costruire il progetto per un nuovo quartiere Passivhaus a basse emissioni di carbonio che trasformerà completamente l’area di Haringey, a nord di Londra.

Firmato da uno dei membri dell’UK Passivhaus Trust, Levitt Bernstein, lo sviluppo convertirà un vecchio deposito rifiuti su Ahley Road, sostituendolo con 272 nuove case per l’affitto sociale e la vendita.

Progettare secondo gli standard Passivhaus significa soddisfare i più alti livelli di efficienza energetica dell’involucro, degli infissi, dei serramenti, senza trascurare un’attenzione particolare ai ponti termini.

Di fatto il progetto si inserisce in un masterplan ben più ampio che vede quale obiettivo dell’intero distretto di Haringey, l’abbattimento totale delle emissioni di carbonio entro il 2041.

Il nuovo quartiere passivhaus perciò servirà anche da progetto pilota per i futuri sviluppi. Una soluzione efficace sia per ridurre gli sprechi che per abbattere il problema dell’aumento dei costi energetici e delle bollette.

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Secondo quanto affermato dai progettisti, le 272 abitazioni garantiranno un livello di trasmittanza inferiore agli 0,13 W7MqK. La struttura sarà in cemento armato a facciata ventilata, con un rivestimento esterno in mattoni a a vista ed isolamento in fibra minerale.

Uno dei problemi cruciali da affrontare per la costruzione di un quartiere passivhaus è l’equilibrio tra isolamento termico ed illuminazione naturale. Vista anche al collocazione geografica la scelta è stata quella di eliminare completamente le finestre esposte a nord, giocando bene con la distribuzione degli ambienti interni e delle superfici vetrate.

Il nuovo quartiere sarà inoltre inserito in un parco complessivo di 4.000 mq, puntando prima di tutto sulla mobilità lenta e sulla pianificazione di percorsi ciclopedonali a portata di tutti i futuri residenti.

La costruzione dovrebbe iniziare entro il 2023 per concludersi nel 2026.

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