Sharing Cities Sweden: come applicare la sharing economy alle città

Sharing Cities Sweden ha permesso di sviluppare modelli pratici di sharing economy da applicare alle città per migliorare la qualità della vita, ridurre gli sprechi e combattere il cambiamento climatico.

sharing economy
Foto di brightfreak da Pixabay

Sharing Cities Sweden è parte integrante del progetto Viable Cities

(Rinnovabili.it) – Si è concluso ad agosto 2021 il progetto Sharing Cities Sweden, un vero e proprio banco di prova dedicato alla sharing economy grazie al quale è stato possibile sviluppare, testare e valutare tutta una serie di servizi dedicati a questo tema.

L’idea di Sharing Cities Sweden nasce nell’ambito di Viable Cities, il programma di innovazione strategica svedese finalizzato ad accelerare la transizione climatica verso città carbon neutral e sostenibili entro il 2030. Si tratta di un catalizzatore di nuove forme di collaborazione tra le città, le aziende, il mondo accademico, gli istituti di ricerca e le municipalità.

Il programma è stato lanciato dalla Svezia con un budget di 12 mln di euro da spendere in 4 anni proprio per dimostrare che una transizione ecolocica ed economica sostenibile è possibile e realizzabile. Attraverso 4 banchi di prova a Stoccolma, Göteborg, Malmö e Umeå, cittadini e attori locali hanno sviluppato nuovi modelli urbani vivibili e replicabili.

Il potere della Sharing economy

La sharing economy permette di mettere in pratica soluzioni innovative per condividere, affittare e sostituire i beni sottoutilizzati. Sfruttando piattaforme digitali e tecnologie ICT domanda e offerta si allineano portando ad un’economia della condivisione e circolare che migliora l’efficienza dei servizi e ne aumenta la sostenibilità.

Leggi anche Circular City Index: come portare l’economia circolare ai piccoli comuni

Con il programma Sharing Cities Sweden la sharing economy è stata applicata ad un modello urbano immaginando nuovi modi per utilizzare gli spazi (edifici, infrastrutture, il verde,…) e nuovi modi di utilizzare beni e servizi (strumenti, abbigliamento, giocattoli, artigianato).

I 4 banchi di prova per la sharing economy

A livello pratico la scelta è ricaduta su quattro banchi di prova: Sege Park a Malmö, Masthuggskajen a Göteborg, Hammarby Sjöstad a Stoccolma e Campusparken a Umeå.

Nei quattro anni del programma in questi quartieri sono stato testati diversi approcci che permettessero di risolvere le sfide urbane aumentando la fiducia reciproca attraverso la sharing economy. Dal bike sharing alla condivisione dell’energia, dai modelli digitali 3D con cui scoprire le soluzioni sostenibili future ai Digital Twin dei quartieri più virtuosi, fino alla scelta dei regolamenti comunali e politici più attinenti alle esigenze dei cittadini. Sono queste le azioni portate avanti nel corso del programma.

Il report finale sarà presentato il 21 ottobre direttamente sulla piattaforma di Sharing Cities Sweden.

Articolo precedenteEdilizia scolastica, secondo dati Legambiente patrimonio vetusto e poso sostenibile
Articolo successivoLa mobilità sostenibile a 2 ruote in gara a Urban Award

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!