The International Quarter: efficienza e green business

Cinque colossi dell’architettura per la pianificazione del futuro quartiere londinese di Stradtford City: 370 mila mq per soddisfare tutte le esigenze e promuovere lo sviluppo sostenibile.

Dalla colossale joint venture tra la società Lend Lease e la London & Continental Railways nascerà un altrettanto mastodontico progetto Post-Olimpiadi, The International Quarter (TIQ).

Già destinato a diventare uno dei più grandi progetti del Regno Unito, il quartiere TIQ verrà realizzato accanto all’Olympic Park in Stratford City, avrà destinazione mista e sarà destinato ad investire a favore della flessibilità, dell’efficienza e della sostenibilità, per soddisfare qualsiasi esigenza.

I cinque grandi nomi selezionati per la realizzazione del progetto sono: BDP, Gensler, Pringle Brandon Drew, TP Bennett, Woods Bagott; importanti protagonisti del panorama internazionale dell’architettura, selezionati a seguito del concorso lanciato lo scorso anno, per il loro particolare impegno a favore della sostenibilità degli interventi e del rispetto di parametri molto elevati di efficienza edilizia. I rispettivi progetti preliminari redatti da ciascuna delle cinque aziende, che concorreranno a formare il masterplan, sono già stati accuratamente selezionati ed approvati dal team di esperti composto da membri della società Lend Lease e dei tecnici del distretto di Stratford City.

“Non c’è nessun altro sito a Londra come TIQ – ha affermato Mark Dickinson, capo del dipartimento di sviluppo EMEA, della Lend Lease – dove l’occupante stesso avrà la possibilità di creare il proprio edificio per uffici su misura per se stesso e per le proprie esigenze di business. Il quartiere saprà creare ambienti di lavoro che motivano e responsabilizzare i dipendenti. Aspettatevi qualcosa di innovativo e rinfrescante.”

Business ed innovazione, ma in chiave green

I lavori richiederanno un investimento di 1,3 mld di sterline e permetteranno la costruzione di 370.000 mq di superficie commerciale, 350 alloggi e 25.000 mq per hotel, tutti esclusivamente in classe A (grade A), per dare vita ad un rivoluzionario quartiere sostenibile, perfettamente integrato nel contesto e nello stesso tempo altamente produttivo.

“Abbiamo l’opportunità di creare una nuova generazione di edifici sostenibili– ha affermato Christopher Bennie, direttore principale al TP Bennett – progettata per essere efficiente termicamente e spazialmente, ma nello stesso tempo sufficientemente flessibile per attrarre una vasta gamma di occupanti e soddisfare le loro mutevoli esigenze nel corso del tempo.”

Collocato a soli 10 minuti dal centro di Londra, gli ideatori del masterplan per The International Quarter, hanno pensato anche alle infrastrutture, ponendosi come obiettivo il collegamento di qualsiasi zona del quartiere con i principali Hub di Londra in meno di 35 minuti, sfruttando i treni ad alta velocità, le metro, i mezzi pubblici ed anche i percorsi ciclopedonali.

Oltre a rispondere a tutte le esigenze dei futuri abitanti, il quartiere TIQ, darà prova dell’elevata qualità architettonica, costruendo edifici altamente efficienti, in grado di ridurre le emissioni nocive al minimo e produrre nello stesso tempo energia. Tutte le unità immobiliari saranno certificate secondo gli standard BREEM Excellent, affiancando alle elevate prestazioni dell’involucro, dotazioni tecnologiche innovative e contemporanee.

L’impatto sull’ambiente dovrà essere ridotto al minimo per tutti gli interventi di progettazione, dotando l’intero quartiere di sistemi per la raccolta dell’acqua piovana, la raccolta differenziata e produzione energetica da biomassa, la valorizzazione della biodiversità, servendosi di metodi di costruzione ecologici e riservando particolare attenzione alla produzione di energia rinnovabile.

Il valore sostenibile e rivoluzionario del futuro International Quarter si inserirà nella verde cornice del Queen Elisabeth Olympic Park, i 2,5 kmq di parco realizzati proprio in occasione delle prossime olimpiadi; accanto allo sviluppo e al potenziamento delle infrastrutture, il nuovo quartiere permetterà la realizzazione di 35 km di pista ciclopedonale in aggiunta alla rete esistente e darà una forte spinta allo sviluppo green di Londra, trasmettendo un valore aggiunto alle trasformazioni del dopo Olimpiadi.

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