Aqueous Hybrid Ion: la batteria domestica all’acqua marina

Un professore americano ha inventato una batteria ecosostenibile che prometteuna durata pari al doppio di una batteria tradizionale

Aqueous Hybrid Ion: la batteria domestica all'acqua marina

(Rinnovabili.it) – Mostra prestazioni convincenti, la nuova batteria domestica all’acqua marina “Made in USA”. Il suo nome è Aqueous Hybrid Ion e a inventarla è stato Jay Whitacre, professore di scienza e ingegneria dei materiali alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh e fondatore di Aquion, società dedita all’innovazione energetica. Secondo gli esperti di energia del comparatore online SuperMoney, questa batteria crea le condizioni per creare una fornitura di energia elettrica più conveniente, riducendo così le spese per le utenze domestiche.

 

Come funziona Aqueous Hybrid Ion?

Aqueous Hybrid Ion permette di incamerare e accumulare l’energia proveniente dalla luce solare o dal vento che può essere impiegata più tardi in momenti in cui questi elementi atmosferici non sono presenti. In questo modo non dobbiamo neanche alternarla a gas o energia elettrica. Ma la cosa sorprendente è il processo che le permette di fare questo. Infatti, non utilizza sostanze chimiche dannose, niente piombo o prodotti chimici infiammabili o esplosivi.

La batteria è composta da  acqua salata come elettrolita, un catodo in ossido di manganese e un anodo in carbonio composito, separati da cotone sintetico.

 

L’interesse intorno alla batteria a ioni

Il progetto ha interessato così tanto che è stato foraggiato addirittura con 55 milioni di dollari, provenienti da privati e aziende interessate a investire nel mondo dell’energia alternativa e rinnovabile. Tra questi spicca il nome di Bill Gates che spera che presto venga avviata la produzione su scala industriale di questa batteria ecologica.

Inoltre, la Aquion ha vinto diversi premi per questa sua creazione, tra cui il Cradle to Cradle Certified Bronze, che premia processi produttivi che assimilano i materiali usati a elementi naturali e rinnovabili, e il Lemelson–MIT Prize del Massachusetts Institute of Technology, che è il premio più importante a livello economico per gli “inventori” negli Stati Uniti. Chi lo vince, infatti, riceve un assegno di 500.000$ da utilizzare come vuole, ma il nostro Jay Whitacre ha già assicurato che lo utilizzerà per creare borse di studio finalizzate a supportare la crescita professionale degli studenti nella speranza di alimentare l’interesse dei giovani e spingerli a studiare soluzioni energetiche sempre più innovative.

Insomma, questa batteria non deve essere solo un modo per generare energia in maniera pulita, ecosostenibile, rinnovabile e senza pericoli, ma dev’essere anche un’ispirazione per le generazioni future a rendere il mondo un posto migliore.

 

Il futuro di Aqueous Hybrid Ion

Le prime richieste e i primi interessamenti sono già arrivati da parte di stati che beneficerebbero molto delle caratteristiche della Aqueous Hybrid Ion per le loro condizioni atmosferiche: Hawaii e Australia. Questa batteria ha dunque tutte le carte in regola per diventare una fonte energetica rinnovabile di straordinaria importanza, sperando che anche in Italia si inizi a pensare di installarla e metterà sul mercato il prima possibile per sfruttare al massimo le condizioni di sole e vento di cui beneficiamo nel nostro paese.

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1 commento

  1. E’ veramente molto interessante ma purtroppo prima che entrano in commercio ci vorranno tempi biblici. Un esempio è la famosa batteria al rabarbaro che avrebbe dovuto già essere in produzione ma ancora non se ne parla. Io sarei interessatissimo in quanto ne dovrei utilizzare circa un centinaio per ripristinare un impianto di illuminazione pubblica con pali fotovoltaici,c’è qualcuno in grado di quantificare i tempi di commercializzazione ??
    Alfonso

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