Calcestruzzo autoriparante, durabilità è anche sostenibilità

Il progetto europeo ReSHEALience sta lavorando per aumentare la durabilità del calcestruzzo al fine di diminuire la manutenzione e ridurre il consumo di risorse. Sei progetti pilota ne convalideranno la capacità

Calcestruzzo autoriparante
Credits: Rover Maritime

(Rinnovabili.it) – Un calcestruzzo autoriparante in grado di estendere le prestazioni a lungo termine anche in condizioni di esposizione chimica estremamente aggressiva. Questo il punto d’arrivo verso cui naviga ReSHEALience, progetto di ricerca europeo finanziato da Horizon2020.

L’iniziativa è condotta da un consorzio di imprese (che coprono l’intera catena del valore del settore delle costruzioni) università e istituti di ricerca. Guidati dal Politecnico di Milano. I partner si sono dati 4 anni di tempo per lo sviluppo di un Ultra High Durability Concrete (UHDC), un materiale innovativo e resistente al degrado con cui estendere la sostenibilità del calcestruzzo.

Aumentarne la durabilità significa infatti diminuirne la manutenzione e ridurre nel contempo il consumo di risorse. Per ottenere ciò i ricercatori hanno “ingegnerizzato” il materiale attraverso componenti su micro- e nano-scala come additivi cristallini, nanofibre di allumina, nanofibre e nanocristalli di cellulosa capaci di potenziare la capacità di “autoriparazione”.

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“Si è passati  – spiega il PoliMi in una nota stampa – da un concetto di durabilità del materiale intesa come protezione passiva dagli agenti aggressivi esterni verso una visione “attiva” di tale prestazione. Oggi il consorzio sta validando i nuovi compositi cementizi ad elevata durabilità in sei siti pilota.

Le strutture – 2 in Italia, 2 in Spagna, 1 in Irlanda e 1 a Malta – sono costantemente monitorate mediante una estesa rete onde verificarne l’andamento delle prestazioni nel tempo. Dal bacino della torre della centrale geotermica di Chiusdino alla piattaforma galleggiante dell’eolico offshore di Rover Maritime in Spagna. Il focus è su impianti le cui severe condizioni operative mettono a dura prova le prestazioni, portando a un rapido deterioramento dei materiali, con conseguente spesa di miliardi di euro ogni anno in riparazioni.

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La conclusione del progetto è prevista per marzo 2022, ma già oggi si può affermare che il consorzio ReSHEALience ha raggiunto l’obiettivo di validare il concetto di calcestruzzo ad elevata durabilità (Ultra High Durability Concrete – UHDC), caratterizzato da formulazioni definite sulla base degli scenari di impiego strutturale e realizzate con materiali disponibili a seconda delle diverse realtà locali. Ciò anche al fine di superare le abituali formulazioni proprietarie onde consentirne un’ampia e consapevole diffusione nel mondo delle costruzioni a basso impatto ambientale.

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