Concorso XPrize, da Elon Musk 100mln per la rimozione della CO2

La competizione è aperta a innovatori e team provenienti qualsiasi parte del pianeta Obiettivo: creare e dimostrare una soluzione in grado di estrarre direttamente dall’atmosfera o dagli oceani l’anidride carbonica e bloccarla in modo permanente ed “ecofriendly”

rimozione della CO2
Credits: XPrize

Quattro anni per realizzare un sistema di cattura della CO2 sicuro e scalabile

(Rinnovabili.it) – C’è lo zampino di Elon Musk nel nuovo XPrize, riconoscimento creato dall’omonima Fondazione per incentivare lo sviluppo di innovazioni tecnologiche radicali. Uno zampino prezioso, dal momento che il CEO di Tesla e SpaceX fornirà i 100 milioni di euro di ricompensa per la nuova competizione. Cifra strabiliante che, tuttavia, ben si spiega attraverso l’obiettivo del concorso. Questa volta l’XPrize chiama a raccolta inventori, scienziati e sviluppatori di tutto il mondo per realizzare un impianto per la rimozione della CO2, atmosferica o oceanica.

Si tratta di un campo ancora molto giovane. E sebbene non manchino tecnologie, prototipi e persino impianti su scala commerciale, le soluzioni di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica rappresentano per lo più una scommessa. Per questo motivo, il concorso concederà 4 anni di tempo ai team partecipanti al fine di implementare un sistema efficiente e sicuro. Il prototipo dovrà essere in grado di catturare la CO2 da aria o acqua marina e tenerla stoccata per un periodo di almeno 100 anni. I progetti saranno giudicati principalmente in base al costo per tonnellata di carbonio catturato e dovranno dimostrare come l’impianto può essere scalato fino al livello delle gigatonnellate.

Leggi anche Tecnologie CCUS, così Saipem trasforma la CO2 da problema a risorsa

“Vogliamo avere un impatto davvero significativo”, ha affermato Musk commentando l nuovo XPrize sulla cattura della CO2. “Negatività al carbonio, non neutralità. L’obiettivo finale è l’estrazione scalabile della CO2 misurata in base al costo per tonnellata ‘tutto compreso’, ossia includendo anche l’impatto ambientale. Questa non è una competizione teorica; vogliamo team che costruiscano sistemi reali scalabili e in grado di avere un impatto misurabile”.

Gli organizzatori hanno spiegato che le linee guida complete per il concorso saranno rivelate durante la Giornata della Terra ad aprile, quando si apriranno le registrazioni per le squadre. Diciotto mesi dopo, saranno selezionati 15 finalisti a cui andrà un milione di dollari come premio per costruire i rispettivi prototipi. Il vincitore si aggiudicherà quindi 50 milioni, mentre al secondo e terzo posto andranno rispettivamente 20 e 10 milioni  di dollari.

“L’obiettivo di questa competizione – ha spiegato Peter H. Diamandis, fondatore e presidente esecutivo di XPrize – è ispirare imprenditori e ingegneri a costruire soluzioni per la rimozione dell’anidride carbonica, molte delle quali sono state solo discusse e dibattute. Vogliamo vederle costruite, testate e convalidate”.

Articolo precedenteInquinamento atmosferico: le fossili fanno 9 milioni di morti l’anno
Articolo successivoGli USA fanno un passo verso il riconoscimento dei migranti climatici

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!