Pubblicato il 18° Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”:

Il 78% degli italiani pensa che il futuro sia nelle rinnovabili, oltre il 90% è preoccupato dal cambiamento climatico, si preferiscono gli impianti solari sulle coperture e quelli eolici al largo in mare, l’idrogeno è la scelta per il futuro e ben il 68% ritiene che l’aria inquinata aumenti diffusione e letalità del COVID-19. È […]

Gli italiani, il solare e la green economy

Il 78% degli italiani pensa che il futuro sia nelle rinnovabili, oltre il 90% è preoccupato dal cambiamento climatico, si preferiscono gli impianti solari sulle coperture e quelli eolici al largo in mare, l’idrogeno è la scelta per il futuro e ben il 68% ritiene che l’aria inquinata aumenti diffusione e letalità del COVID-19.

È questa la fotografia che emerge dal 18° Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato dall’Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, i cui dati sono stati divulgati oggi nel corso della web conference “Economia, salute, ambiente… o viceversa? Innovazione e rinnovabili per la salute del Pianeta e dell’Umanità”.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana Onlus con la collaborazione di CITERA – Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente della Sapienza Università di Roma. Partners dell’evento: RenexiaAlboran HydrogenMaestri Costruttori.

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Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ha commentato: “Le rinnovabili sono il futuro e il cambiamento climatico è sempre più la prima emergenza percepita, persino di fronte alla pandemia e ai notevoli problemi economici. Gli italiani hanno apprezzato l’Ecobonus e vedono positivamente il Super Ecobonus previsto dal Governo. Ma un numero sempre maggiore di cittadini chiede incentivi alle rinnovabili e alla transizione energetica. Questo 18° Rapporto rafforza il sostegno alle rinnovabili, in particolare alle energie prodotte dal sole e dal vento. Si propende in modo chiaro verso le rinnovabili sostenibili, preferendo il solare sulle coperture e gli impianti eolici al largo, lontani dalle coste, e se sulle colline con particolare tutela delle esigenze paesaggistiche”.

I dati del Rapporto, presentati da Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi, attestano ancora una volta il grande favore degli italiani verso le energie rinnovabili: ben l’85% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sul solare, il 63% sull’eolico e si attestano solo intorno al 5% i sostenitori del nucleare, mentre scendono al 4% quelli dei combustibili fossili (- 1% rispetto alla precedente rilevazione). Il 78% degli italiani è certo che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili (+ 6%).

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In questa edizione, il Rapporto include il focus “Rinnovabili sostenibili, efficienza energetica ed ecobonus. Cambiamenti climatici e pandemie”. In tema di efficienza energetica, il 63% degli italiani ha sentito parlare del Super Ecobonus del 110% per incentivare l’efficienza energetica e si dichiara interessato. Il 68% lo giudica una iniziativa positiva che può migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile. Sulla questione dei cambiamenti climatici, il 93% degli intervistati ne è preoccupato (+ 4% rispetto alla precedente rilevazione). Per l’82%, inoltre, si sta facendo poco per contenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi.

Tra le curiosità, la percezione degli italiani del COVID-19 in rapporto ai temi ambientali: per il 68% degli italiani, l’aria inquinata aumenta la diffusione del virus e danneggia l’apparato respiratorio, aumentando la letalità delle polmoniti causate dal virus. Il 58% giudica valida l’ipotesi che l’origine del covid sia da attribuire alla sovrappopolazione e alla scarsa igiene. Mentre per il 43% il virus proviene da habitat e animali selvatici danneggiati da attività invasive.   

Alessandra Todde, Sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico: “Credo fortemente in un mondo in cui la sostenibilità ambientale sia un valore dominante, in cui le imprese investano in modelli produttivi sostenibili, rispettando il territorio e i cittadini. Lo sviluppo sostenibile è ciò che permette alla nostra generazione di soddisfare i propri bisogni e che permetterà a quelle successive di fare altrettanto. La civiltà ecologica si costruisce con lo sforzo collettivo di Governo, imprese e società civile. Solo un’indispensabile sinergia tra i vari attori può portare alla rinascita completa del Paese”.

DATI DEL 18° RAPPORTO

Si confermano, rispettivamente all’84% e all’83%, il campione che non ha dubbi sul fatto che il solare e l’eolico, rispetto a quella tradizionale, rappresentino l’energia più compatibile con l’ambiente. Il 90% ha la certezza che passare al solare oggi sia più sicuro. 

Dal Rapporto emerge che il 71% è a conoscenza del fatto che, dal 2007, esiste in Italia un ecobonus per rendere più efficienti gli edifici e utilizzare energia che proviene da fonti rinnovabili, però senza mai beneficiarne.

La maggioranza degli intervistati si dimostra pronta ad installare pannelli fotovoltaici se si facilitasse l’autoconsumo e si eliminassero burocrazia e ostacoli. Il 70%, tuttavia, lo ritiene sia tecnicamente complesso (+ 20%) sia caro e difficile da gestire (+ 26%, rispetto alla precedente rilevazione).

In merito alla tipologia di impianti preferiti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, gli italiani pensano che si dovrebbe ricorrere sia a piccoli che grandi impianti (79%), piccoli impianti distribuiti di tipo familiare o per piccole unità (69%), grandi impianti che producono energia per interi quartieri, industrie e città (65%). I grandi impianti solari dovrebbero essere dislocati: sulla copertura di grandi edifici, come centri commerciali e stazioni ferroviarie (85%), a terra ma solo in aree non agricole e senza valori naturalistici (60%). Per quanto riguarda invece la messa in opera di grandi impianti eolici, questa dovrebbe essere dislocata: sulle colline e nelle aree vocate ma con attenzione al paesaggio (80%), a mare ma lontani e invisibili dalla costa (68%).

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In merito alla transizione energetica, solo il 30% del campione è a conoscenza che l’UE punta sull’idrogeno verde come elemento essenziale, ma per l’86% sarebbe importante per l’Italia incentivare questa innovazione.

Sono stati inoltre presentati i dati relativi all’efficienza energetica delle abitazioni. Gli interventi prioritari indicati dagli italiani sono: rivestimenti esterni con isolanti (24%, + 3%), impianto fotovoltaico (20%), doppi vetri e pannelli solari per acqua calda (11%). 

La versione integrale del 18° Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy” è disponibile sul sito della Fondazione UniVerde: http://www.fondazioneuniverde.it/

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