Peste suina, effetto barriera per delimitare il cluster

Piana: “cerchiamo di sfruttare al massimo l’orografia territoriale e le barriere attualmente presenti sul territorio nel delimitare l’area critica”

Foto di Paul Henri Degrande da Pixabay

Recinzioni e barriere per limitare il contagio

Genova. Continuano le linee di intervento per arginare l’epidemia da peste suina. “Tra le azioni predisposte nella task force regionale in questi giorni per evitare il propagarsi di una malattia letale per cinghiali e suini – spiega il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana – cerchiamo di sfruttare al massimo l’orografia territoriale e le barriere attualmente presenti sul territorio nel delimitare l’area critica.

Per questo, al fine di salvaguardare la pubblica incolumità e per continuare a garantire una barriera efficace alla circolazione della fauna selvatica, ho chiesto ad Autostrade per l’Italia la verifica e, se necessario, il ripristino delle recinzioni di protezione delle carreggiate.

Un intervento fondamentale ad esempio nei tratti dell’A26, da Genova Prà sino alla bretella di Predosa che si collega con l’A7, dove si concentrano i casi accertati.

Già dalle prime interlocuzioni ho trovato ampia disponibilità al confronto operativo con obiettivi comuni.

Ricordo che anche altri Paesi per controllare l’epidemia hanno rafforzato e predisposto recinzioni e barriere, che si sono dimostrate utili per il confinamento degli animali”.

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