Qualità aria Bacino padano, pieno accordo tra Regioni: Stato più coinvolto

Pieno accordo tra assessori Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna

Inquinamento dell’aria: come aumenta il rischio di sviluppare malattie mentali
Foto di Pexels da Pixabay

Video-meeting in preparazione conferenza 6-7 ottobre a Venezia

Qualità aria Bacino padano: gli assessori regionali all’Ambiente di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, si sono incontrati in videoconferenza in vista dell’appuntamento del 6 e 7 ottobre, a Venezia, per la conferenza di medio termine del progetto europeo Life Prepair, un importante momento di confronto.

Leggi anche Inquinamento atmosferico, le nuove linee guida OMS sulla qualità dell’aria

L’incontro è stato occasione di verifica, da un lato dell’attuazione dei provvedimenti messi in campo per combattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria, dall’altro per fare un punto sulla sentenza della Corte di Giustizia europea del novembre 2020, anche alla luce della relazione del Ministero della Transizione Ecologica (Mite).

Lavoro coordinato dal 2005

Le Regioni del Bacino padano proseguono così un lavoro coordinato che, già dal 2005, ha visto i primi accordi per il miglioramento della qualità dell’aria; a cui ne sono seguiti altri nel 2007, 2013 e 2017.
A questi si è aggiunto, nel 2019, l’Accordo di Torino che ha fissato impegni precisi. In particolare, l’istituzione di un Fondo per l’Ambiente sul quale trasferire le risorse da mettere a disposizione delle regioni del Bacino padanoSebbene per alcuni parametri ci siano dei superamenti, si conferma una situazione in progressivo miglioramento.

Confermati i provvedimenti in essere

Le Regioni hanno confermato i provvedimenti in essere a partire da gennaio 2021; Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, avevano già condiviso la necessità d’introdurre le limitazioni alla circolazione per i veicoli Euro4 Diesel al termine dello stato di emergenza nazionale, al momento fissato al 31 dicembre 2021; in Piemonte, come già fissato, i provvedimenti sono in vigore dal 15 settembre.

Competenza dei livelli di governo regionale e statale

Gli assessori ribadiscono il proprio impegno nel mettere in atto tutti i provvedimenti e le misure necessarie alla sfida sul miglioramento della qualità dell’aria, pur nella consapevolezza che la tutela dell’ambiente, come sancito dalla Costituzione italiana, è materia di competenza legislativa esclusiva dello Stato. Hanno inoltre espresso il proprio interesse ad avere maggiori spazi di autonomia, ricordando che le Regioni del Bacino padano hanno già avviato l’iter per il riconoscimento dell’autonomia e sono in attesa di un intervento da parte dello Stato.

Per questo motivo chiedono che gli sforzi siano compiuti da entrambi i livelli di governo, ciascuno secondo la propria potestà e competenza.

Qualità aria Bacino padano: il prossimo incontro

L’appuntamento per condividere e discutere le strategie di risanamento dell’aria è fissato il 6 e 7 ottobre a Venezia. Servirà per approfondire tutti i temi: dal livello europeo a quello locale.

Leggi anche Smog, città fuorilegge per qualità aria. Il rapporto di Legambiente

ama

Articolo precedenteNucleare, assessore Ambiente: dibattito su basi scientifiche senza commedie
Articolo successivoQualità dell’aria, in Veneto livelli di PM10 in miglioramento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!