Mercedes B Electric Drive, la parola al produttore

Intervista a Eugenio Blasetti, Responsabile marketing prodotto Mercedes-Benz Italia

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Quanto è importante per Mercedes-Benz l’opzione elettrica: è possibile considerarla un’alternativa concreta alla mobilità a base fossile nel medio periodo?

«Daimler investe ogni anno oltre 5.6 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, di cui circa il 50% riservato alle tecnologie per la riduzione di consumi ed emissioni. Oggi a listino abbiamo già ben undici modelli ibridi, benzina e diesel, che arrivano ad offrire fino a 115 CV elettrici. Dalla Classe C all’ammiraglia S si può così guidare un’auto sportiva senza gli oneri di queste tipologie di automobili. Si può avere la potenza elettrica quando serve e si vuole: tanti cavalli puliti e gratis, perché non incidono sulle spese di gestione e tasse come, ad esempio, il bollo. Una strategia che entro il 2017 prevede il debutto di altri 10 nuovi modelli Plug-in Hynrid, uno ogni quattro mesi. In sintesi, ottimizzazione dei motori a combustione interna, introduzione di kW elettrici per incrementare le potenze e abbassare i consumi, fino all’elettrico 100%, per la mobilità urbana. La mobilità tutta elettrica trova oggi nella nostra gamma le ideali ambasciatrici nella smart electric drive e nella Classe B Electric Drive, che garantisce fino a 230 km di autonomia a zero emissioni».

 

Quali potrebbero essere per Mercedes-Benz le modalità per sostenere ed aumentare la richiesta di modelli elettrici? Cosa si può chiedere alla politica in tal senso?

«Noi costruttori investiamo come nessun’altra industria nella ricerca e sviluppo, portiamo sul mercato nuovi prodotti, sempre più sostenibili e attenti all’ambiente. Tutto questo potrà essere davvero valorizzato solo attraverso politiche mirate ed a lungo termine che possano offrire un contributo decisivo nella direzione di una mobilità a zero emissioni e, allo stesso tempo, sostenere un settore che da solo rappresenta l’11% del PIL italiano. Agevolazioni fiscali che favoriscano la diffusione di prodotti a basso impatto ambientale, ma anche un piano infrastrutturale che garantisca l’opportuna copertura della rete di ricarica all’interno delle nostre città».

 

Come giudicate la risposta del mercato alla proposta dei veicoli elettrici? Rispetta le vostre attese?

«Le nostre attese sono dimensionate ad un mercato che risente dell’assenza di un vero piano di sviluppo, frutto di politiche attente alle esigenze di questo settore. Crescono la sensibilità ambientale e i costi di esercizio delle auto, due fattori che influenzano positivamente l’attenzione verso vetture ad alimentazione ibrida ed elettrica, ma non basta. In generale, la smart elettrica è ormai una realtà: è la più venduta in Germania e stiamo già esaurendo le ultime unità prima dell’arrivo della prossima generazione. Per la Classe B, la stiamo lanciando e proponendo sul mercato in questi giorni, anche attraverso due interessanti formule di leasing e noleggio lungo termine, che sono le modalità ideali per salire al volante di una vettura elettrica oggi».

 

A quale profilo di utente si rivolge la Classe B elettrica?

«Classe B Electric Drive estende il piacere della mobilità 100% elettrica oltre i confini cittadini e permette di percorrere fino a 230 km a zero emissioni. Un’opportunità offerta oggi a tutta la famiglia, che entra nell’era della mobilità elettrica, unendo alla tradizionale funzionalità del monovolume della Stella, il risparmio della guida elettrica e le agevolazioni che molte delle nostre città offrono alle auto a zero impatto ambientale: dall’esenzione del pagamento del bollo per i primi cinque anni, all’accesso nelle zone a traffico limitato e il parcheggio gratuito nelle strisce blu».

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