Cosa riciclare della tua auto

    Contrariamente a quanto si crede, un’auto giunta a fine vita è una risorsa molto preziosa. Anziché considerarla un rottame da destinare al primo demolitore disponibile, un veicolo fuori uso deve essere trattato secondo quanto previsto dalla Direttiva ELV (2000/53/EC) per “attivare” una sua seconda vita nel pieno rispetto dell’ambiente.   Più dell’80% del […]

 

 

Contrariamente a quanto si crede, un’auto giunta a fine vita è una risorsa molto preziosa. Anziché considerarla un rottame da destinare al primo demolitore disponibile, un veicolo fuori uso deve essere trattato secondo quanto previsto dalla Direttiva ELV (2000/53/EC) per “attivare” una sua seconda vita nel pieno rispetto dell’ambiente.

 

Più dell’80% del materiale che compone un’autovettura è integralmente riciclabile.

 

In Italia il settore della rottamazione dei veicoli costituisce un fenomeno estremamente rilevante con circa 700mila autovetture dismesse ogni anno. Un’incredibile risorsa di materiali da sottrarre alla discarica.

 

I componenti ed i pezzi di ricambio della vettura possono essere suddivisi in base al materiale di cui sono composti ed essere opportunamente riciclati. L’obiettivo è quello di riuscire a recuperare il più possibile per far sì che solo la “carcassa” del veicolo venga destinata alla demolizione, operazione che, tra l’altro, ci consentirà di recuperare anche il metallo che la compone.

 

Per prima cosa, un veicolo fuori uso deve essere disinquinato. Nella prima fase di trattamento, infatti, è necessario recuperare dal veicolo tutti i liquidi pericolosi per l’ambiente, ovvero l’olio lubrificante, il carburante, il liquido dei freni e il liquido di raffreddamento, raccoglierli in appositi contenitori e inviarli alle officine autorizzate affinché possano essere riciclati in modo ottimale.

 

 

Cosa è possibile riciclare

 

 

MATERIALI DI CONSUMO

 

  • Olio lubrificante

Indispensabile per il funzionamento di tutti i motori a combustione interna, una volta consumato diventa un rifiuto pericoloso: se disperso nell’ambiente, infatti, esso può inquinare le falde acquifere, compromettere la sopravvivenza della flora e della fauna marina, oppure, se bruciato, immettere in atmosfera sostanze inquinanti. Una volta esausto, l’olio lubrificante deve essere opportunamente raccolto e può essere rigenerato, e diventare nuovo olio base, oppure inviato a impianti industriali autorizzati a impiegarlo come combustibile.

 

  • Batterie

Le batterie presenti all’interno di un veicolo vengono impiegate per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione, ma una volta giunte a fine vita diventano un rifiuto molto pericoloso per l’ambiente, a causa della presenza di metalli pesanti al loro interno, come piombo, cromo, cadmio, rame, zinco e mercurio. Per evitare che vengano disperse nell’ambiente, esse devono essere opportunamente raccolte, trattate e riciclate.

 

  • Pneumatici

Ogni anno in Italia ci sono circa 380.000 t di pneumatici che, non essendo più prodotti sicuri ed efficienti, diventano un rifiuto da inviare alla raccolta e al recupero. Un pneumatico giunto a fine vita può essere opportunamente trattato e dar vita a granulato di gomma e polverino, con numerose applicazioni (settore edile e stradale, industria della gomma, superfici sportive o antitrauma), ma rappresenta anche un’importante fonte energetica per settori industriali altamente energivori.

 

 

COMPONENTI

 

 

  • RAEE e lampadine

Le apparecchiature elettriche ed elettroniche e le lampadine presenti in una vettura possono essere risparmiate alla demolizione per essere raccolte e recuperate. Riciclare questi componenti significa ottenere vantaggi ambientali, sanitari ed economici legati alla messa in sicurezza di sostanze pericolose. I vetri di questi componenti, lavati e triturati, possono trovare nuove applicazioni sia nell’edilizia (lane di vetro, isolanti) che nella vetrificazione delle superfici di piastrelle.

 

  • Vetri

Anche il parabrezza, il lunotto posteriore e i finestrini laterali di un’autovettura possono essere recuperati. Il vetro presente all’interno di un’auto, infatti, può essere adeguatamente rimosso e opportunamente raccolto per poter essere inviato ad appositi stabilimenti specializzati nello smaltimento di vetro in lastre. Grazie alle infinite possibilità, il riciclo del vetro rappresenta un’ottima opportunità per l’ambiente.

 

  • Plastica

I componenti in materiale plastico presenti in un’autovettura sono molti: dal cruscotto, ai rivestimenti delle portiere, al paraurti fino ai tergicristalli, un’auto giunta a fine vita ha molta plastica da smaltire. Anziché diventare uno scarto da destinare alla discarica, la plastica contenuta in un veicolo può essere recuperata. Alcuni componenti dell’auto (come il paraurti per es.) possono essere recuperati prima della demolizione e inviati al riciclo; altri, invece, vengono recuperati in seguito alla frantumazione della carcassa e separati in base al colore e al polimero di composizione.

 

  • Metalli

Così come il vetro, anche i componenti metallici presenti in un’autovettura possono essere recuperati e avere una seconda vita, in particolare quelli in acciaio e alluminio possono essere riciclati all’infinito senza perdere le rispettive qualità. Anche in questo caso, alcuni componenti (come i cerchioni per es.) vengono smontati dall’autovettura e inviati al riciclo; altri, invece, vengono recuperati in seguito alla frantumazione della carcassa e separati in base alla loro composizione.

 

  • Imbottiture e tessuti

Un veicolo contiene al suo interno anche sedili e tappetini, elementi che sono composti principalmente da elastomeri, resine o materiali cellulosici. Essi vengono riciclati successivamente al processo di frantumazione della carcassa: dalla rottamazione dei veicoli fuori uso, infatti, vengono recuperati i materiali tessili che possono essere smaltiti in discarica oppure essere impiegati per la produzione energetica.

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