Gli Oscar green di Coldiretti Veneto

Tra i premiati, un’agri acrobata e un’orticoltrice del benessere rientrano tra coloro che parteciperanno alla finale nazionale

sequestro del carbonio
Foto di klimkin da Pixabay

80 i candidati e 7 i premiati

“La Regione del Veneto continuerà nel massimo impegno per sostenere la formazione dei giovani in agricoltura, consapevoli che il settore primario, soprattutto dopo la pandemia, è diventato un fulcro per garantire la qualità di vita di ciascuno di noi. Nuovi profili professionali, corsi su misura e qualifiche adeguate all’evoluzione del mondo agricolo sono elementi sui quali continueremo a puntare”.

Così l’Assessore regionale al lavoro, istruzione e formazione è intervenuta oggi a margine della cerimonia finale che ha decretato i vincitori degli Oscar Green di Coldiretti Veneto tenutasi a Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza.  80 i candidati e 7 i premiati. Tra questi un’agri acrobata e un’orticoltrice del benessere rientrano tra coloro che parteciperanno alla finale nazionale.

“Ho sempre avuto particolare attenzione – dichiara l’Assessore regionale che nelle sue competenze ha sempre colto l’effervescenza del settore agricolo, sviluppando percorsi formativi specifici e qualifiche legate all’innovazione green -. Le sfide che stiamo vivendo richiedono molte competenze e alti saperi, poggiano sulla indispensabile capacità di collaborare e di essere smart connaturata nei giovani, in particolare quelli che scelgono di investire le proprie energie e professionalità nel mondo agricolo”.

Nel corso dell’evento sono stati presentati alcuni dati relativi a giovani e mondo agricolo in Veneto. Secondo i dati elaborati dal Programma di Sviluppo Rurale i 2.000 neo imprenditori insediatisi durante il quinquennio di finanziamento hanno investito 300 milioni di euro per migliorare le performance aziendali. In termini di dimensione economica emerge che le imprese agricole guidate in Veneto dagli under 40 sfiorano una dimensione economica pari a 250.000 euro, contro 80.000 euro della media italiana. Il divario, però, salendo per classi di età, diminuisce notevolmente, a significare che le realtà condotte da giovani sono più dinamiche.

“Sono dati interessanti che confermano la fondamentale necessità di mettere in rete le migliori energie sul fronte imprenditoriale, a partire dalle start up più innovative e dalle esperienze più dinamiche – ha concluso l’Assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto -. Per rispondere al tale esigenza di interdisciplinarietà occorre disporre, da un lato, di giovani specializzati da inserire a tutti i livelli e, dall’altro, di un mondo imprenditoriale pronto, aperto al confronto. E su questo la Regione continuerà a garantire il massimo impegno”.

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