Cambiamento climatico: l’Olanda ricorre contro gli ambientalisti

Partito il ricorso dopo che una corte distrettuale dell’Aja aveva condannato il governo per non aver fatto abbastanza contro il cambiamento climatico

Cambiamento climatico ricorso olandese contro i cittadini

 

(Rinnovabili.it) – Non è bastata una condanna in primo grado al governo olandese, accusato da 900 cittadini di essersi disinteressato dei rischi del cambiamento climatico. Dopo il verdetto dello scorso giugno, che costituisce un precedente importantissimo nella giurisprudenza internazionale, l’esecutivo ha deciso di ricorrere in appello. La sentenza dava ragione ad ambientalisti e cittadini, imponendo ai governanti di predisporre piani per la riduzione delle emissioni più coraggiosi di quelli messi in campo.

Il livello dei gas serra olandesi è sceso del 5% nel 2014 rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi da Statistics Netherlands (CBS), a causa di un inverno mite che ha portato ad un più basso consumo di combustibili fossili. Ma il buon risultato è stato inficiato dal maggior utilizzo di carbone rispetto al gas da parte dei produttori di energia elettrica.

 

Cambiamento climatico ricorso olandese contro i cittadini

Il governo ha deciso che i Paesi Bassi dovranno conseguire una riduzione del 17% di emissioni entro il 2020, ben al di sotto delle prescrizioni europee, che prevedono un 25-40% per i Paesi sviluppati.

Il Vice Ministro dell’ambiente Wilma Mansveld ha scritto, in una lettera al parlamento, che il governo avrebbe contestato la sentenza del 24 giugno, che ordinava all’esecutivo di tagliare le emissioni del 25% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020. Nel frattempo, però, ha anche promesso che il governo si impegnerà ad iniziare l’attuazione della sentenza, perché la presentazione del ricorso non annulla l’obbligo di rispettarla.

 

Urgenda, il gruppo ambientalista che ha presentato la querela per conto di 900 cittadini olandesi, ha detto che attende fiducioso il processo di appello e ha esortato il governo a fare di più per rallentare il cambiamento climatico. La denuncia è stata presentata due anni fa, nel 2013, anno in cui le fonti rinnovabili soddisfacevano  soltanto il 4,5% della domanda di energia, mettendo il Paese in difficoltà rispetto al suo obiettivo 2020 e fotografando una situazione parecchio in ritardo rispetto a vicini illustri, come Germania e Danimarca.

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