Rischio climatico troppo alto, l’assicurazione sulla casa diventa un miraggio

Secondo uno studio del Climate Council australiano, nel paese a fine decennio 1 casa su 25 non sarà assicurata perché i proprietari non se lo potranno permettere. Nelle regioni più colpite il rapporto sale a 1 su 7

Rischio climatico: Australia, già nel 2030 assicurazioni a peso d’oro
By Kgbo – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=115651454

Le stime sull’impatto del rischio climatico in Australia

(Rinnovabili.it) – Nel giro di 8 anni in molte regioni dell’Australia potrebbe diventare impossibile stipulare un’assicurazione sulla casa. Troppo alto il rischio climatico, così le compagnie portano i premi alle stelle. Un fenomeno che non sarà marginale: potrebbe riguardare 1 abitazione su 25, calcola un dossier del Climate Council australiano dal titolo esplicativo Uninsurable nation: Australia’s most climate-vulnerable places (“Una nazione non assicurabile”). E nelle aree più esposte a inondazioni, cicloni e incendi, il rapporto sale a 1 casa su 7.

“Il peggioramento delle condizioni climatiche estreme comporta un aumento dei costi di manutenzione, riparazione e sostituzione delle proprietà – le nostre case, i luoghi di lavoro e gli edifici commerciali”, spiega il dossier. “Con l’aumento del rischio di essere colpiti da eventi climatici estremi, gli assicuratori aumenteranno i premi per coprire l’aumento dei costi dei sinistri e della riassicurazione”. Con il risultato che l’assicurazione “diventerà sempre più inaccessibile o non disponibile” in molte parti dell’Australia.

Leggi anche I disastri del clima in Italia hanno causato 20mila morti dal 1980

Oltre mezzo milione di proprietà nel paese, o 1 su 25, saranno ad “alto rischio” entro il 2030. Una definizione che indica costi annuali da danni causati da condizioni climatiche estreme e dal cambiamento climatico che le renderanno effettivamente non assicurabili entro fine decennio.  Inoltre, il 9% delle proprietà (vale a dire 1 su 11) sarà classificata a “rischio medio” sempre entro il 2030, ovvero con costi annuali da danni climatici che equivalgono allo 0,2-1% del costo di sostituzione della proprietà. “Queste proprietà sono a rischio di diventare sottoassicurate”, conclude il rapporto.

Il rischio climatico fa ormai parte della quotidianità per gran parte degli australiani. Tra febbraio e marzo le inondazioni stagionali hanno provocato più di 2 miliardi di dollari di danni solo negli stati del Queensland e New South Wales. Secondo una stima recente di Deloitte, i disastri climatici costeranno all’Australia fino a 73 miliardi di dollari l’anno nel 2060.

Leggi anche L’atlante mondiale dei disastri climatici: occhio all’acqua

Articolo precedenteAccordo UE-Mercosur, l’Europa sacrifica clima e ambiente per la carne sudamericana
Articolo successivoVerso uno standard europeo per il mercato volontario del carbonio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!