L’asciugatura ventilata libera nell’aria milioni di microfibre

Un team di ricercatori della Northumbria University ha dimostrato che i sistemi di filtraggio dell’asciugatura ventilata lasciano passare milioni di tonnellate di microfibre. Queste particelle vengono così liberate nell’aria, come gli scarichi della lavatrice le rilasciano nelle acque.

asciugatura ventilata
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

L’asciugatura ventilata rilascia microfibre nell’aria come lo scarico della lavatrice le libera nell’acqua

(Rinnovabili.it) – Uno studio dell’Università di Northumbria ha rivelato gli impatti sull’inquinamento atmosferico delle microfibre rilasciate dai sistemi di asciugatura ventilata del bucato. La questione è inedita: in passato c’è stata molta attenzione alla quantità di particelle rilasciate dal lavaggio in lavatrice e sui metodi per evitarlo. Lo studio pubblicato il 6 aprile sulla rivista scientifica PLOS ONE mostra come anche l’asciugatura ventilata rilasci la stessa quantità di microfibre.

La ricerca ha riguardato più di 1.200 diverse tipologie di capi di abbigliamento in cotone o poliestere, prodotte sia in Europa sia in Nordamerica.

“Il nostro è il primo studio che ha contemporaneamente quantificato le microfibre rilasciate dagli indumenti durante il lavaggio a fianco di quello rilasciato quando l’abbigliamento viene poi asciugato”. La dottoressa Kelly Sheridan, a capo della ricerca, è un’esperta di fibre tessili dell’Università di Northumbria. Il suo studio, condotto in team con i ricercatori di Procter & Gamble, ha misurato la quantità di microfibre rilasciate durante l’asciugatura ventilata. Gli scienziati le hanno poi paragonate a quelle rilasciate dal lavaggio: “Misurando le microfibre rilasciate durante l’intero processo di riciclaggio, abbiamo scoperto che la perdita di microfibre attraverso l’essiccazione domestica è una preoccupazione enorme”.

Le conclusioni cui sono giunti sono che le asciugatrici domestiche ventilate rilasciano una quantità di particelle pari agli scarichi delle lavatrici. 

A quali conseguenze conduce la ricerca?

La ricerca cita altri studi recenti, che hanno dimostrato che il lavaggio della biancheria libera fino a un milione di tonnellate di particelle. Se le lavatrici mettono a a rischio gli ecosistemi acquatici, le microfibre rilasciate dall’asciugatura ventilata potrebbero danneggiare anche la salute, oltre all’ambiente.

Il gruppo di ricerca ha però trovato una serie di espedienti per limitare il rilascio di microparticelle. In particolare hanno scoperto che utilizzando ammorbidenti e fogli essiccatori la liberazione di microfibre risultava notevolmente ridimensionata. Anche la sostituzione dei filtri delle asciugatrici può avere effetti positivi: utilizzando filtri di lanugine con pori più stretti resterebbero intrappolate quantità maggiori di microfibre. I filtri in lanugine, inoltre, si sono rivelati più adatti alla cattura delle particelle di poliestere rispetto a quelle in cotone. Questo vuol dire che la maggior parte delle microfibre rilasciate dall’asciugatura meccanica potrebbe essere di cotone.

Il dottor Neal Lant di Procter & Gamble ha dichiarato: “I recenti aumenti dei costi energetici ci hanno portato a riflettere attentamente sull’impatto finanziario dell’utilizzo di essiccatori, ma pochi sono consapevoli del loro impatto sull’inquinamento atmosferico da particolato. I risultati del nostro studio sono un invito all’azione per l’industria degli elettrodomestici per migliorare l’efficienza dei sistemi di filtraggio delle microfibre nell’asciugatura ventilata e guidare la conversione in essiccatori a condensatore senza rilascio di fibre aeree, in particolare gli essiccatori a pompa di calore ad alta efficienza energetica”.

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