Dal reddito energetico ai nuovi incentivi per l’autoconsumo virtuale, dal bonus fotovoltaico al 50% ai contributi regionali. Ecco una guida completa ed aggiornata a tutti gli incentivi dedicati al fotovoltaico in Italia per famiglie e privati

Guida completa e aggiornata agli incentivi statali e regionali per il fotovoltaico 2025
Anche nel 2025, in Italia, i privati cittadini possono dotarsi di un impianto fotovoltaico facendo affidamento su una serie di sussidi e strumenti dedicati. Abbiamo raccolto tutti gli incentivi al fotovoltaico 2025 in una guida, per offrire una panoramica completa e aggiornata degli strumenti di agevolazione finanziaria e fiscale attualmente in vigore e delle modalità per accedervi. Ecco tutte le novità per l’anno in corso dai bandi regionali ai contributi statali, fino ai meccanismi di valorizzazione dell’energia generata.
Incentivi al fotovoltaico 2025 per privati e famiglie: bonus e contributi statali
Tra fine del Superbonus 110% e nuove configurazioni dell’energy sharing, i regimi incentivanti per il fotovoltaico dei privati cittadini stanno mutando rapidamente. Oggi la tendenza generale è quella di premiare gli impianti solari in autoconsumo e mettere in campo nuovi strumenti contro la povertà energetica. Dagli ecobonus edilizi “rimaneggiati” ai pannelli solari gratuiti per le famiglie a basso reddito, ecco come stanno cambiando gli incentivi per il fv residenziale.
Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE)
Una delle grandi novità introdotta negli incentivi statali al fotovoltaico domestico è il Reddito energetico nazionale. La misura, introdotta per la prima volta nel 2024, permette di ottenere pannelli fotovoltaici domestici in maniera gratuita grazie ad un contributo in conto capitale. Ma solo per alcune fasce economiche della popolazione che rientrano in un determinato ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Le famiglie potranno così utilizzare l’energia prodotta dall’impianto per l’autoconsumo, destinando il surplus al GSE (Gestore dei Servizi energetici).
L’obiettivo del meccanismo è riuscire a realizzare nell’arco di due anni – il 2024 e il 2025 – circa 31mila impianti solari residenziali al servizio di famiglie in condizione di disagio economico. Budget stanziato per il biennio: 200 milioni di euro.
Beneficiari: possono fare richiesta del Bonus Fotovoltaico Reddito Energetico tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro; oppure inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. L’incentivo serve a ripagare il Soggetto Realizzatore dell’impianto (impresa).
Tempistiche: le domande per gli incentivi 2025 del Reddito Energetico dovranno essere presentate entro una precisa finestra temporale o fino ad esaurimento fondi. Al momento il Ministero dell’Ambiente non ha ancora comunicato le date ufficiali, ma l’apertura dello sportello dovrebbe avvenire entro il 1° semestre 2025.
Tipologia di intervento: Il bonus Reddito energetico 2025 incentiva i sistemi fotovoltaici residenziali su coperture e/o superfici di edifici con taglia compresa tra 2 e 6 kWp. Il contributo prevede una quota fissa massima di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale non sono cumulabili con altri incentivi pubblici.
Come fare domanda: Per richiedere il reddito energetico, il Beneficiario deve inoltrare l’istanza direttamente dalla piattaforma dedicata del GSE, previa iscrizione o identificazione con SPID. Ma con il supporto del Soggetto Realizzatore, da selezionare in maniera preventiva nella mappa di imprese installatrici di impianti del GSE. Per ulteriori informazioni consulta la “Guida di accesso al beneficio ed erogazione contributo”.
Nota bene: l’installazione di moduli fotovoltaici sul tetto va considerata manutenzione ordinaria e pertanto ricade nell‘edilizia libera (vedi Testo Unico rinnovabili) che non richiede nessuna autorizzazione o atto amministrativo necessario per procedere immediatamente.
Bonus Fotovoltaico 50% – 36%
Il Bonus Fotovoltaico, meglio noto come Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione, è un incentivo fiscale e non economico. Permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali. A patto che i pannelli siano installati per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione.
Rispetto agli anni passati però il Bonus Fotovoltaico 2025 ha subito una rimodulazione dall’ultima manovra finanziaria. Per la precisione l’aliquota ordinaria è stata abbassata al 36% fino al 31 dicembre 2027. Unica eccezione: le spese documentate e sostenute sull’abitazione principale. In questi casi si applicherà una aliquota agevolata del 50% ma solo per il 2025.
Beneficiari: proprietari degli immobili; il titolare di un diritto reale di godimento sullo stesso; il locatario; il comodatario.
Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici sono state estese fin oltre il 31 dicembre 2033 ma con aliquote differenti. Per godere del bonus fotovoltaico al 50% c’è tempo solo fino al 31 dicembre 2025.
Tipologia di interventi: La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fotovoltaici su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Come fare domanda: La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 50% è necessario:
- il bonifico parlante,
- l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti,
- la congruità delle spese con computo metrico,
- l’APE,
- l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Per non sbagliare la dichiarazione dei redditi è opportuno fare attenzione al codice della tipologia di intervento inserito nel modello Redditi persone fisiche 2024 o nel Modello 730. Qui le istruzioni per non sbagliare la compilazione.
Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale
L’incentivo fotovoltaico 2025 più generoso, sempre in ambito fiscale, rimane quello appellato con il suffisso “super”. Ma abbandonata una volta per tutte la generosa e complessa aliquota del 110%, il Superbonus per gli interventi di riqualificazione energeticain edilizia oggi appare molto ridimensionato. La detrazione è scesa al 65% Per questo bonus edilizio è necessaria una precisazione: gli interventi ammessi si distinguono in “TRAINANTI” (sempre possibili) e “trainati” (possibili solo in combinazione con un intervento trainante). L’installazione di pannelli fotovoltaici domestici rientra tra gli interventi trainati.
In ogni caso tra tutti gli incentivi fiscali al fotovoltaico 2025, questo contributo è in assoluto il più elevato. Ricordiamo anche che il Superbonus Fotovoltaico è subordinato alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito.
Beneficiari: tra i semplici cittadini possono portare in detrazione le spese i condomìni o le persone fisiche proprietarie di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. La detrazione non si applica alle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ed alle unità a destinazione non residenziale
Tempistiche: il Superbonus 65% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia per sfruttare la detrazione è necessario aver presentato CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata) ed eventuale delibera assembleare per i condomini entro il 15 ottobre 2024.
Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 65% copre le spese sostenute nel 2025 per l’installazione di impianti fotovoltaici, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di essere legata ad un intervento TRAINANTE di efficientamento energetico o di riduzione rischio sismico. Il limite di spesa consentito è 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. Limite ridotto a 1.600 euro/kW in caso di recupero edilizio. In nessun caso è possibile chiedere la cessione del credito.
Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 70% è necessario:
- il bonifico parlante,
- l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese con computo metrico,
- l’APE,
- l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Il Superbonus 75% non è cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione.
Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Diffuso
Una forma di incentivi fotovoltaici 2025 ancora molto conveniente è quella offerta dal Decreto CACER e premia l’energia generata da impianti solari (ma non solo) e condivisa virtualmente nei gruppi di autoconsumo di gruppo e nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Il regime prevede una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile e un corrispettivo di valorizzazione ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie (nel 2024 è stato di oltre 10 euro/MWh). Inoltre in caso di impianti per CER localizzati in alcuni specifici Comuni, la normativa mette a disposizione il Bonus PNRR 40%, un contributo in conto capitale sul costo di investimento dell’impianto.
I produttori possono anche valorizzare tutta l’energia immessa in rete e non consumata nella CER vendendola a mercato o tramite il servizio del Ritiro Dedicato (RID).
Beneficiari: possono richiedere gli incentivi i condomìni nel caso dell’autoconsumo diffuso, i privati cittadini per le CER. Il Bonus PNRR 40% può essere richiesto solo nei Comuni fino a 30.000 abitanti.
Tempistiche: tariffa premio e contributo ARERA possono essere richieste fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento dei 5 GW incentivati totali; o in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027. Il Bonus PNRR entro il 30 novembre 2025.
Tipologia di intervento: Possono essere incentivati unicamente impianti entro 1 MW di potenza unitaria. La tariffa premio per il fotovoltaico delle CER e dei gruppi di autoconsumo varia a seconda della zona geografica e si suddivide in una tariffa fissa, legata alla potenza dell’impianto, e una tariffa variabile in funzione del Prezzo zonale.

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”. Il calce le Regole Operative per l’invio delle istanze.
Incentivi Fotovoltaico nel Conto Termico 3.0
E’ ancora presto per poter richiedere queste agevolazioni ma è opportuno parlare anche della proposta di Conto Termico 3.0, schema che modifica l’attuale regime incentivante per le rinnovabili termiche. L’attuale bozza del provvedimento propone di ampliare gli interventi ammissibili, incentivando accanto alle fonti rinnovabili termiche anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze. A patto di sostituire contestualmente gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche. Secondo le attuali norme l’agevolazione è un contributo a fondo perduto che non può superare il 65% delle spese sostenute.
Beneficiari: La misura è aperta ai privati cittadini che hanno sostenuto le spese dell’intervento su edifici del Gruppo A ad esclusione di A/8, A/9 e A/10.
Tempistiche: Il Decreto Ministeriale è in fase di valutazione, dovrebbe entrare in vigore nel 2025.
Tipologia di interventi: Il Conto termico per il fotovoltaico sosterrà la realizzazione di piccoli impianti ma a condizione che “l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche”.
Il sistema deve essere realizzato in assetto di autoconsumo (regime di cessione parziale) e deve avere una potenza compresa tra 2 kW e 1 MW. Il contributo è calcolato nel limite del 20% di un costo massimo ammissibile pari a:
- 1.500 €/kW per sistemi fv fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW per sistemi oltre 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per sistemi oltre 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW per impianti oltre 600 kW e fino a 1 MW
L’incentivo può essere incrementato di 5-15 punti percentuali se i moduli sono inscritti al Registro delle tecnologie per il fotovoltaico.
Come accedere: I soggetti privati possono chiedere l’accesso al Conto termico per il fotovoltaico direttamente o tramite una ESCO. Per l’accesso diretto la richiesta deve essere presentata entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento, pena la non ammissibilità ai medesimi incentivi. La data di conclusione dell’intervento non deve invece oltrepassare i 120 giorni dalla data dell’ultimo pagamento. L’accesso al Conto Termico 3.0 avviene tramite il Portaltermico dell’Area Clienti del GSE.
Incentivi regionali agli impianti fotovoltaici 2025
Non esistono solo gli incentivi statali. Diverse Regioni in Italia offrono oggi delle agevolazioni per i pannelli fotovoltaici, destinate a privati cittadini o comunità. E in molti casi i contributi sono cumulabili con le misure di supporto distribuite a livello nazionale. Vediamo nel dettaglio i bandi regionali 2025 che sostengono la crescita del fotovoltaico residenziale, assieme a tempistiche e modalità per presentare la richiesta.
Contributi alle CER in Emilia Romagna
Per il 2025 la Regione Emilia Romagna ha esteso una misura in scadenza nel 2024: il bando a sostegno degli investimenti nelle Comunità energetiche rinnovabili. Dotato di un budget di 6 milioni di euro, riconosce un riconosciuto a copertura di parte dei costi d’installazione degli impianti fotovoltaici (e non solo).
Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) realizzate sul territorio dell’Emilia-Romagna.
Tempistiche: il termine per la presentazione delle domande è stato fissato al 31 marzo 2025.
Tipologia di intervento: Il bando dell’E.R. fornisce un contributo in misura del 25% dell’importo minore tra: la “spesa ammissibile” effettivamente sostenuta per l’investimento e il “massimale di spesa ammissibile” così calcolato:
- 1.500 €/kW per potenze fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW per potenze sopra i 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per potenze sopra i 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW per potenze sopra i 600 kW e fino a 1 MW.
Unica eccezione, gli impianti fv su parcheggi o agrivoltaici avanzati: 2.000 €/kW a prescindere dalla potenza. L’incentivo è concesso a fondo perduto nel limite massimo complessivo di 150.000 euro ed è cumulabile con altri aiuti di stato.
Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020.
Incentivi al fotovoltaico nel Lazio
La Regione Lazio prevede contributi a fondo perduto alla realizzazione di impianti fotovoltaici ma a patto che rientrino in Comunità energetiche rinnovabili. Generoso lo stanziamento: 14 milioni di euro di cui 10 milioni sostenuti dal Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027 e 4 milioni attraverso il Bilancio regionale – “Fondo per il sostegno ai gruppi di autoconsumatori e alle comunità di energia rinnovabile”.
Beneficiari: qualsiasi membro della CER a patto che l’impianto da realizzare si trovi in Comuni con 5.000 abitanti o più.
Tempistiche: le domande per gli incentivi fotovoltaico del Lazio devono pervenire entro le ore 16.00 del 20 maggio 2025.
Tipologia di intervento: all’impianto è riconosciuto il 30% dell’importo minore tra la spesa sostenuta e il massimale di spesa che è così calcolato:
- 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
La percentuale del contributo sale al 40% in caso di soggetti in condizione di disagio economico; coppie under 35; soggetti con disagio fisico.
Come accedere: Le domande vanno presentate sulla piattaforma GeCoWEB Plus. Il procedimento di selezione delle richieste è a sportello.
Fotovoltaico residenziale, il bando 2025 della Toscana
La Regione Toscana ha pubblicato il Bando contributi “Casa a zero emissioni” finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria nei 14 Comuni dell’area di superamento “Piana lucchese”. L’intervento stanzia 6 milioni di euro per interventi di dismissione di generatori di calore già installati e a uso residenziale a favore di pompe di calore ad alta efficienza, a cui possono essere aggiunti pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo a batterie.
Beneficiari: possono richiedere gli incentivi al fotovoltaico i cittadini residenti nei comuni Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Ma le richieste devono riferirsi ad un singolo immobile per famiglia.
Tempistiche: il bando è stato aperto il 15 febbraio 2024 e rimarrà in vigore fino a esaurimento fondi.
Tipologia di intervento: in caso di sostituzione di caminetto a legno o stufa a biomassa, il bando della Toscana permette usufruire di un contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico. Più altri 500 euro in caso di aggiunta di un sistema di accumulo. L’incentivo scende a 2.400 euro massimi in caso di sostituzione di un impianto a gasolio.
Come accedere: solo online tramite la piattaforma di Sviluppo Toscana. Le agevolazioni sono cumulabili con gli incentivi nazionali del Conto Termico e degli ecobonus edilizi e possono essere incrementate in base all’ISEE.
Gli incentivi al fotovoltaico del 2024
Il fotovoltaico residenziale 2024 ha a disposizione un ampio range di incentivi e contributi, sia a livello nazionale che regionale, per lo più pensati per premiare gli assetti in autoconsumo. Vediamo di seguito i i bonus fotovoltaico più popolari, le rispettive tempistiche e modalità di accesso.
Bonus Fotovoltaico 50% 2024
Noto anche come Bonus Casa 50% o Bonus Ristrutturazione, questo contributo permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.
Beneficiari: Possono portare in detrazione le spese sia i proprietari di singole unità abitative, sia i condomìni per le parti in comune.
Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 (salvo proroghe).
Tipologia di interventi: La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fv su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo incentivo permette ancora di optare tra cessione del credito o sconto in fattura, ma unicamente per gli interventi effettuati prime del 16 febbraio 2023, o entro la cui data siano stati stipulati contratti vincolanti.
Come fare domanda: La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Superbonus 70% per il fotovoltaico 2024
Con il 2024 il superbonus 110% è sceso al 70%. Tra tutti gli incentivi fiscali agli impianti fotovoltaici residenziali 2024, questo contributo è in assoluto il più generoso ma presenta anche rigidi paletti.
Beneficiari: possono portare in detrazione le spese i condomìni e le persone fisiche per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.
Tempistiche: il Superbonus 70% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024.
Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 70% copre le spese sostenute nel 2024 per l’installazione di impianti solari, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di migliorare la certificazione energetica (APE) dell’immobile di almeno 2 classi. Spesa massima: 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. In alcuni casi è ancora possibile chiedere la cessione del credito 2024.
Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Friuli Venezia Giulia
Il bando del Friuli Venezia Giulia ammette a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con annessi sistemi di accumulo a batteria, realizzati a servizio di unità immobiliari a uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11 situati nel territorio regionale.
Beneficiari: Possono partecipare al bando del FVG le persone fisiche residenti nel territorio regionale, ma la richiesta deve essere legata ad un solo immobile.
Tempistiche: il bando regionale è stato lanciato nel 2023 ma le richieste possono essere ancora presentate fino alla fine del 2024.
Tipologia di intervento: gli incentivi sono concessi a fondo perduto nella misura del 40% del costo totale dell’intervento. Per un impianto fotovoltaico di taglia sotto i 800 W (compresi anche i sistemi fotovoltaici Plug and Play da balcone) è ammissibile un costo massimo di 1.720 euro; per un impianto di potenza pari o superiore a 800 W, è ammissibile un costo massimo di 3000 euro al kW (per un totale massimo di 18.000 euro).
Come accedere: la domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente “online” attraverso il sistema “ISTANZE ONLINE” della Regione. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non superi la spesa complessivamente sostenuta.
Emilia Romagna: Contributi per le Comunità energetiche rinnovabili
L’Emilia Romagna ha lanciato un Bando del valore di 6 milioni euro, per favorire lo sviluppo di CER, in coerenza con la L.R. 5/2022, attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici di accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche stesse e delle relative spese tecniche.
Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna.
Tempistiche: il bando dell’Emilia Romagna si è aperto il 12 giugno 2024 per chiudersi il 31 ottobre 2024.
Tipologia di intervento: Per ogni Impianto/Unità di produzione deve essere presentata una singola domanda di contributo ed è riconosciuto il 25% dell’importo minore tra: la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento e il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento. La percentuale di contributo riconosciuta per ciascun impianto potrà essere aumentata del 5% qualora la CER sia situata in aree montane ed interne del territorio regionale, oppure vi prendano parte Soggetti economicamente svantaggiati (ISEE fino a 15.000 €), o il progetto sia localizzato nelle aree interessate dall’emergenza alluvione del Maggio 2023.
Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020. I contributi del bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Fotovoltaico Basilicata, il bonus 2024
Per il 2024 la Regione Basilicata ha messo a disposizione 15 milioni di euro con cui incentivare il fotovoltaico residenziale e altri impianti rinnovabili domestici. Alla cifra si aggiungono 24 milioni di euro per il 2025.
Soggetti beneficiari: proprietari o usufruttuari di immobili in cui gli stessi hanno la residenza.
Tempistiche: Il bonus fotovoltaico della Basilicata può essere richiesto dall’8 aprile fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento budget.
Tipologia di interventi: Il regime lucano assegna contributi a fondo perduto valido per impianti fotovoltaici con una potenza non inferiore a 3 kWp (5% di tolleranza). Il sussidio può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.
Come accedere: La procedura di prenotazione delle risorse è “a sportello”. Le istanze devono essere presentate attraverso la piattaforma “Centrale bandi” della Regione Basilicata.

Incentivi al fotovoltaico 2024, il bando della Lombardia
La Regione Lombardia è storicamente uno delle amministrazioni territoriali che più ha incentivato il fotovoltaico residenziale. Dai bonus destinati ai pannelli solari sul tetto a quelli per l’accumulo fotovoltaico passando per i contributi elargiti alle comunità energetiche, la Regione si è sempre distinta. Divenendo non a caso, la prima in Italia per numero di impianti solari in esercizio e per autoconsumo solare. Nel 2024 lo slancio “locale” si è affievolito, per lasciare spazio ai nuovi sussidi statali. Reddito Energetico Nazionale e Bonus fotovoltaico 70% in primis. Ma qualcosa ancora persiste come nel caso del Bando Rifugi Alpini del valore di 5.000.000 euro, finalizzato a supportare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico.
Soggetti beneficiari: Possono chiedere gli incentivi i gestori o i proprietari di rifugi alpinistici ed escursionistici di Comuni montani o parzialmente montani.
Tempistiche: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024 ed entro le ore 16.00 del 31 ottobre 2024.
Tipologia di Intervento: Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto di massimo 300.000 euro a per singolo rifugio. Gli incentivi supportano tra le altre cose, anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo. Ogni soggetto richiedente può presentare più domande nel limite dell’importo max. complessivo di 600.000 euro.
Come accedere: La domanda deve essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.
Incentivi al fotovoltaico delle CER: il bando 2024 della Regione Lazio
Anche la Regione Lazio incentiva il fotovoltaico residenziale. A patto che sia inserito in un progetto di comunità energetica rinnovabile. Nel dettaglio l’amministrazione ha stanziato 10 milioni di euro per sostenere tramite contributi a fondo perduto l’installazione di nuovi impianti o il potenziamento di quelli esistenti.
Beneficiari: possono accedere al bando CER del Lazio le comunità energetiche rinnovabili realizzate nei confini regionali.
Le tempistiche: Le domande possono essere presentate a partire dal 15 dicembre 2024. Il bando rimarrà aperto per 120 giorni, salvo esaurimento risorse.
Tipologia di intervento: la Regione riconosce un contributo del 35%, con un massimale di spesa di 1,5 milioni di euro. L’incentivo è cumulabile con le agevolazioni statali.
Come accedere: le indicazioni saranno riportate a breve tramite pubblicazione di un Avviso.
Incentivi per il fotovoltaico residenziale in Piemonte
Una delle grandi attese 2024 riguarda gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Piemonte. Gli ultimi sussidi regionali in questo ambito risalgono addirittura al 2013, data oltre la quale l’amministrazione piemontese ha preferito puntare piuttosto sulla solarizzazione delle imprese o degli edifici di enti pubblici. Ad oggi – 9 settembre 2024 – non vi sono ancora notizie ufficiali su un eventuale bando fotovoltaico del Piemonte ma per non perdere qualsiasi novità sul tema è possibile consultare direttamente la pagina dedicata https://bandi.regione.piemonte.it/