Rinnovabili • Architettura sostenibile credit Matteo Thun

L’ecovillaggio a ‘3 Zero’ dell’architetto Thun

L'ecovillaggio che dialoga con il paesaggio è stato progettato da Matteo Thun rispettando il 'genius loci' e la missione "3 Zero" (CO2, rifiuti e chilometri)

Architettura sostenibile credit Matteo Thun

 

(Rinnovabili.it) – Nella Valle della Mosella a pochi chilometri da Trier in Germania è stato inaugurato da pochi mesi un piccolo ecovillaggio di 20 piccole abitazione in ardesia, un complesso ricettivo esempio unico di architettura sostenibile profondamente legata al contesto naturale nel quale si inserisce.

 

Il progetto è firmato dall’architetto Matteo Thun che ha accolto la richiesta della famiglia Longen di ampliare ed integrare l’azienda agricola e vinicola di loro proprietà, attraverso un’architettura sostenibile olistica, “una sorta di villaggio costruito per godere pienamente dell’esperienza della lavorazione e produzione del vino e della frutta”.

Su un terreno di 6.500 mq sorgono così 20 “abitazioni botaniche”, come le definisce lo stesso architetto Thun, costruite in ardesia secondo le tradizioni vinicole locali e collegate, grazie a terrazze in legno, ad una serie di giardini a tema dove tra siepi di lampone ed alberi da frutto, è possibile godere direttamente dei prodotti del proprio raccolto.

Aiutato nella sua impresa dall’architetto Stein-Hemmes-Wirtz e dal paesaggista Johannes Cox, l’architetto Matteo Thun ha preferito utilizzare materiali naturali e locali, prediligendo il legno, la pietra ardesia per il rivestimento esterno, i tessuti naturali ed il bianco per gli interni.

 

 

Giardini segreti e ‘3 Zero’

 

Architettura sostenibile credit Matteo ThunIl Genius loci ed il rapporto con le tradizioni sono la chiave delle case turistiche dell’ecovillaggio voluto dalla famiglia Longen, dove l’architettura sostenibile è costruita nel rispetto dal progetto “3 Zero”, ideato da Matteo Thun & Partners:

  • Zero Chilometri che richiama l’attenzione della scelta di materiali di costruzione provenienza da siti locali, puntando ad un trasporto “chilometro zero”;
  • Zero CO2: l’obiettivo è quello di applicare tecniche costruttive ad emissioni CO2 tendenti a zero, atte alla realizzazione di edifici che emettano meno CO2 possibile;
  • Zero rifiuti: in considerazione dell’intero ciclo di vita di un edificio o di un prodotto, si punta all’ottimizzazione del bilancio dei rifiuti.

 

Sono invece i giardini progettati dal paesaggista Johannes Cox, la caratteristica unica dell’ecovillaggio, ciascuno dei quali caratterizzato in forma e funzione e collegato alle abitazioni attraverso le terrazze in legno.

 

Gli ospiti potranno quindi scegliere tra il Giardino Ombreggiato, orientato a nord e delimitato dai carpini dove sono le piante d’ombra perenne a tingere il giardino di un intenso verde, bianco e rosa; il Giardino del Contadino, ispirato alla tradizione storica di questi luoghi dove all’interno di una siepe di lamponi si snoda il sentoero in klinker tra erbe, bacche e cavoli ornamentali, phlox e nasturzio; o il Giardino della frutta, un vero e proprio frutteto dove la pietra naturale dei percorsi e la siepe di bosso caratterizza questo spazio ancora il Giardino delle rose, composto da fiori e piante profumate incorniciate da una siepe di rose.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.