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Approvato l’accordo Ue sul clima, neutralità al 2050 diventa obbligo di legge

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitivo: 442 i voti favorevoli, 203 i contrari e 51 le astensioni. Con la nuova legge quelli che erano impegni politici sono diventati ora un obbligo, con un obiettivo più ambizioso di riduzione delle emissioni al 2030, che passa dal 40% al 55% rispetto al 1990 (preso come anno di riferimento delle emissioni). Le prossime tappe prevedono la formalizzazione dell’accordo con l’approvazione a breve dal Consiglio, la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

accordo Ue sul clima
Sessione Plenaria dell’Europarlamento-. Credits: Jan Van De Vel, © European Union 2021

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – Approvato l’accordo sulla neutralità climatica al 2050. Con la nuova legge quelli che erano impegni politici sono diventati ora un obbligo. In sostanza adesso le promesse dovranno trasformarsi in fatti, con un obiettivo più ambizioso di riduzione delle emissioni al 2030, che passa dal 40% al 55% rispetto al 1990 (preso come anno di riferimento delle emissioni).

Il Parlamento Europeo ha dato infatti il via libera definitivo: 442 i voti favorevoli, 203 i contrari e 51 le astensioni. In questo modo cittadini e imprese – viene spiegato – avranno ora “la certezza giuridica e la prevedibilità di cui hanno bisogno per pianificare per la transizione decisa con il Green deal europeo”.

“Sono orgogliosa – afferma la relatrice al Parlamento Jytte Guteland (S&D, Svezia) – finalmente abbiamo una legge sul clima. Abbiamo confermato un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030. Avrei preferito andare anche oltre, ma questo è un buon accordo messo insieme ascoltando le indicazioni scientifiche, e farà una grande differenza. L’Ue deve ora ridurre le emissioni nel prossimo decennio, più di quanto abbia fatto nei tre decenni precedenti messi insieme. Abbiamo obiettivi nuovi e più ambiziosi che possono ispirare altri Paesi a fare un passo in avanti”.

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A questo bisogna aggiungere anche l’arrivo di una proposta da parte della commissione Ue per regolare le emissioni e le rimozioni di gas serra a seconda dell’uso del suolo: in questo modo aumenteranno i ‘pozzi’ di carbonio Ue e accrescerà di fatto il target Ue per il 2030 di un ulteriore 2% puntando a un taglio del 57%.

Adesso la commissione Ue presenterà una proposta per un obiettivo per il 2040 dopo la prima revisione globale nel 2023 prevista dall’accordo di Parigi. In linea con la proposta del Parlamento, la commissione pubblicherà la quantità massima di emissioni di gas serra che l’Europa può emettere fino al 2050. Questo cosiddetto ‘bilancio di gas serra’ sarà uno dei criteri per definire l’obiettivo rivisto dell’Ue per il 2040. Entro il 30 settembre 2023, e successivamente ogni cinque anni, la commissione valuterà i progressi collettivi fatti da tutti i Paesi Ue, così come la coerenza delle misure nazionali, verso l’obiettivo Ue per la neutralità climatica entro il 2050. Sarà istituito anche un Comitato consultivo scientifico europeo sul cambiamento climatico per monitorare i progressi e valutare se la politica europea è coerente con questi obiettivi.

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Le prossime tappe prevedono la formalizzazione dell’accordo con l’approvazione a breve dal Consiglio. Il regolamento sarà poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. La commissione Ue prevede di presentare una serie di proposte il 14 luglio 2021 affinché l’Europa possa raggiungere il più ambizioso obiettivo del 2030.

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