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Esperti mondiali a Roma per un meeting sul clima

Da Lord Stern a Jeffrey Sachs, da Ismail Elgizouli ad Achim Steiner, fino al Papa. Il dibattito sul clima torna a Roma per una due giorni di alto livello

Esperti mondiali a Roma per un meeting sul clima

 

(Rinnovabili.it) – I più importanti esperti mondiali del clima prenderanno parte ad una due giorni in programma il 10 e l’11 settembre nell’Istituto Patristico Augustinianum di Roma. L’evento, presentato oggi in conferenza stampa, sarà un intitolato “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici – Verso Parigi 2015”. A promuoverlo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, in collaborazione con Poste Italiane.

In agenda vi sono interventi di alto livello: da Achim Steiner (Direttore Esecutivo UNEP) a Nicholas Stern (Presidente Grantham Research Institute), da Jeffrey Sachs (Direttore Earth Institute – Columbia University) ad Ismail A. R. Elgizouli (Acting Chair dell’IPCC). È previsto anche un intervento del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. I lavori si concluderanno l’11 settembre con l’Udienza di Papa Francesco, che è possibile seguire in streaming sul sito www.versoparigi2015.it.

 

«La crisi climatica – ha spiegato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – può ancora essere vinta, a patto che si superi la sindrome del ‘passo del gambero’, una gara a chi resta più indietro, pensando di poter sfruttare i benefici della riduzione delle emissioni di gas serra, realizzate però da altri. La questione dell’equità nella distribuzione dello sforzo necessario per contrastare i cambiamenti climatici sarà al centro del negoziato di Parigi. Servono quindi target coerenti, legalmente vincolanti e periodicamente verificabili».

Ronchi individua alcune misure chiave da includere in un accordo globale:

 

– il divieto di costruzione di nuove centrali a carbone, almeno per i Paesi a più alte emissioni pro-capite, e di nuove perforazioni petrolifere in zone ecologicamente delicate;

– l’eliminazione entro il 2020 dei sussidi ai combustibili fossili e l’introduzione di una carbon tax;

– il rafforzamento delle politiche e misure di risparmio energetico in tutti i settori;

– la promozione dello sviluppo delle fonti rinnovabili;

– l’intervento sulla mobilità e i trasporti, puntando su modalità di trasporto più sostenibili.

 

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l’ad di Poste Italiane, Francesco Caio che ha colto l’occasione per rilanciare la Green Strategy. Poste possiede oltre mille veicoli elettrici, la flotta più grande d’Italia. Tramite una serie di iniziative di mobility management dichiara di risparmiare ogni anno 8 mila tonnellate di CO2.

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