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Olanda: meno burocrazia per biofuel ed eco-edilizia

Dal 2015 in poi il governo determinerà la percentuale di energia elettrica verde che i produttori dei Paesi Bassi dovranno fornire

(Rinnovabili.it) – E’ tempo di un Green Deal anche per i Paesi Bassi. Con l’obiettivo di accelerare la marcia verso i target europei al 2020 e modificare il ruolo dello stato nel settore energetico, il governo olandese ha stipulato un accordo con la comunità imprenditoriale e le organizzazioni sociali che aprirà la strada ai progetti di produzione verde. Gli Staten-Generaal sono già al lavoro per formulare la normativa che faciliterà l’implementazione di una serie di progetti del settore pubblico e privato. Tali misure dovranno garantire che, entro il 2020, il consumo di energia nei Paesi Bassi sia per il 14 per cento sostenibile. Il Ministro degli Affari economici Maxime Verhagen e il Ministro dell’ambiente Joop Atsma hanno selezionato 59 proposte  – a partire da oltre 200 domande presentate da imprese, cittadini ed enti locali – a cui il governo il governo darà sostegno. In realtà l’aiuto non si tradurrà in finanziamenti ma bensì in uno snellimento dei processi burocratici, soprattutto per quanto riguarda i progetti di produzione di biogas, gestione dei rifiuti, edilizia sostenibile (tutte le nuove case della capitale dovranno essere carbon neutral) e sviluppo di impianti a energia rinnovabili.

Inoltre il Green Deal include un accordo con le aziende energetiche per la produzione di una percentuale fissa di energia verde entro il 2015 e l’obbligo che tutte le centrali elettriche a carbone integrino il consumo di biomassa nei prossimi tre anni. “Si tratta di un primo passo, ma c’è ancora molto da fare”, ha commentato Kim Schoppink, portavoce di Greenpeace. “Il governo dovrebbe creare misure per incoraggiare gli investimenti in progetti fotovoltaici ed eolici. Sole e vento costituiscono le principali fonti di eco-energia nei Paesi Bassi”.