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Case colabrodo, E.On individuerà dallo Spazio quelle inefficienti

Il fornitore energetico sta collaborando con l'Agenzia spaziale europea per mappare le abitazioni britanniche termicamente inefficienti

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Accordo tra E.On ed ESA per la prima mappatura del calore degli edifici

(Rinnovabili.it) – Contro la povertà energetica il Regno Unito chiede aiuto ai satelliti in orbita: saranno loro, infatti, le spie dello stato d’efficienza energetica delle abitazioni britanniche. A renderlo possibile è l’accordo stretto in questi giorni tra il colosso energetico E.On, l’Agenzia spaziale europea (ESA) e gli specialisti di imaging satellitare Astrosat. L’innovativa collaborazione permetterà di individuare le aree edificate del paese più sofferenti dal punto di vista termico.

Come in molti altri paesi europei, Italia compresa, la fuel poverty britannica ha tra i fattori determinanti anche la presenza di un parco edifici vecchi e scarsamente coibentato: la ridotta efficienza energetica è in grado di rendere le misure di riscaldamento non solo vane ma anche parecchio costose, soprattutto quando aumentano i prezzi dei prodotti energetici. E maggiori sono gli sforzi per tenere una casa al caldo, maggiore saranno le emissioni.Per dare un taglio a sprechi e CO2, la Gran Bretagna testerà la tecnologia di imaging satellitare per tracciare le misure di efficienza energetica.

 

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Nel dettaglio, il progetto di E.On utilizzerà dati quasi in tempo reale, inclusi gli infrarossi termici per la mappatura del calore e il monitoraggio dell’inquinamento, per identificare problemi quali lo scarso isolamento delle abitazioni, la cattiva qualità dell’aria e la gestione del traffico. Le informazioni saranno quindi messe a disposizione delle autorità locali in maniera tale da offrire ai decisori una visione su scala stradale dei punti dove sono più necessari i miglioramenti.

E.On e Astrosat svilupperanno il progetto con il supporto dell’ESA per 18 mesi, elaborando anche uno studio su scala urbana, con l’obiettivo di essere pronti per i test nel Regno Unito entro il terzo trimestre dell’anno prossimo.

 

“Questa tecnologia di mappatura del calore – ha dichiarato Greg Clark, segretario UK alle Imprese e all’Energia – permetterebbe di individuare le famiglie in condizioni di povertà energetica o quelle a rischio. Abbinata ai dati del governo, potrebbe significare meno tempo trascorso sulla strada e più tempo dedicato al miglioramento delle abitazioni attraverso il nostro sistema ECO per l’efficienza energetica da 6 miliardi di sterline. Il cielo è il limite”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.