Corte dei Conti UE: obiettivi 2030? Migliorare l’energy storage

Secondo il tribunale europeo, per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici è necessario migliorare lo stoccaggio energetico

energy storage

 

Per non essere taglia fuori dal mercato dell’energy storage, l’UE deve definire una strategia comunitaria sullo stoccaggio

(Rinnovabili.it) – “Lo stoccaggio di energia svolge un ruolo fondamentale nel realizzare nell’UE un sistema energetico a basse emissioni di carbonio, basato principalmente su fonti rinnovabili”. Le parole sono quelle di Phil Wynn Owen, Membro della Corte dei Conti europea e autore di un nuovo documento di riflessione sul sostegno all’energy storage. Il tribunale ha esaminato gli ultimi sviluppi del comparto per comprendere a che punto fosse l’industria europea e in che termini stesse contribuendo agli obiettivi energetici e climatici del Blocco. Il primo elemento che emerge dal documento è il gap tra mercato europeo e internazionale. L’Unione sta sviluppando la capacità produttiva di batterie a ioni di litio in ritardo rispetto ad altre importanti potenze del mondo, come Cina o Stati Uniti. Basti pensare che l’European Battery Alliance (Alleanza europea per le batterie), creata per consolidare l’industria comunitaria dell’accumulo promuovendo il filone “sostenibile”, ha meno di due anni di vita alle spalle e ancora poche azioni concrete sul territorio; e quasi tutte le azioni sono incentarte sulle tecnologie esistenti anziché su quelle all’avanguardia.

 

Entrando nel mercato della produzione di batterie “per seconda”, spiega la Corte dei Conti, l’Europa potrebbe avere difficoltà a generare un vantaggio competitivo, mancando l’obiettivo 2025 stabilito dalla Stessa Allenza e con conseguenze dirette anche sull’intera politica energetico-climatica. “L’UE si è adoperata per mettere a punto un quadro strategico per lo stoccaggio dell’energia, – aggiunge Owen – ma vi è il rischio che le misure adottate finora non siano sufficienti per raggiungere gli obiettivi strategici dell’UE in materia di energia pulita”.

 

Il documento di riflessione illustra le principali sfide cui il sostegno UE deve rispondere per lo sviluppo e la diffusione dello stoccaggio di energia, sfide che, a parere della tribunale, sono triplici: definire una strategia comunitaria per l’energy storage; utilizzare la ricerca e l’innovazione in maniera efficace e stabilire un quadro normativo di sostegno. Secondo la Corte dei Conti, inoltre, gli investitori in soluzioni di accumulo nell’ambito della rete elettrica hanno incontrato diversi ostacoli fino ad oggi, ma la nuova normativa dovrebbe aiutare a superare la maggior parte di essi. Tuttavia, avverte che, per quanto riguarda la mobilità elettrica, un’installazione tardiva e disomogenea delle infrastrutture di ricarica potrebbe ritardare la diffusione dei veicoli elettrici.

Articolo precedenteCase in legno: la bioedilizia italiana sconfigge la crisi
Articolo successivoPalermo, al via laboratorio sull’efficienza energetica

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!