Rinnovabili • priorità tecnologiche dell'energia eolica

Riciclo, storage e robotica: le priorità tecnologiche dell’energia eolica

Ricerca e innovazione mirate sono elementi necessari per accelerare dispiegamento eolico su larga scala in Europa. Il nuovo rapporto  dell'European Technology & Innovation Platform on Wind Energy (ETIPWind) mostra come

priorità tecnologiche dell'energia eolica
CC0 Public Domain

 

(Rinnovabili.it) – L’Europa ha bisogno di un rapido potenziamento dell’energia eolica per rispettare gli impegni dell’Accordo sul clima di Parigi e contribuire attivamente a limitare il riscaldamento globale. La strategia di decarbonizzazione a lungo termine della Commissione europea ha quantificato questo incremento in una capacità totale cumulata tra i 700 e 1.200 GW, cifre ben lontane dagli attuali 190 GW eolici installati oggi. Ma per raggiungere queste quote non basta aumentare il numero di turbine. Il settore europeo dell’energia del vento ha anche bisogno di nuove riduzioni dei costi e un sostegno alla base manifatturiera continentale. Entrambi gli elementi passano per un unico filtro: quello del settore ricerca e innovazione. Ecco perché WindEurope ha pubblicato in questi giorni un nuovo rapporto (testo in inglese) dell’European Technology & Innovation Platform on Wind Energy (ETIPWind), documento che mostra quali priorità di ricerca e soluzioni tecnologiche debbano essere favorite per spronare la crescita dell’energia eolica e ridurre i costi lungo la catena di approvvigionamento. Queste includono:

  • tecnologie per facilitare l’integrazione del sistema (ad esempio l’elettronica di potenza) e ottimizzare le operazioni e la manutenzione;
  • lo sviluppo di materiali migliori e più sostenibili;
  • nuove soluzioni per produrre, trasportare e installare la prossima generazione di turbine eoliche.

 

“Le piattaforme tecnologiche europee sono parti interessate e partner importanti nella definizione delle priorità di ricerca per massimizzare l’impatto e il successo dei programmi quadro comunitari”, spiega Patrick Child, vicedirettore generale per la ricerca e l’innovazione della Commissione europea. “La tabella di marcia ETIPWind fornisce un quadro chiaro delle esigenze di ricerca nel settore dell’energia eolica affinché quest’ultimo svolga un ruolo chiave nella transizione energetica”.

 

Nel dettaglio la road map divide le priorità sul breve (2020-2022), medio (2023-2024) e lungo termine (2025-2027) individuando tre livelli d’urgenza: High, Medium e Low priority. Nell’immediato le necessità si concentrano sulla realizzazione di sistemi di previsione integrata della produzione e della domanda di energia, impianti di accumulo, strumenti digitali di monitoraggio, impianti dimostrativi per il riciclo delle pale eoliche, ma anche soluzioni robotiche di ispezione e riparazione guasti e nuovi metodi per trasportare i grandi componenti degli aerogeneratori. Il rapporto consiglia anche la realizzazione di multi-cultural wind farm, ossia di centrali eoliche dotate di turbine con differenti altezze del mozzo, diametro del rotore o potenza. Dal 2023 invece si consiglia di affinare la ricerca sull’ottimizzazione dell’infrastruttura di trasmissione, soluzioni dinamiche di riparazione dei cavi, sistemi digitali per operazioni intelligenti e per la previsione dei parametri ambientali, ma soprattutto sugli aerogeneratori di prossima generazione, macchine più potenti, affidabili e silenziose.

 

>>Leggi anche O&M eolico offshore, il mercato raggiungerà i 12 mld<<

 

Contestualmente gli autori chiedono alla politica UE un sostegno deciso ai quei segmenti della ricerca in grado di migliorare le prestazioni e ridotti i costi di produzione su larga scala e incrementare la sostenibilità e la circolarità delle industrie europee, accelerando l’elettrificazione basata sulle energie rinnovabili (diretta e indiretta) dei settori difficili da decarbonizzare.

“Non c’è mai stata una necessità più grande di quella di oggi per una politica R&I forte e lungimirante. Allo stesso tempo sappiamo che le risorse pubbliche sono limitate”, ha dichiarato Aidan Cronin, presidente del comitato esecutivo di ETIPWind. “L’industria, gli istituti di ricerca e il mondo accademico stanno lavorando a stretto contatto per evidenziare quali aree sono più adatte a ricevere supporto pubblico e apportare il massimo valore e impatto sulle risorse economiche. Questa tabella di marcia illustra come possiamo indirizzare la ricerca e l’innovazione per ridurre il rischio di sviluppo tecnologico e far avanzare l’energia eolica”.

Leggi qui il rapporto sulle priorità tecnologiche per l’energia eolica europea

 

>>leggi anche Anche l’eolico europeo abbraccia l’economia circolare<<

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.